50 sfumature di pennini pelikan

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50 sfumature di pennini pelikan

Messaggio da merloplano »

stacco dalla discussione sulla MZG, l'argomento mi interessa: perche' una ampia variabilita' nelle caratteristiche di pennini nominalmente identici viene apprezzata ed anzi auspicata, invece che deprecata?

il pregresso: Maruska ha scritto qui che "di Pelikan ne ho una cinquantina tra pennini in acciaio e in oro, più una ventina di pennini in acciaio in più e non si somigliano così tanto come i JoWo, sono molto più diversi tra di loro"

ha poi precisato che "su 50 pennini Pelikan non stub e non architect, parlo di tratti F e M hanno tutti delle caratteristiche diverse, per esempio possono essere più rigidi, più molleggiati, maggior flusso, minor flusso, ne ho uno addirittura che è semi flessibile (comprato 2 mesi fa). I 31 pennini JoWo che ho sulle Twsbi Eco sono similissimi tra di loro, sono tutti rigidi allo stesso modo e hanno pochissima differenza tra un M e un altro M o un B e un'altro B, tra un F e un altro F. I 5 in oro che ho tutti F, scrivono tutti allo stesso modo, piacevoli sicuramente, ma uguali."

Silvia1974 aveva appena scritto che "mi associo a quanto detto da Maruska circa i Pelikan. Eventualmente possiamo aprire un confronto separato. Anche ad occhi bendati, i Pelikan danno sensazioni di scrittura diverse uno dall’altro, eccome. Mia personale esperienza"

ho esposto la mia opinione, peraltro anticipata da maylota: "quanto hai descritto e' dovuto a variazioni di spessori del pennino, incostanti distanze tra i rebbi, incostanti lavorazioni dell'iridio (o quanto meno scarso controllo di qualita' quando si decide la misura in funzione delle tolleranze scelte dal produttore). e' come andare al casino, andrebbe scritto "comprate pelikan responsabilmente" sulle confezione esterne" mentre quello di twsbi " e' il risultato di un processo industriale serio, e quindi ripetibile. e' una virtu', qualcosa di desiderabile, che costa fatica a coloro che definiscono e migliorano il processo"
Silvia1974 ha scritto: sabato 5 novembre 2022, 21:03 Nessun casinò, nessun dubbio sul tipo di tratto. Non si sta parlando di “chissà cosa mi capita col prossimo F”, ma di una certa, godibile, differenza di comportamento in termini di morbidezza e/o di flusso.

E aggiungo, perché sono stanca e con basso livello di tolleranza, che “voi amanti delle lotterie” non è bello da sentirsi dire :eh:
ora, cara Silvia1974, che ti picchi per "amanti delle lotterie", come definiresti un processo che a pari input (acquisto di 10 esemplari della stessa penna, una bella pelikan) risponde con 10 output diversi? nota che lotteria non ha connotazione negativa, puoi vincere o divertirti ma non perdere. ho vinto alla lotteria, ho partecipato alla lotteria. mai sentito dire ho perso alla lotteria

scrivi "Nessun casinò, nessun dubbio sul tipo di tratto".. beh, non e' la mia esperienza con pelikan:
twist M acciaio. e' un B europeo, flusso medio/abbondante 4/5, rigido
m600 M oro, e' un B europeo, flusso abbondante 5/5, rigido
m600 F oro, e' un F europeo appena abbondante, circa la meta' del pennino m600 M (2 misure di buco, non 1 che era l'effetto desiderato), flusso medio/abbondante 4/5, rigido
m215 M acciaio, era un F europeo (non possiedo piu' la penna), flusso medio 3/5, piacevolmente morbido

