149 Calligraphy: non ho saputo resistere
Inviato: sabato 5 novembre 2022, 4:46
Su questo forum lo san già tutti che la Montblanc 149 Calligraphy é per me una penna molto speciale. Dacché é entrata in casa, più di due anni e mezzo fa, ha davvero messo in disparte molte penne che non hanno, a mio avviso, la stessa duttilità e ha finito per essere la beniamina sempre in uso, magari con altre cinque o sei penne, quella che non manca mai. Ha un suo stiloforo dedicato, e devono essere mesi che non ne uso il cappuccio: semplicemente, é sempre lì pronta per scrivere, e scrive sempre e lo fa bene.
L’unico difetto della mia 149 Calligraphy é che mi é divenuta troppo preziosa. E’ per me una penna così fidata e così utile che mi preoccupa possa accaderle qualcosa: gli incidenti, si sa, sono imprevedibili. So che qua e là si continua a dire che la 149 Calligraphy continua in produzione, ma credo che non sia vero. E’ più di un semestre ormai che nessun negozio accetta pre-ordini per questa penna, le poche che si trovavano on-line son scomparse da tempo, e le pochissime che ancora restano in vendita su eBay hanno prezzi che mi pare difficile digerire. A dicembre é prevista l'uscita della nuova 149 della serie "Expression nib", con il pennino curvo tipo fude de mannen, che definitivamente sancirà l'età della pensione per la prima della serie, quella con pennino flessibile.
Così, complice la preoccupazione, complice la rarità, complice un’offerta davvero ottima trovata del tutto casualmente da un commerciante che conosco da quindici anni, non ho resistito, e ho comprato la mia seconda 149 Calligraphy. Un paio di giorni fa ne ho finalmente provato il pennino, per metterlo a confronto con l’unica altra 149 Calligraphy della quale ho esperienza.
Ho usato un bel foglio di carta vergata che avevo comprato a Milano da Pettinaroli e uno splendido inchiostro Blu Greco che Montblanc produsse in edizione limitata all’epoca del lancio della sua penna Omero (Homer) e che un caro amico mi ha regalato da poco. Le due penne scrivono in modo pressoché identico, forse con un leggero margine di maggior sottigliezza del tratto nella Numero 2, ma poca cosa. Entrambi i pennini sono stupendamente flessibili ed elastici.
Ne sono molto contento. Ho pulito Numero 2, la ho lavata per bene, e l’ho riposta. Non é una penna che intendo usare per il momento. É una preziosa riserva, che ora so scrive altrettanto bene della sua sorella Numero 1. Chissà, qualche volta che voglia calligrafare qualcosa a due colori potrò metterla brevemente al lavoro, ma per ora, con il suo bello sticker calligrafico ancora intatto, resterà a riposo: é una bella sicurezza.
L’unico difetto della mia 149 Calligraphy é che mi é divenuta troppo preziosa. E’ per me una penna così fidata e così utile che mi preoccupa possa accaderle qualcosa: gli incidenti, si sa, sono imprevedibili. So che qua e là si continua a dire che la 149 Calligraphy continua in produzione, ma credo che non sia vero. E’ più di un semestre ormai che nessun negozio accetta pre-ordini per questa penna, le poche che si trovavano on-line son scomparse da tempo, e le pochissime che ancora restano in vendita su eBay hanno prezzi che mi pare difficile digerire. A dicembre é prevista l'uscita della nuova 149 della serie "Expression nib", con il pennino curvo tipo fude de mannen, che definitivamente sancirà l'età della pensione per la prima della serie, quella con pennino flessibile.
Così, complice la preoccupazione, complice la rarità, complice un’offerta davvero ottima trovata del tutto casualmente da un commerciante che conosco da quindici anni, non ho resistito, e ho comprato la mia seconda 149 Calligraphy. Un paio di giorni fa ne ho finalmente provato il pennino, per metterlo a confronto con l’unica altra 149 Calligraphy della quale ho esperienza.
Ho usato un bel foglio di carta vergata che avevo comprato a Milano da Pettinaroli e uno splendido inchiostro Blu Greco che Montblanc produsse in edizione limitata all’epoca del lancio della sua penna Omero (Homer) e che un caro amico mi ha regalato da poco. Le due penne scrivono in modo pressoché identico, forse con un leggero margine di maggior sottigliezza del tratto nella Numero 2, ma poca cosa. Entrambi i pennini sono stupendamente flessibili ed elastici.
Ne sono molto contento. Ho pulito Numero 2, la ho lavata per bene, e l’ho riposta. Non é una penna che intendo usare per il momento. É una preziosa riserva, che ora so scrive altrettanto bene della sua sorella Numero 1. Chissà, qualche volta che voglia calligrafare qualcosa a due colori potrò metterla brevemente al lavoro, ma per ora, con il suo bello sticker calligrafico ancora intatto, resterà a riposo: é una bella sicurezza.