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Ho deciso di creare un post apposito dopo aver scritto qua e la supposta già esistenti dei problemi che sto riscontrando con la mia 149 Calligraphy.
In sostanza a differenza della 146 Calligraphy che risulta perfetta e senza incertezze, la 149 ha false partenze e binari continuamente.
Sto usando in entrambe il Royale Blue e le ho provate sulle stesse carte: rhodia è un blocco Con una carta non specificata ma discreta.
Ho già restituito una 149 Calligraphy per evidenti problemi al pennino ma questa è perfetta.
Sbaglio qualcosa io? È l’inchiostro?
Lascio foto e video allegati

qui la mia esperienza con Pineider: viewtopic.php?f=8&t=27972

Ho visto il video che hai postato in un'altra discussione dove compari la 149 con la 146.
A mio parere più che nella penna il problema sta nel metodo con cui la utilizzi, nel senso che i tratti che vai a tracciare sono fatti ad una velocità troppo elevata (e a mio parere poco sensata) per questo tipo di penne.
Ho un po' di esperienza con i flex vintage e se "stressati" in quella maniera, a parte alcune eccezioni, vanno comunque in crisi.
Se vuoi una penna che scriva extra fine ma allo stesso tempo arrivi ad un B o BB serve un alimentatore adeguato ma dall'altro lato non puoi avere un alimentatore eccessivamente generoso altrimenti perdi il tratto extra fine.
In conclusione, da quanto posso vedere dal video, ti suggerisco di scrivere a velocita normale, diciamo meno "nervoso" e il problema dovrebbe rientrare.
Se non fosse coì potrebbe avere un problema la penna ma meglio aspettare le opinioni degli altri utilizzatori della 149 Calligraphy.

Anch’io penso come Bokoh che i tratti così veloci e nervosi non aiutino. Ho provato la mia 149 calligraphy provando a stressarla un po’ e devo dirti che il comportamento è molto diverso rispetto alla tua. Potrebbe essere anche l’inchiostro: come ho già scritto in un altro post il royal blue alla mia proprio non piace. Io proverei a scrivere più lentamente e a cambiare inchiostro. ma la porterei a far vedere in quanto mi sembra ci sia un problema di flusso.

Io scrivo più lentamente e sto sempre attento a premere i due rebbi in modo uniforme in modo che non ci siano strane torsioni.

Ti mando un video fatto con la mia e il corn poppy red su carta Rhodia. Mi sembra un’altra storia. È orrendo, scusa ma l’ho fatto ora in un minuto tenendo il telefono in mano.

Io la 149 calligraphy non la uso più su carte molto lisce tipo rhodia o simili, ma solo su carte un po’ più ruvide, come la fabriano f2 da disegno, foglio ruvido, li regge qualunque tratto a qualunque velocità e le false partenze diminuiscono molto, quasi a sparire.
Di inchiostri uso il mio fidato sailor ink studio 930, e problemi non ne ho, mentre tempo fa (su carte lisce) molti di più.
Ho provato anche la 146 della quale ho fatto la recensione, e credo sia un pennino complessivamente migliore, senza problemi di skipping o false partenze (quasi), ma che esteticamente non mi piace.

Scusami se mi permetto anche di farti un’osservazione, a vedere la tua scrittura sembra che ci sia pressione anche nei tratti orizzontali successivi a quelli verticali discendenti, e a veder come il tratto s’interrompe di netto penso che nella scrittura fermi il tratto in cui hai esercitato pressione, per toglierla tutta d’un tratto, facendo un po’ un effetto “pinzetta”… non credo faccia troppo bene al pennino, inoltre rischi di “raschiare” la carta con il rebbio sinistro, facendo finire pezzettini di carta tra i rebbi, il che non aiuta la capillarità…

Grazie per i consigli. Probabilmente il problema è il mio che volevo scrivere come scriverei con un pennino normale.
La 146 però mi segue senza nessuna incertezza!
Se devo iniziare una frase con una lettera con tratto ampio di partenza (una B,T,F,E,I) con la 149 devo sperare che parta al primo colpo e devo scrivere lento.
Se ha problemi di alimentatore, o sono molto sfortunato ad averne beccate 2 su 2 con problemi, o la % di penne difettose è altissima!
Ma non penso sia quello il problema. Con scrittura lenta non perde un colpo.
Probabilmente sono io che devo adeguarmi a lei e non viceversa.