nelle mie pelikan, il flusso in un caso rende inutilizzabili i pigmentati e mi ritrovo con due penne (blu e rossa) che volevo con 1 sola taglia di differenza (testo/note) ed invece sono quasi 2. non e' il risultato atteso, quindi avere la misura attesa con pelikan e' una lotteria, anche se mi limito a pennini nello stesso materiale. capisco che, quando si hanno 50 penne con 2 misure di pennini, la consistenza sia noiosa e l'imprevedibilita' piacevole (come per le uova di pasqua). ma per me la penna (in particolare, il pennino) e' un prodotto industriale e dovrebbe essere rilasciata all'interno di alcune tolleranze (le hanno tutte le case). pelikan e' particolarmente inconsistente. scrivono, e bene? certo. e' legittimo comprare senza dover caricare la penna in negozio? direi altrettanto. questo, con pelikan, non si puo' fare. a meno che la mia sia aneddotica da paperino

quindi, per tornare alla domanda iniziale, perche'? per giustificare 50 penne diverse ma con 2 soli pennini?
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Messaggio da piccardi »

merloplano ha scritto: sabato 5 novembre 2022, 22:09 stacco dalla discussione sulla MZG, l'argomento mi interessa: perche' una ampia variabilita' nelle caratteristiche di pennini nominalmente identici viene apprezzata ed anzi auspicata, invece che deprecata?
Boh... Azzardo un'ipotesi, perché la marca è Pelikan?

Per quanto mi riguarda una ampia variabilità nelle caratteristiche dei pennini è solo sintomo di una cattiva standardizzazione, e quindi, ma mi pareva d'averlo già detto, mi porta giudicare negativamente il produttore. Anche se è tedesco e si chiama Pelikan.

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Messaggio da edis »

piccardi ha scritto: sabato 5 novembre 2022, 22:22 Boh... Azzardo un'ipotesi, perché la marca è Pelikan?
Plausibile, ma è faticoso da ammettere.
piccardi ha scritto: sabato 5 novembre 2022, 22:22 Per quanto mi riguarda una ampia variabilità nelle caratteristiche dei pennini è solo sintomo di una cattiva standardizzazione, e quindi, ma mi pareva d'averlo già detto, mi porta giudicare negativamente il produttore. Anche se è tedesco e si chiama Pelikan.
Sembra una cosa molto difficile da spiegare. Un conto è offrire varie misure/tipologie di pennino: Pilot, Franklin Cristoph, adesso anche Leonardo. CSI, architect, Fude, elastic, rigido, music, stub, needlepoint etc.etc. rappresentano "varietà", quindi diverse esperienze di scrittura. Altro è invece avete M tutti diversi tra loro, ben oltre la soglia della tolleranza. Io ho due Lamy Z55 OB, uno è un OB, l'altro un OBB, se non OBBB. Avendo molte penne, la cosa mi ha sorpreso e poi ho trovato il modo di trasformarla in pregio. Se mi fosse successo 25 anni fa all'università quando avevo due penne, avrei provato a farmi sostituire il pennino più largo, se non mi fosse riuscito avrei avuto un problema, anche economico.
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Messaggio da Ste003 »

Io vorrei che la mia giulia andasse come la tua che è identica, non 30km più lenta; e se vado a comprarne una 2’ e mi accorgo che va più lenta, non dico ‘è piacevole perché consuma meno e mi godo il panorama.
Ecco, vale anche per le penne: se è M deve essere M.
Se alla pelikan, e non solo, non sanno o non vogliono fare i controlli per ‘standardizzare’ i tratti è una loro carenza, non un pregio.
A me piace sapere cosa compro e con chi vado a letto.
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Messaggio da Automedonte »

merloplano ha scritto: sabato 5 novembre 2022, 22:09 stacco dalla discussione sulla MZG, l'argomento mi interessa: perche' una ampia variabilita' nelle caratteristiche di pennini nominalmente identici viene apprezzata ed anzi auspicata, invece che deprecata?

il pregresso: Maruska ha scritto qui che "di Pelikan ne ho una cinquantina tra pennini in acciaio e in oro, più una ventina di pennini in acciaio in più e non si somigliano così tanto come i JoWo, sono molto più diversi tra di loro"

ha poi precisato che "su 50 pennini Pelikan non stub e non architect, parlo di tratti F e M hanno tutti delle caratteristiche diverse, per esempio possono essere più rigidi, più molleggiati, maggior flusso, minor flusso, ne ho uno addirittura che è semi flessibile (comprato 2 mesi fa). I 31 pennini JoWo che ho sulle Twsbi Eco sono similissimi tra di loro, sono tutti rigidi allo stesso modo e hanno pochissima differenza tra un M e un altro M o un B e un'altro B, tra un F e un altro F. I 5 in oro che ho tutti F, scrivono tutti allo stesso modo, piacevoli sicuramente, ma uguali."

Silvia1974 aveva appena scritto che "mi associo a quanto detto da Maruska circa i Pelikan. Eventualmente possiamo aprire un confronto separato. Anche ad occhi bendati, i Pelikan danno sensazioni di scrittura diverse uno dall’altro, eccome. Mia personale esperienza"

ho esposto la mia opinione, peraltro anticipata da maylota: "quanto hai descritto e' dovuto a variazioni di spessori del pennino, incostanti distanze tra i rebbi, incostanti lavorazioni dell'iridio (o quanto meno scarso controllo di qualita' quando si decide la misura in funzione delle tolleranze scelte dal produttore). e' come andare al casino, andrebbe scritto "comprate pelikan responsabilmente" sulle confezione esterne" mentre quello di twsbi " e' il risultato di un processo industriale serio, e quindi ripetibile. e' una virtu', qualcosa di desiderabile, che costa fatica a coloro che definiscono e migliorano il processo"
Silvia1974 ha scritto: sabato 5 novembre 2022, 21:03 Nessun casinò, nessun dubbio sul tipo di tratto. Non si sta parlando di “chissà cosa mi capita col prossimo F”, ma di una certa, godibile, differenza di comportamento in termini di morbidezza e/o di flusso.

E aggiungo, perché sono stanca e con basso livello di tolleranza, che “voi amanti delle lotterie” non è bello da sentirsi dire :eh:
ora, cara Silvia1974, che ti picchi per "amanti delle lotterie", come definiresti un processo che a pari input (acquisto di 10 esemplari della stessa penna, una bella pelikan) risponde con 10 output diversi? nota che lotteria non ha connotazione negativa, puoi vincere o divertirti ma non perdere. ho vinto alla lotteria, ho partecipato alla lotteria. mai sentito dire ho perso alla lotteria

scrivi "Nessun casinò, nessun dubbio sul tipo di tratto".. beh, non e' la mia esperienza con pelikan:
twist M acciaio. e' un B europeo, flusso medio/abbondante 4/5, rigido
m600 M oro, e' un B europeo, flusso abbondante 5/5, rigido
m600 F oro, e' un F europeo appena abbondante, circa la meta' del pennino m600 M (2 misure di buco, non 1 che era l'effetto desiderato), flusso medio/abbondante 4/5, rigido
m215 M acciaio, era un F europeo (non possiedo piu' la penna), flusso medio 3/5, piacevolmente morbido

nelle mie pelikan, il flusso in un caso rende inutilizzabili i pigmentati e mi ritrovo con due penne (blu e rossa) che volevo con 1 sola taglia di differenza (testo/note) ed invece sono quasi 2. non e' il risultato atteso, quindi avere la misura attesa con pelikan e' una lotteria, anche se mi limito a pennini nello stesso materiale. capisco che, quando si hanno 50 penne con 2 misure di pennini, la consistenza sia noiosa e l'imprevedibilita' piacevole (come per le uova di pasqua). ma per me la penna (in particolare, il pennino) e' un prodotto industriale e dovrebbe essere rilasciata all'interno di alcune tolleranze (le hanno tutte le case). pelikan e' particolarmente inconsistente. scrivono, e bene? certo. e' legittimo comprare senza dover caricare la penna in negozio? direi altrettanto. questo, con pelikan, non si puo' fare. a meno che la mia sia aneddotica da paperino

quindi, per tornare alla domanda iniziale, perche'? per giustificare 50 penne diverse ma con 2 soli pennini?
Nuova standing ovation per Te :thumbup:
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Messaggio da Koten90 »

Ho seguito solo a tratti, ma ora vorrei capire meglio da Maruska e/o da Silvia: queste differenze sono tra pennini di epoche differenti o anche tra coevi?
Se fossero di epoche differenti sarebbe anche abbastanza nella norma avere tratti/flussi/morbidezze differenti, altrimenti anche no. Andiamo a finire in territorio di competenza di Lamy (ho comprato 3 Aion con pennino B e tutte e 3 sono arrivate con un B che scriveva EF giapponese)
merloplano ha scritto: sabato 5 novembre 2022, 22:09 la mia esperienza con pelikan:
twist M acciaio. e' un B europeo, flusso medio/abbondante 4/5, rigido
m600 M oro, e' un B europeo, flusso abbondante 5/5, rigido
m600 F oro, e' un F europeo appena abbondante, circa la meta' del pennino m600 M (2 misure di buco, non 1 che era l'effetto desiderato), flusso medio/abbondante 4/5, rigido
m215 M acciaio, era un F europeo (non possiedo piu' la penna), flusso medio 3/5, piacevolmente morbido

nelle mie pelikan, il flusso in un caso rende inutilizzabili i pigmentati e mi ritrovo con due penne (blu e rossa) che volevo con 1 sola taglia di differenza (testo/note) ed invece sono quasi 2. non e' il risultato atteso, quindi avere la misura attesa con pelikan e' una lotteria
Nì: quello che descrivi è un comportamento (oro con oro) piuttosto coerente, per quanto fuori dagli schemi.
Il pennino M in oro è molto abbondante, ma non è detto che il B non sia comunque più abbondante ancora. F resta più fine del M, quindi è tutto corretto.
Per quelli in acciaio, credo sia quello della 215 a essere stitico, la Twist resta coerente con le 600. Un pennino fallato capita a tutti (e fa incazzare, ci mancherebbe altro).
Il fatto che non si adeguino allo standard che definiamo “europeo”, finché questo standard non viene reso ufficiale, lascia il tempo che trova. Ogni produttore deve essere coerente con sé stesso e garantire che F sia più fine di M e che B sia più largo (cosa che Lamy non fa, per dirne uno). Non possiamo pretendere di più se non ci si uniforma a uno standard ufficiale

Penso, comunque, che chi (tra noi del forum) compra una Pelikan lo faccia con un minimo di cognizione che i suoi pennini sono generalmente più generosi del normale, sia per flusso che per dimensione del tratto
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Messaggio da Silvia1974 »

Eccomi, sperando di essere utile alla discussione; non ho molto più da dire rispetto a quanto già riportato. Sintetizzo perché sto facendo trasloco ed il tempo che ho a disposizione è pochissimo.
La variabilità di cui ho esperienza personale nei pennini Pelikan l’ho riscontrata in produzioni tutte moderne, su una gamma di massimo 8-10 pennini (non ho la fortuna di averne 50 come da titolo :D ).
Ho deprecato il termine “lotteria” perché io per prima se voglio un EF quello dev’essere: su questo confermo che le penne Pelikan da me provate non hanno sgarrato. Più abbondanti dei giapponesi? Certo che si, ma tra loro tutti equivalenti come tratto.
A cambiare è il molleggiare (o meno) del pennino, che fa sì che ogni penna abbia una sua personalità, che la fa riconoscere tra le altre che possiedi. Voglio scrivere con un piacevole chiodino? Uso la M200 Cognac. Voglio una morbidona? Uso M205 Olivine.
Ma entrambi scrivono da EF. Se il mondo consideri questa variabilità un elemento tale da mettere alla gogna un marchio, peccato.
Seguirò questa discussione con ritardo; scusate in anticipo se non dovessi rispondere subito ad altre domande.
A presto
Silvia

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Messaggio da Stfngrandis »

Koten90 ha scritto: domenica 6 novembre 2022, 0:41 Ho seguito solo a tratti, ma ora vorrei capire meglio da Maruska e/o da Silvia: queste differenze sono tra pennini di epoche differenti o anche tra coevi?
Se fossero di epoche differenti sarebbe anche abbastanza nella norma avere tratti/flussi/morbidezze differenti, altrimenti anche no. Andiamo a finire in territorio di competenza di Lamy (ho comprato 3 Aion con pennino B e tutte e 3 sono arrivate con un B che scriveva EF giapponese)
merloplano ha scritto: sabato 5 novembre 2022, 22:09 la mia esperienza con pelikan:
twist M acciaio. e' un B europeo, flusso medio/abbondante 4/5, rigido
m600 M oro, e' un B europeo, flusso abbondante 5/5, rigido
m600 F oro, e' un F europeo appena abbondante, circa la meta' del pennino m600 M (2 misure di buco, non 1 che era l'effetto desiderato), flusso medio/abbondante 4/5, rigido
m215 M acciaio, era un F europeo (non possiedo piu' la penna), flusso medio 3/5, piacevolmente morbido

nelle mie pelikan, il flusso in un caso rende inutilizzabili i pigmentati e mi ritrovo con due penne (blu e rossa) che volevo con 1 sola taglia di differenza (testo/note) ed invece sono quasi 2. non e' il risultato atteso, quindi avere la misura attesa con pelikan e' una lotteria
Nì: quello che descrivi è un comportamento (oro con oro) piuttosto coerente, per quanto fuori dagli schemi.
Il pennino M in oro è molto abbondante, ma non è detto che il B non sia comunque più abbondante ancora. F resta più fine del M, quindi è tutto corretto.
Per quelli in acciaio, credo sia quello della 215 a essere stitico, la Twist resta coerente con le 600. Un pennino fallato capita a tutti (e fa incazzare, ci mancherebbe altro).
Il fatto che non si adeguino allo standard che definiamo “europeo”, finché questo standard non viene reso ufficiale, lascia il tempo che trova. Ogni produttore deve essere coerente con sé stesso e garantire che F sia più fine di M e che B sia più largo (cosa che Lamy non fa, per dirne uno). Non possiamo pretendere di più se non ci si uniforma a uno standard ufficiale

Penso, comunque, che chi (tra noi del forum) compra una Pelikan lo faccia con un minimo di cognizione che i suoi pennini sono generalmente più generosi del normale, sia per flusso che per dimensione del tratto
Penso a quando settimana scorsa (o forse quella prima) in un post “diverso” ho criticato i pennini lamy, e mi son preso del “partigiano” perché cel’ho con lamy… mi son sentito dire che i miei 4 su 4 esemplari non contano, ma mi pare che molti concordino con me 😃
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Messaggio da maylota »

Silvia1974 ha scritto: domenica 6 novembre 2022, 7:17 Se il mondo consideri questa variabilità un elemento tale da mettere alla gogna un marchio, peccato.
Oppure, visto dal punto di vista Jowo:
Se il mondo consideri questa capacità di rimanere fedeli alle specifiche di progetto un elemento tale da mettere alla gogna un marchio, peccato.

Credo che la cosa importante sia evitare di "mettere alla gogna", poi ognuno è libero di avere preferenze, idiosincrasie, innamoramenti irrazionali o affinità elettive.
Venceremos.
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Messaggio da Maruska »

