Prova di semplificazione (niente di che)
Inviato: sabato 10 settembre 2022, 1:55
Oggi, avendo 2 fogli di tentativi calligrafici sbagliati ma con l'intenzione di usare i lati liberi per provare qualche stile poco impegnativo prima di buttarli, ho preso come riferimento di partenza questo stile di scrittura:
Avevo già provato questo stile inclinato trovandolo interessante ed anche di effetto e, in aggiunta, con possibilità di introdurre variazioni.
Nel caso interessi, è tratto dal seguente manuale (di pubblico dominio) dedicato soprattutto al corsivo inglese, ma con vari esempi di altri stili:
Mi interessava però qualcosa di più semplice. Quindi partendo da questo ho provato a metterlo in verticale provando qualche variazione che me lo rendesse più immediato e scorrevole per vederne l'effetto risultante. Niente di innovativo o particolarmente strano o che susciti ammirazione, però mi ha fatto notare che le aste "ondulate" sono "redditizie", nel senso che pur scrivendo senza molto impegno (con molti tratti poco regolari), l'effetto complessivo mi pare non risentirne contrariamente a quanto avviene con aste "dritte" quando anche solo qualcuna non viene eseguita correttamente.
Vi propongo il mio testo di prova dove ho tentato anche qualche lettera variata e un paio di altezze diverse del corpo lettera (per chi ama il dettaglio delle informazioni: scritto con una Stilografica Pilot con pennino tronco, cioè "italico" o "stub" o come desiderate chiamarlo, di larghezza circa 1 mm. o poco meno; su carta da acquerello Canson Montval; non sono sicuro dell'inchiostro ma probabilmente Hero nero):
Naturalmente l'effetto è dovuto, oltre all'ondulazione, anche dall'enfatizzazione del corpo lettera (rispettivamente di 9 mm. e 10 mm.) rispetto ad ascendenti e discendenti; credo che meno enfasi, e interlinea più "generoso", farebbe diminuire l'effetto complessivo e della texture in particolare (ma non ho fatto la prova). Quello mi pare degno di nota è l'estrema semplicità dei tratti, il poco impegno necessario e la possibilità di introdurre facilmente variazioni nelle lettere (ovvio che sarebbe necessario provare diverse variazioni e confrontare il risultato per scegliere quelle più efficaci e/o da poter usare alternativamente nello stesso testo. Noto infine che anche la leggibilità mi pare rimanere buona (e su questo in particolare mi farebbe piacere un riscontro, a prescindere dal gradimento dello stile.
Dopo il testo di prova ho voluto provare (giusto per utilizzare il retro del secondo foglio) larghezze di pennini diversi per valutare l'effetto:
Qui ho usato: per le scritte nere pennini tronchi a intinzione (inchiostro blu-nero Pelikan ferrogallico) e una parallel pen da 3,8 mm (probabilmente con inchiostro Hero nero); per la scritta rossa un pennino a intinzione con punta fine (ma non troppo) e un poco flessibile con inchiostro Hero; carta Canson Croquis.
Com'era da aspettarsi la maggior larghezza del pennino accentua il carattere "gotico" delle aste ondulate. L'effetto mi pare si mantenga accettabile ed anche la leggibilità.
Se qualcuno ha fatto prove analoghe o comunque se vorrà commentare la leggibilità mi farà piacere leggere i riscontri.
Buona scrittura.
Avevo già provato questo stile inclinato trovandolo interessante ed anche di effetto e, in aggiunta, con possibilità di introdurre variazioni.
Nel caso interessi, è tratto dal seguente manuale (di pubblico dominio) dedicato soprattutto al corsivo inglese, ma con vari esempi di altri stili:
Mi interessava però qualcosa di più semplice. Quindi partendo da questo ho provato a metterlo in verticale provando qualche variazione che me lo rendesse più immediato e scorrevole per vederne l'effetto risultante. Niente di innovativo o particolarmente strano o che susciti ammirazione, però mi ha fatto notare che le aste "ondulate" sono "redditizie", nel senso che pur scrivendo senza molto impegno (con molti tratti poco regolari), l'effetto complessivo mi pare non risentirne contrariamente a quanto avviene con aste "dritte" quando anche solo qualcuna non viene eseguita correttamente.
Vi propongo il mio testo di prova dove ho tentato anche qualche lettera variata e un paio di altezze diverse del corpo lettera (per chi ama il dettaglio delle informazioni: scritto con una Stilografica Pilot con pennino tronco, cioè "italico" o "stub" o come desiderate chiamarlo, di larghezza circa 1 mm. o poco meno; su carta da acquerello Canson Montval; non sono sicuro dell'inchiostro ma probabilmente Hero nero):
Naturalmente l'effetto è dovuto, oltre all'ondulazione, anche dall'enfatizzazione del corpo lettera (rispettivamente di 9 mm. e 10 mm.) rispetto ad ascendenti e discendenti; credo che meno enfasi, e interlinea più "generoso", farebbe diminuire l'effetto complessivo e della texture in particolare (ma non ho fatto la prova). Quello mi pare degno di nota è l'estrema semplicità dei tratti, il poco impegno necessario e la possibilità di introdurre facilmente variazioni nelle lettere (ovvio che sarebbe necessario provare diverse variazioni e confrontare il risultato per scegliere quelle più efficaci e/o da poter usare alternativamente nello stesso testo. Noto infine che anche la leggibilità mi pare rimanere buona (e su questo in particolare mi farebbe piacere un riscontro, a prescindere dal gradimento dello stile.
Dopo il testo di prova ho voluto provare (giusto per utilizzare il retro del secondo foglio) larghezze di pennini diversi per valutare l'effetto:
Qui ho usato: per le scritte nere pennini tronchi a intinzione (inchiostro blu-nero Pelikan ferrogallico) e una parallel pen da 3,8 mm (probabilmente con inchiostro Hero nero); per la scritta rossa un pennino a intinzione con punta fine (ma non troppo) e un poco flessibile con inchiostro Hero; carta Canson Croquis.
Com'era da aspettarsi la maggior larghezza del pennino accentua il carattere "gotico" delle aste ondulate. L'effetto mi pare si mantenga accettabile ed anche la leggibilità.
Se qualcuno ha fatto prove analoghe o comunque se vorrà commentare la leggibilità mi farà piacere leggere i riscontri.
Buona scrittura.