Pineider Metropolis
Inviato: sabato 10 settembre 2022, 20:38
Salve a tutti, è la mia prima semi recensione, perciò siate clementi
Prima di acquistare la penna di che trattasi ho cercato sul forum informazioni che la riguardassero ma non ho trovato nulla in merito. Sinceramente mi sono posto qualche domanda sul perché una penna entry level creata da un marchio così blasonato fosse passata in sordina, ma, convinto di comprare l'ennesimo capolavoro di Pineider, ho proceduto subito a metterla sul carrello di un noto store on line, e senza indugi, ho eseguito il pagamento!
Che dire: la penna, seppur di primo prezzo, è inserita a listino alla modica (si fa per dire) cifra di 88,00 euro, ma se solo li valesse, sarei stato ben felice di averli spesi. Purtuttavia non li vale, a mio modesto avviso, e vi spiego il perché.
La penna arriva in un box insolito per Pineider, del classico colore verde bosco, in cui all'interno troviamo altre la penna, una cartuccia (attacco standard) e un cartonato con dei monogrammi (lettere o simboli) che è possibile applicare sul fondello per personalizzare la penna (chiamato Custom Pen System), e due vetrini concavi che fanno da "tappo" per fissare il monogramma scelto per la personalizzazione e da ingranditore del monogramma stesso.
Rispetto allo strumento di scrittura, il fusto è in UltraResin (un mix di madreperla e resina studiato da Pineider e considerato superiore alla celluloide), materiale molto resistente agli urti, tanto che viene definito (quasi) infrangibile, nonché resistente agli olii, all'inchiostro, all'elettricità, alle alte e basse temperature e agli agenti atmosferici.
Il cappuccio presenta una veretta con la scritta METROPOLIS (qui il riferimento va all'omonimo film - noto ai cultori - simbolo del cinema espressionista, diretto da Fritz Lang, che ha ispirato pellicole del genere fantascientifico quali Blade Runner e Guerre stellari), e una clip tipica del marchio con un richiamo floreale e meccanismo a molla.
L'unica vera nota dolente è rappresentata dal pennino, burroso e che, anche a causa di un alimentatore inadeguato, produce molti salti di tratto (come da foto allegata). Ho provato la penna con decine di inchiostri e gli unici due con cui scrive decentemente sono il Pelikan 4001 RB e il Nero Monteverde ITF (inchiostro creato appositamente con una adeguata lubrificazione).
Premesso che i rebbi alla vista sembrano perfettamente allineati (di questo vi è prova anche nell'eccessiva scorrevolezza della punta su qualsiasi tipo di carta), purtroppo non sono un esperto di faidate, quindi non saprei che modifiche fare per sistemare il problema.
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Prima di acquistare la penna di che trattasi ho cercato sul forum informazioni che la riguardassero ma non ho trovato nulla in merito. Sinceramente mi sono posto qualche domanda sul perché una penna entry level creata da un marchio così blasonato fosse passata in sordina, ma, convinto di comprare l'ennesimo capolavoro di Pineider, ho proceduto subito a metterla sul carrello di un noto store on line, e senza indugi, ho eseguito il pagamento!
Che dire: la penna, seppur di primo prezzo, è inserita a listino alla modica (si fa per dire) cifra di 88,00 euro, ma se solo li valesse, sarei stato ben felice di averli spesi. Purtuttavia non li vale, a mio modesto avviso, e vi spiego il perché.
La penna arriva in un box insolito per Pineider, del classico colore verde bosco, in cui all'interno troviamo altre la penna, una cartuccia (attacco standard) e un cartonato con dei monogrammi (lettere o simboli) che è possibile applicare sul fondello per personalizzare la penna (chiamato Custom Pen System), e due vetrini concavi che fanno da "tappo" per fissare il monogramma scelto per la personalizzazione e da ingranditore del monogramma stesso.
Rispetto allo strumento di scrittura, il fusto è in UltraResin (un mix di madreperla e resina studiato da Pineider e considerato superiore alla celluloide), materiale molto resistente agli urti, tanto che viene definito (quasi) infrangibile, nonché resistente agli olii, all'inchiostro, all'elettricità, alle alte e basse temperature e agli agenti atmosferici.
Il cappuccio presenta una veretta con la scritta METROPOLIS (qui il riferimento va all'omonimo film - noto ai cultori - simbolo del cinema espressionista, diretto da Fritz Lang, che ha ispirato pellicole del genere fantascientifico quali Blade Runner e Guerre stellari), e una clip tipica del marchio con un richiamo floreale e meccanismo a molla.
L'unica vera nota dolente è rappresentata dal pennino, burroso e che, anche a causa di un alimentatore inadeguato, produce molti salti di tratto (come da foto allegata). Ho provato la penna con decine di inchiostri e gli unici due con cui scrive decentemente sono il Pelikan 4001 RB e il Nero Monteverde ITF (inchiostro creato appositamente con una adeguata lubrificazione).
Premesso che i rebbi alla vista sembrano perfettamente allineati (di questo vi è prova anche nell'eccessiva scorrevolezza della punta su qualsiasi tipo di carta), purtroppo non sono un esperto di faidate, quindi non saprei che modifiche fare per sistemare il problema.