Kaweco Original 250
Inviato: sabato 5 novembre 2022, 14:56
Buongiorno,
la mia non è una vera e propria recensione, perché la penna l'ho usata per soli 10 minuti circa: mi stanca molto usarla e mi viene male alla mano.
La penna è costruita in alluminio.
La Kaweco in mio possesso ha un pennino tratto <F>.
Le prime cosa che ho purtroppo constatato sono state il freddo gelido di questa penna, e il peso non indifferente, a cui aggiungo che il metallo verniciato satinato scivola dalle mani in maniera paurosa, (il metallo verniciato lucido non scivola per niente).
Già solo per questo la mia prima idea è stata: questa penna la mando indietro!
Aperta la penna, noto che il cappuccio chiude con una guarnizione, il che mi fa ben sperare che l'inchiostro non si possa seccare e neppure saturare al suo interno, garantendo quindi una ripartenza immediata della scrittura con un inchiostro fresco.
A occhio il pennino #6 mi sembra sproporzionato alla penna, ma vado avanti e carico la penna con una semplice cartuccia Pelikan e comincio a scrivere...
In effetti il pennino è degno di nota, è molto scorrevole senza essere burroso e aggrappa la carta rilasciando un leggero feedback molto gradevole. Il pennino è rigido, ma meno chiodo del pennino <F> della Kaweco Dia2, per contro la Dia2 è più leggera e non scivola dalle dita.
Il tratto del pennino <F> è un vero <F> tedesco.
Calzare il cappuccio sul fondo della penna è quasi impossibile, si attacca per poco più di mezzo centimetro e sbilancia enormemente la penna indietro. Potrebbe essere un bene per poter scrivere con il solo peso della penna con un'impugnatura al di sotto dei 45°di inclinazione.
Inserisco alcune foto per far notare le differenze di dimensione della penna e del pennino. qui vediamo l'Aurora Optima con il suo pennino #6 che però mi sembra più congruo con la penna, rispetto alla 250 e qui la Pelikan M205 che ha un pennino #5 e che secondo i miei gusti è più proporzionato rispetto al pennino #6
In conclusione non ritengo che questa sia una penna tanto da decantare, il pennino è sì buono, ma il pennino Pelikan è meglio (sono persino stufa di continuare a parlare di Pelikan, ma fare il confronto mi viene istintivo) e a questo punto non mi resta che decidere se tenere o mandare indietro questa mia ultima Kaweco. L'unico modo che penso di poter usare questa penna è buttata in borsa e chissenefrega intanto sembra industruttibile e usarla per compilare un assegno ogni sei mesi. Basta Kaweco per me.
Se qualcuno ha domande da fare, mi farà piacere rispondere.
la mia non è una vera e propria recensione, perché la penna l'ho usata per soli 10 minuti circa: mi stanca molto usarla e mi viene male alla mano.
La penna è costruita in alluminio.
La Kaweco in mio possesso ha un pennino tratto <F>.
Le prime cosa che ho purtroppo constatato sono state il freddo gelido di questa penna, e il peso non indifferente, a cui aggiungo che il metallo verniciato satinato scivola dalle mani in maniera paurosa, (il metallo verniciato lucido non scivola per niente).
Già solo per questo la mia prima idea è stata: questa penna la mando indietro!
Aperta la penna, noto che il cappuccio chiude con una guarnizione, il che mi fa ben sperare che l'inchiostro non si possa seccare e neppure saturare al suo interno, garantendo quindi una ripartenza immediata della scrittura con un inchiostro fresco.
A occhio il pennino #6 mi sembra sproporzionato alla penna, ma vado avanti e carico la penna con una semplice cartuccia Pelikan e comincio a scrivere...
In effetti il pennino è degno di nota, è molto scorrevole senza essere burroso e aggrappa la carta rilasciando un leggero feedback molto gradevole. Il pennino è rigido, ma meno chiodo del pennino <F> della Kaweco Dia2, per contro la Dia2 è più leggera e non scivola dalle dita.
Il tratto del pennino <F> è un vero <F> tedesco.
Calzare il cappuccio sul fondo della penna è quasi impossibile, si attacca per poco più di mezzo centimetro e sbilancia enormemente la penna indietro. Potrebbe essere un bene per poter scrivere con il solo peso della penna con un'impugnatura al di sotto dei 45°di inclinazione.
Inserisco alcune foto per far notare le differenze di dimensione della penna e del pennino. qui vediamo l'Aurora Optima con il suo pennino #6 che però mi sembra più congruo con la penna, rispetto alla 250 e qui la Pelikan M205 che ha un pennino #5 e che secondo i miei gusti è più proporzionato rispetto al pennino #6
In conclusione non ritengo che questa sia una penna tanto da decantare, il pennino è sì buono, ma il pennino Pelikan è meglio (sono persino stufa di continuare a parlare di Pelikan, ma fare il confronto mi viene istintivo) e a questo punto non mi resta che decidere se tenere o mandare indietro questa mia ultima Kaweco. L'unico modo che penso di poter usare questa penna è buttata in borsa e chissenefrega intanto sembra industruttibile e usarla per compilare un assegno ogni sei mesi. Basta Kaweco per me.
Se qualcuno ha domande da fare, mi farà piacere rispondere.