Kaweco Sport
Inviato: domenica 23 dicembre 2012, 18:09
Kaweco Sport – la stilografica è per tutti
E’ da qualche tempo che l’interesse verso le stilografiche si è risvegliato. Non solo grazie a chi vede e vive questo affascinante strumento di scrittura come status symbol oppure quale segno distintivo, ma anche grazie a chi, più semplicemente, apprezza lo scrivere a mano, anche quale valido strumento d’espressione personale in alternativa all’isterismo della scrittura alla tastiera e dei cosiddetti “social networks”, che ormai, per motivi meramente pratici, dominano buona parte del nostro mondo tecnologizzato.
Naturalmente, non tutti si possono permettere la spesa richiesta da stilografiche di pregio per la natura dei materiali utilizzati nella loro fabbricazione. In questi tempi di crisi, spendere alcune centinaia di euro per l’acquisto di una stilografica è troppo spesso un lusso per pochi.
Ecco dunque che il mercato offre anche penne di prezzo adatto a tutti i portafogli, ma che rimangono, al 100%, stilografiche a tutti gli effetti. E che offrono anche alcuni vantaggi non trascurabili.
E’ il caso della Kaweco Sport di base, prodotta in Germania e che oggi può essere acquistata al prezzo di 23 €. L’ho comprata allo scopo di avere sempre in tasca una stilografica senza dovermi preoccupare né delle dimensioni né della possibilità di rovinarla. Chiusa, la Sport è lunga 10,54 cm e può essere tenuta tranquillamente in tasca. E’ di plastica (niente metallo oppure “resina pregiata”), con una finitura superficiale che ricorda molto da vicino quella dell’ebanite.
La qualità del materiale assicura una notevole robustezza e, oltre a proteggere molto bene lo strumento dagli urti, riduce al minimo la possibilità di graffiature, rendendo piacevole e spensierato il portare con sé questa penna in ogni situazione.
Il cappuccio a vite, di 13,2 mm di diametro e sezione ottagonale, evita il rischio di rotolamenti e cadute accidentali e sulla sommità presenta, ben realizzato in ottone, il logo del produttore, nella forma che caratterizza i prodotti della Casa dal 1929. Una volta aperta e con il cappuccio calzato, la stilografica è lunga 13,21 cm e può essere impugnata confortevolmente. L’impugnatura ha un diametro medio di 9,4 mm mentre il corpo cilindrico ha un diametro di 11 mm. Il pennino, prodotto da Peter Bock AG e placcato in oro a 23k, è finemente inciso, esattamente come sul coperchio della scatola metallica che ospita la stilografica. Voto per materiali, funzionalità e finiture: 8.
E’ possibile solo l’alimentazione con cartuccia. La confezione ne offre una scatola di 6, prodotte nell'Unione Europea (le mie sono blu, ma la Kaweco annuncia la disponibilità di almeno 7 colori diversi), che si aggiungono a quella presente nel corpo della stilografica. Quest’ultimo è piuttosto piccolo e non può ospitare una cartuccia di riserva. Le cartucce mi sembrano identiche, per forma e dimensioni, allo standard Pelikan ed Omas.
Il fermaglio, per l’inserimento della penna nel taschino, va acquistato a parte, anche se alcuni rivenditori lo offrono gratuitamente.
Il pennino, lungo 16 mm e con proporzioni quasi italiane grazie alle spalle in buona evidenza, presenta un foro circolare di areazione. E’ ben montato: si presenta infatti dritto ed allineato con il corpo, cosa che, purtroppo, non si può dare mai per scontata, neppure in stilografiche di pregio. Inserito a baionetta nel corpo, è scorrevole e piacevole nell’uso pur essendo rigido, ma non tanto quanto altri pennini che ho avuto modo di provare. L’alimentatore non presenta alette. Inserita la cartuccia, occorre attendere un po’ prima che la capillarizzazione porti l’inchiostro al pennino, ma a quel punto la scrittura comincia fluida e regolare, senza intoppi o incertezze particolari. Naturalmente, un uso prolungato migliora le qualità del flusso. La penna ha superato bene anche la prova della scrittura dopo un periodo prolungato a “testa in su”. Pur prediligendo penne con sezione di diametro decisamente maggiore, debbo dire che ho trovato la scrittura molto confortevole.
Voto di scrittura: 9.
Almeno nell’area bergamasca, nella quale vivo, il mercato sembra aver capito perfettamente la filosofia di questo prodotto, che ha registrato vendite intorno al 100% delle penne disponibili, includendo anche quelle di fascia più alta, già recensite su questo forum.
E’ da qualche tempo che l’interesse verso le stilografiche si è risvegliato. Non solo grazie a chi vede e vive questo affascinante strumento di scrittura come status symbol oppure quale segno distintivo, ma anche grazie a chi, più semplicemente, apprezza lo scrivere a mano, anche quale valido strumento d’espressione personale in alternativa all’isterismo della scrittura alla tastiera e dei cosiddetti “social networks”, che ormai, per motivi meramente pratici, dominano buona parte del nostro mondo tecnologizzato.
Naturalmente, non tutti si possono permettere la spesa richiesta da stilografiche di pregio per la natura dei materiali utilizzati nella loro fabbricazione. In questi tempi di crisi, spendere alcune centinaia di euro per l’acquisto di una stilografica è troppo spesso un lusso per pochi.
Ecco dunque che il mercato offre anche penne di prezzo adatto a tutti i portafogli, ma che rimangono, al 100%, stilografiche a tutti gli effetti. E che offrono anche alcuni vantaggi non trascurabili.
E’ il caso della Kaweco Sport di base, prodotta in Germania e che oggi può essere acquistata al prezzo di 23 €. L’ho comprata allo scopo di avere sempre in tasca una stilografica senza dovermi preoccupare né delle dimensioni né della possibilità di rovinarla. Chiusa, la Sport è lunga 10,54 cm e può essere tenuta tranquillamente in tasca. E’ di plastica (niente metallo oppure “resina pregiata”), con una finitura superficiale che ricorda molto da vicino quella dell’ebanite.
La qualità del materiale assicura una notevole robustezza e, oltre a proteggere molto bene lo strumento dagli urti, riduce al minimo la possibilità di graffiature, rendendo piacevole e spensierato il portare con sé questa penna in ogni situazione.
Il cappuccio a vite, di 13,2 mm di diametro e sezione ottagonale, evita il rischio di rotolamenti e cadute accidentali e sulla sommità presenta, ben realizzato in ottone, il logo del produttore, nella forma che caratterizza i prodotti della Casa dal 1929. