Leonardo Momento Zero Grande 2.0 Sea Anemone, Stub 1.5
Inviato: domenica 13 novembre 2022, 21:59
Due settimane fa ho acquistato due Momento Zero Grande 2.0 di Leonardo Officina Italiana: la Sea Anemone e la Baobab. Credo di rappresentare il tipo di consumatore (nerd?) attratto dalla funzionalità più che dall'estetica (di tutti i prodotti, non solo delle penne) per cui, in ambito stilografico, poco mi conquistano la rarità di un materiale, l'unicità di un colore, la trasparenza delle celluloidi, i pistoni telescopici e tante altre belle cose che una volta c'erano e oggi non ci sono piu.
Quando ho visto la Momento Zero Grande 2.0 non ci ho pensato un nano-secondo: era perfetta, come la volevo io, unici "caveat" dimensione e peso, ma ho deciso di prendere comunque e subito le versioni nelle due lavorazioni spaghetti. Esattamente come sono molto precisa nelle cose che non mi interessano in una penna, è però altrettanto difficile che mi colpisca l'estetica in modo netto come è successo con queste resine e, inoltre, stavo aspettando il modello che ritenessi adatto a me per provare i due nuovi pennini in acciaio proposti da Leonardo: lo Stub 1.5 e il CSI F Elastic (custom). Qualora le penne si fossero rivelate troppo grandi per le lunghe sessioni, le avrei riservate a degli inchiostri colorati che uso meno del blue-black.
La Momento Zero Grande 2.0 mi ha incuriosita anche per le novità introdotte nel disegno rispetto al modello precedente, novità che dal mio punto di vista sono migliorie. Finalmente alla Momento Zero Grande 2.0 è stata aggiunta la finestrella di ispezione dell'inchiostro, la sezione che segue è "quasi dritta", ovvero ha un'inclinazione impercettibile che termina con una svasatura, senza aggiunta finale di anellino metallico. Perdonatemi le l'imprecisione terminologica, spero di essermi spiegata!
La versione che recensisco qui è la Sea Anemone col pennino JoWo Stub 1.5 in acciaio. Per me la lavorazione spaghetti che alterna i colori viola e arancione rende la penna esteticamente irresistibile.
La penna a me sembra costruita in modo impeccabile. La resina spaghetti dà profondità al corpo che è addirittura traslucido nei punti in cui il colore del fondello è arancione. L'anellino tra corpo e fondello è leggermente bombato, scelta appropriata date le dimensioni della penna. Il cappuccio ha la classica clip con la ruzzolina, secondo me comoda ed utilizzabile: non so quale sia il termine corretto per dire che molleggia e ritorna al suo posto, qualche memoria di fisica mi suggerisce inerzia, ma aiutatemi voi! A rifinire il cappuccio ci sono tre anellini e, a penna chiusa, se ne conta un quarto che però fa parte del corpo penna e delimita la sezione superiore della finestrarella. Merloplano, in uno dei suoi "spiegoni", mi ha insegnato che anellini e verette in quel punto del cappuccio aiutano a tenerlo assieme qualora si dovesse spaccare nel punto in cui è più facile che si rompa.
Il cappuccio si svita con due giri, la filettatura scorre perfettamente. La finestrella di ispezione e la geometria della sezione sono le due novità introdotte con il modello 2.0 che mi sono piaciute.
La finestrella di ispezione è delimitata in alto dall'anellino (di cui sopra) visibile anche a penna chiusa a partire dal quale il diametro della penna diventa più piccolo, i 16 mm di diametro del corpo anche per la sezione sarebbero stati decisamente troppi! La finestrella, ben visibile e trasparente, ha le dimensioni adeguate per ispezionare il livello di inchiostro. La filettatura è posta sotto l'anellino inferiore della finestrella e ha due o tre giri di meno rispetto sia alla precedente Momento Zero Grande e anche rispetto alla Momento Magico. Questa novità è uno dei valori aggiunti della Momento Zero Grande 2.0 non solo perché il cappuccio si svita/avvita con meno giri, ma anche perché i due/tre giri di meno lasciano più spazio alla sezione che, di conseguenza, è più grande e, a mio avviso, comodissima. La finestrella ha circa la stessa altezza della filettatura: trovo la scelta molto armonica. La penna si impugna bene senza toccare la filettatura e si ha anche gioco per cambiare la posizione delle dita durante le lunghe sessioni di scrittura senza stancare. Il mio dubbio sul comfort della penna si è rivelato infondato: è poco più lunga della momento magico, il corpo pesa solo 3 grammi in più della Momento Magico e io l'ho trovata adatta anche a lunghe sessioni perché, pur essendo grande e con un diametro importante, è ben bilanciata, anche grazie al pistone in alluminio resistente e leggero. Il doppio diametro, quello del corpo e quello della sezione, aiuta l'ergonomia perché il corpo, di diametro maggiore, cade nell'incavo tra pollice ed indice in modo molto naturale.
Il pennino che ho scelto per questa penna è il nuovo Stub 1.5 in acciaio con grafica "La Fenice". Leonardo ha ampliato la gamma di pennini custom, aggiungendo all'offerta il Fude De Mannen e il CSI F Elastic ai già disponibili CSI su base M e B. Credo che lo Stub 1.5 abbia rimpiazzato lo Stub 1.1 che come spessore di tratto rischiava di essere un duplicato del CSI B.
Il pennino ha l'alimentatore in ABS e non ha iridio. Il flusso è abbondante e, soprattutto, costante anche per lunghe sessioni. Il pennino non è affatto scivoloso, non direi che ha feedback ma sulla carta si sente e la sensazione di scrittura è molto morbida dato il ricco rilascio di inchiostro che consente di scrivere senza problemi anche in reverse. La differenza con lo 1.5 della Lamy la fa soprattutto il flusso generoso grazie al quale non ci si stanca. Il pennino scrive sotto il suo stesso peso. A me piace moltissimo e ne faccio un uso quotidiano per il mio diario.
Credo e spero di avere detto tutto! Allego una prova di scrittura.
Quando ho visto la Momento Zero Grande 2.0 non ci ho pensato un nano-secondo: era perfetta, come la volevo io, unici "caveat" dimensione e peso, ma ho deciso di prendere comunque e subito le versioni nelle due lavorazioni spaghetti. Esattamente come sono molto precisa nelle cose che non mi interessano in una penna, è però altrettanto difficile che mi colpisca l'estetica in modo netto come è successo con queste resine e, inoltre, stavo aspettando il modello che ritenessi adatto a me per provare i due nuovi pennini in acciaio proposti da Leonardo: lo Stub 1.5 e il CSI F Elastic (custom). Qualora le penne si fossero rivelate troppo grandi per le lunghe sessioni, le avrei riservate a degli inchiostri colorati che uso meno del blue-black.
La Momento Zero Grande 2.0 mi ha incuriosita anche per le novità introdotte nel disegno rispetto al modello precedente, novità che dal mio punto di vista sono migliorie. Finalmente alla Momento Zero Grande 2.0 è stata aggiunta la finestrella di ispezione dell'inchiostro, la sezione che segue è "quasi dritta", ovvero ha un'inclinazione impercettibile che termina con una svasatura, senza aggiunta finale di anellino metallico. Perdonatemi le l'imprecisione terminologica, spero di essermi spiegata!
La versione che recensisco qui è la Sea Anemone col pennino JoWo Stub 1.5 in acciaio. Per me la lavorazione spaghetti che alterna i colori viola e arancione rende la penna esteticamente irresistibile.
La penna a me sembra costruita in modo impeccabile. La resina spaghetti dà profondità al corpo che è addirittura traslucido nei punti in cui il colore del fondello è arancione. L'anellino tra corpo e fondello è leggermente bombato, scelta appropriata date le dimensioni della penna. Il cappuccio ha la classica clip con la ruzzolina, secondo me comoda ed utilizzabile: non so quale sia il termine corretto per dire che molleggia e ritorna al suo posto, qualche memoria di fisica mi suggerisce inerzia, ma aiutatemi voi! A rifinire il cappuccio ci sono tre anellini e, a penna chiusa, se ne conta un quarto che però fa parte del corpo penna e delimita la sezione superiore della finestrarella. Merloplano, in uno dei suoi "spiegoni", mi ha insegnato che anellini e verette in quel punto del cappuccio aiutano a tenerlo assieme qualora si dovesse spaccare nel punto in cui è più facile che si rompa.
Il cappuccio si svita con due giri, la filettatura scorre perfettamente. La finestrella di ispezione e la geometria della sezione sono le due novità introdotte con il modello 2.0 che mi sono piaciute.
La finestrella di ispezione è delimitata in alto dall'anellino (di cui sopra) visibile anche a penna chiusa a partire dal quale il diametro della penna diventa più piccolo, i 16 mm di diametro del corpo anche per la sezione sarebbero stati decisamente troppi! La finestrella, ben visibile e trasparente, ha le dimensioni adeguate per ispezionare il livello di inchiostro. La filettatura è posta sotto l'anellino inferiore della finestrella e ha due o tre giri di meno rispetto sia alla precedente Momento Zero Grande e anche rispetto alla Momento Magico. Questa novità è uno dei valori aggiunti della Momento Zero Grande 2.0 non solo perché il cappuccio si svita/avvita con meno giri, ma anche perché i due/tre giri di meno lasciano più spazio alla sezione che, di conseguenza, è più grande e, a mio avviso, comodissima. La finestrella ha circa la stessa altezza della filettatura: trovo la scelta molto armonica. La penna si impugna bene senza toccare la filettatura e si ha anche gioco per cambiare la posizione delle dita durante le lunghe sessioni di scrittura senza stancare. Il mio dubbio sul comfort della penna si è rivelato infondato: è poco più lunga della momento magico, il corpo pesa solo 3 grammi in più della Momento Magico e io l'ho trovata adatta anche a lunghe sessioni perché, pur essendo grande e con un diametro importante, è ben bilanciata, anche grazie al pistone in alluminio resistente e leggero. Il doppio diametro, quello del corpo e quello della sezione, aiuta l'ergonomia perché il corpo, di diametro maggiore, cade nell'incavo tra pollice ed indice in modo molto naturale.
Il pennino che ho scelto per questa penna è il nuovo Stub 1.5 in acciaio con grafica "La Fenice". Leonardo ha ampliato la gamma di pennini custom, aggiungendo all'offerta il Fude De Mannen e il CSI F Elastic ai già disponibili CSI su base M e B. Credo che lo Stub 1.5 abbia rimpiazzato lo Stub 1.1 che come spessore di tratto rischiava di essere un duplicato del CSI B.
Il pennino ha l'alimentatore in ABS e non ha iridio. Il flusso è abbondante e, soprattutto, costante anche per lunghe sessioni. Il pennino non è affatto scivoloso, non direi che ha feedback ma sulla carta si sente e la sensazione di scrittura è molto morbida dato il ricco rilascio di inchiostro che consente di scrivere senza problemi anche in reverse. La differenza con lo 1.5 della Lamy la fa soprattutto il flusso generoso grazie al quale non ci si stanca. Il pennino scrive sotto il suo stesso peso. A me piace moltissimo e ne faccio un uso quotidiano per il mio diario.
Credo e spero di avere detto tutto! Allego una prova di scrittura.