Non credo sia un problema di alimentatore, ma più una questione di meccanica del pennino e capillarità, i rebbi sono molto stretti tra loro, se parti premendo da subito, o in generale con i tratti discendenti (con quelli verso l’alto di solito non lo fa mai) capita che vista la pressione tra i rebbi non ci sia inchiostro, e quando inizi il tratto non si crea sufficente capillarità per scrivere.
Come dice uno youruber stilografico, si chiama calligraphy, non flex o simili… il suo habitat è quello calligrafico, e se la vogliamo usare per altro siamo noi a dover accettare che ci sono dei compromessi dati dal fatto che non è pensata per quello… un po’ come usare un pullman per far la spesa al supermercato, avrai tanto bagagliaio ma è un filino scomodo

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Da quel punto di vista li (scrittura quotidiana) anche secondo me la 146 è più facile e godibile

Stfngrandis ha scritto: ↑venerdì 26 agosto 2022, 7:23 Non credo sia un problema di alimentatore, ma più una questione di meccanica del pennino e capillarità, i rebbi sono molto stretti tra loro, se parti premendo da subito, o in generale con i tratti discendenti (con quelli verso l’alto di solito non lo fa mai) capita che vista la pressione tra i rebbi non ci sia inchiostro, e quando inizi il tratto non si crea sufficente capillarità per scrivere.
Come dice uno youruber stilografico, si chiama calligraphy, non flex o simili… il suo habitat è quello calligrafico, e se la vogliamo usare per altro siamo noi a dover accettare che ci sono dei compromessi dati dal fatto che non è pensata per quello… un po’ come usare un pullman per far la spesa al supermercato, avrai tanto bagagliaio ma è un filino scomodo .
Da quel punto di vista li (scrittura quotidiana) anche secondo me la 146 è più facile e godibile

“Calligrafico e non flessibile”. L’ho sentita anche io quella recensione ma non avevo capito il significato. Ora si.
Vedrò di farci amicizia

Grazie

per me devi svenderla e passare ad altro. Te la compro io !

Stfngrandis ha scritto: ↑venerdì 26 agosto 2022, 7:23 Non credo sia un problema di alimentatore, ma più una questione di meccanica del pennino e capillarità, i rebbi sono molto stretti tra loro, se parti premendo da subito, o in generale con i tratti discendenti (con quelli verso l’alto di solito non lo fa mai) capita che vista la pressione tra i rebbi non ci sia inchiostro, e quando inizi il tratto non si crea sufficente capillarità per scrivere.
Come dice uno youruber stilografico, si chiama calligraphy, non flex o simili… il suo habitat è quello calligrafico, e se la vogliamo usare per altro siamo noi a dover accettare che ci sono dei compromessi dati dal fatto che non è pensata per quello… un po’ come usare un pullman per far la spesa al supermercato, avrai tanto bagagliaio ma è un filino scomodo .
Da quel punto di vista li (scrittura quotidiana) anche secondo me la 146 è più facile e godibile

La capillarità sicuramente è una causa: se un pennino non scrive è facilmente li il problema. I motivi possono essere diversi e poi bisogna considerare che un pennino così flessibile è soggetto a continue variazioni che rendono difficile controllare io flusso: i rebbi sono serratissimi per strozzare il tratto in un EF poi, quando eserciti pressione, il pennino si allontana dall’alimentatore e i rebbi si allargano.

Tuttavia dire che la penna non dovrebbe scrivere se si inizia esercitando subito pressione (nel modo giusto), non mi sembra necessariamente corretto. In molti caratteri come le i, t inizi a scrivere con una discendente larga esercitando subito pressione, quindi non dovrebbe succedere che, scrivendo con la giusta calma e postura ci siano degli skip così evidenti. Con la mia 149 posso scrivere 10 “i” minuscole di fila e non ho problemi di flusso.