Ma Buongiorno! :D
Ma quanto è brutto questo post con tutte queste citazioni in giudizio!
Un tizio qualche anno fa avrebbe detto "orrrrrore" io che sono meno educata dico: "che schifo".
Citare qualcuno, in questo caso me e Silvia, come se avessimo commesso qualche reato nel trovare piacevoli e auspicabili i pennini Pelikan che non sono tutti uguali? Era il caso? Non bastava aprire un post sui pennini Pelikan e parlarne senza spirito indagatorio?
Pensavo che l'inquisizione spagnola fosse finita da un pezzo... a quanto pare mi sbagliavo :lol:
E poi ci sono anche gli avvocati accusatori, davvero un bel processo.
Complimenti a chi ha aperto questo post :clap:
Vado oltre e mi ripeto: i pennini Pelikan che ho hanno un'età che parte dal 2014 ad oggi 2022, quindi sono tutti pennini moderni. Ognuno di loro ha una diversa personalità, ci vuole arte per fare i pennini come li fa Pelikan, o meglio: secondo me ci vuole arte, per alcuni è sintomo di mancanza di controllo standardizzato.
Dico a chi non conosce Pelikan: non comprate le Pelikan perché oggi vi trovate con un tipo di pennino e domani con un altro tipo di pennino anche se sono entrambi di tratto <F> o di tratto <M>.
Chi desidera i pennini tutti uguali o con poca differenza di tratto, ma soprattutto con nessuna differenza di rigidità compri le marche che usano i pennino JoWo, così siete tranquilli di avere sempre lo stesso risultato. Comprate quindi le Twsbi, le Leonardo dei vari Momenti, che se anche cambia il momento ha i pennini tutti uguali. Tra l'altro io amo i pennini JoWo, li considero ottimi, l'ho sempre scritto e lo riscrivo: i pennini JoWo sono ottimi, scrivono bene, sempre! Non ho mai avuto un problema con un pennino JoWo, mai!
Le parole che ho scritto nelle varie citazioni, non sto qui a ripeterle, sono esatte, non mi rimangio niente di ciò che ho scritto.
Ribadisco che per quanto mi riguarda, Pelikan è uno dei migliori marchi di penne stilografiche al mondo e continuerò a dirlo e continuerò a comprare Pelikan.
E' difficile ammettere che la povera Pelikan non è standardizzata nei suoi pennini? :D no non è difficile: Pelikan non è standardizzata, che poi i pennini li faccia Pelikan o PincoPallo il risultato non cambia: non sono pennini standardizzati. Ripeto: state lontani da Pelikan se volete due pennini identici o quasi identici.
Buona Domenica a tutti :wave:
Ultima modifica di Maruska il domenica 6 novembre 2022, 10:45, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Koten90 »

Stfngrandis ha scritto: domenica 6 novembre 2022, 8:12 Penso a quando settimana scorsa (o forse quella prima) in un post “diverso” ho criticato i pennini lamy, e mi son preso del “partigiano” perché cel’ho con lamy… mi son sentito dire che i miei 4 su 4 esemplari non contano, ma mi pare che molti concordino con me 😃
Non ti preoccupare, lo sanno in tutto il mondo. Credo di essere intervenuto nello stesso post che dici tu, a qualche intervento di differenza, con il mio esempio della Aion. Se non in quello, nell’altro molto “acceso” di settimana scorsa
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Messaggio da maylota »

Ma non è che qui si cade da un estremo all'altro?

I pennini Pelikan sono ottimi e con bel carattere ma mi sembra assurdo definirli "non standardizzati"...
Hanno piuttosto un temperamento più spiccato, esattamente come i Bock a mio parere ;) (che infatti io amo)

Questo per quanto riguarda la fascia "di ingresso" in acciaio. Se poi si va sui volumi confidenziali di alcuni 18K delle serie superiori, temo di non aver mai avuto così tanti pennini uguali e dello stesso periodo per far grandi comparazioni ....
Venceremos.
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Messaggio da Maruska »

maylota ha scritto: domenica 6 novembre 2022, 9:12 Ma non è che qui si cade da un estremo all'altro?

I pennini Pelikan sono ottimi e con bel carattere ma mi sembra assurdo definirli "non standardizzati"...
Hanno piuttosto un temperamento più spiccato, esattamente come i Bock a mio parere ;) (che infatti io amo)

Questo per quanto riguarda la fascia "di ingresso" in acciaio. Se poi si va sui volumi confidenziali di alcuni 18K delle serie superiori, temo di non aver mai avuto così tanti pennini uguali e dello stesso periodo per far grandi comparazioni ....
"non standardizzati" perché hanno più varianti rispetto ai JoWo per esempio che sono più simili tra di loro. Anche per me sono ottimi, figuriamoci! Ho quattro pennini da 18 carati e sono quasi identici tra di loro.
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Messaggio da Koten90 »