Per quanto riguarda i tratti orizzontali spessì potrebbero essere causati anche da una difficoltà di riassorbire il flusso dopo che viene richiamato inchiostro in grande quantità dopo la pressione. Se sono invece prodotti dalla pressione del pennino nei movimenti orizzontali è sicuramente una abitudine da correggere.

Ho visto il secondo video che hai pubblicato. Qui non vedo nessun problema nel modo in cui scrivi, ma evidentemente il flusso diminuisce in modo graduale.
La mia 149 è più simile al comportamento della tua 146.

Hai provato a fare dei test cambiando inchiostro o hai sempre il Royal blue?

Quando si preme un pennino elastico, questo tende a discattarsi dal feeder. Osseravndo con la lente i rebbi della Pineider, quando si allargano, si vedeva l'inchiostro che si "ritirava" verso l'alto. Premendo le ali del pennino, ho aumentato la curvatura dello stesso, aumentando di conseguenza il flusso e la situazione è decisamente migliorata. Credo che per scrivere in maniera "calligrafica", la scrittura debba essere rallentata, per dare modo al feeder di rifornire di inchiostro il pennino, che nei tratti discendenti richiede più flusso.

Archipat ha scritto: ↑venerdì 26 agosto 2022, 9:34 Ho visto il secondo video che hai pubblicato. Qui non vedo nessun problema nel modo in cui scrivi, ma evidentemente il flusso diminuisce in modo graduale.
La mia 149 è più simile al comportamento della tua 146.

Hai provato a fare dei test cambiando inchiostro o hai sempre il Royal blue?

Per ora ho provato solo questo. Ho un Herbin e proverò quello. Grazie

Archipat ha scritto: ↑venerdì 26 agosto 2022, 9:23
Stfngrandis ha scritto: ↑venerdì 26 agosto 2022, 7:23 Non credo sia un problema di alimentatore, ma più una questione di meccanica del pennino e capillarità, i rebbi sono molto stretti tra loro, se parti premendo da subito, o in generale con i tratti discendenti (con quelli verso l’alto di solito non lo fa mai) capita che vista la pressione tra i rebbi non ci sia inchiostro, e quando inizi il tratto non si crea sufficente capillarità per scrivere.
Come dice uno youruber stilografico, si chiama calligraphy, non flex o simili… il suo habitat è quello calligrafico, e se la vogliamo usare per altro siamo noi a dover accettare che ci sono dei compromessi dati dal fatto che non è pensata per quello… un po’ come usare un pullman per far la spesa al supermercato, avrai tanto bagagliaio ma è un filino scomodo .
Da quel punto di vista li (scrittura quotidiana) anche secondo me la 146 è più facile e godibile
La capillarità sicuramente è una causa: se un pennino non scrive è facilmente li il problema. I motivi possono essere diversi e poi bisogna considerare che un pennino così flessibile è soggetto a continue variazioni che rendono difficile controllare io flusso: i rebbi sono serratissimi per strozzare il tratto in un EF poi, quando eserciti pressione, il pennino si allontana dall’alimentatore e i rebbi si allargano.

Tuttavia dire che la penna non dovrebbe scrivere se si inizia esercitando subito pressione (nel modo giusto), non mi sembra necessariamente corretto. In molti caratteri come le i, t inizi a scrivere con una discendente larga esercitando subito pressione, quindi non dovrebbe succedere che, scrivendo con la giusta calma e postura ci siano degli skip così evidenti. Con la mia 149 posso scrivere 10 “i” minuscole di fila e non ho problemi di flusso.

Per quanto riguarda i tratti orizzontali spessì potrebbero essere causati anche da una difficoltà di riassorbire il flusso dopo che viene richiamato inchiostro in grande quantità dopo la pressione. Se sono invece prodotti dalla pressione del pennino nei movimenti orizzontali è sicuramente una abitudine da correggere.

Con la 146 trovo molto più facile fare tratti orizzontali sottili. Con la 149 Per non esercitare pressione, a volte mi capita di sollevarmi addirittura dal foglio. Tratto fine non vuole saperne di uscire. Per questo spesso interrompo il tratto e ricomincio. Non mi pare il modo giusto di scrivere ma è l’unico che ho trovato

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Problema con 149 Calligraphy

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