Ho paura anche che questa differenza tra un pennino e l’altro richieda una bella dose di esperienza e sensibilità per essere notata. È un po’ come pretendere di notare la differenza tra un pennino in oro e uno in acciaio o in titanio o in palladio… quello che fa la differenza sono:
- rifinitura dell’iridio
- spessore del pennino (ricordo che parliamo centesimi di mm, non di decimi)
- impercettibili deformazioni del pennino stesso che posso essere produttivi (la lama che separa i rebbi al 20º taglio farà un lavoro meno netto, più grosso rispetto a quando era nuova, con conseguente flusso più abbondante; una lega di oro trattata a 16ºC sarà più elastica di una trattata a 30º e potrebbe prendere una curvatura leggerissimamente diversa che si appoggia diversamente sull’alimentatore; la plastica dell’alimentatore può avere una viscosità di un nonnulla inferiore e scorrere diversamente nello stampo… tutto nel rispetto delle tolleranze di produzione), sia da usura (penna sempre usata con mano pesante finirà per allargare i rebbi permanentemente con aumento del flusso di inchiostro, per dirne una sola)
- peso della penna
- peso della mano che la usa (questa è una discriminante non standardizzabile
- inchiostro, carta e supporto sottostante
- altri…

Sono talmente talmente tanti i fattori che concorrono alla nostra percezione, che trovo difficile mettere al bando un produttore di penne che funzionano bene sempre. Comincerei da quelli che non sanno fare i cappucci a tenuta o che non sanno come marchiare i propri pennini.
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Messaggio da Giulio64 »

Koten90 ha scritto: domenica 6 novembre 2022, 9:42 Ho paura anche che questa differenza tra un pennino e l’altro richieda una bella dose di esperienza e sensibilità per essere notata. È un po’ come pretendere di notare la differenza tra un pennino in oro e uno in acciaio o in titanio o in palladio… quello che fa la differenza sono:
- rifinitura dell’iridio
- spessore del pennino (ricordo che parliamo centesimi di mm, non di decimi)
- impercettibili deformazioni del pennino stesso che posso essere produttivi (la lama che separa i rebbi al 20º taglio farà un lavoro meno netto, più grosso rispetto a quando era nuova, con conseguente flusso più abbondante; una lega di oro trattata a 16ºC sarà più elastica di una trattata a 30º e potrebbe prendere una curvatura leggerissimamente diversa che si appoggia diversamente sull’alimentatore; la plastica dell’alimentatore può avere una viscosità di un nonnulla inferiore e scorrere diversamente nello stampo… tutto nel rispetto delle tolleranze di produzione), sia da usura (penna sempre usata con mano pesante finirà per allargare i rebbi permanentemente con aumento del flusso di inchiostro, per dirne una sola)
- peso della penna
- peso della mano che la usa (questa è una discriminante non standardizzabile
- inchiostro, carta e supporto sottostante
- altri…

Sono talmente talmente tanti i fattori che concorrono alla nostra percezione, che trovo difficile mettere al bando un produttore di penne che funzionano bene sempre. Comincerei da quelli che non sanno fare i cappucci a tenuta o che non sanno come marchiare i propri pennini.
Concordo sulla tua osservazione e anche sulle motivazioni tecniche. Quello che non capisco è come mai le variabili che hai citato non trovano applicazione sui pennini giapponesi delle penne economiche, Preppy prima tra tutte (...l'unica che conosco, peraltro ;) ). Ne puoi comprare decine e sono sempre esattamente identiche, e questo a volte è comodo. Comunque a me proprio questa standardizzazione non piace tanto e infatti ...uso le Pelikan con grandissima soddisfazione (vedi mia firma, dalla quale per motivi di spazio ho tolto la M400 old style!). G.
Sulla scrivania oggi: Pelikan 120 - Kaweco Perkeo - Rotring ArtPen F - TWSBI VAC 700 - Pilot Elite ...una manciata di Preppy

Bisogna essere mancini per capire quanto il mondo sia fatto per i destrimani
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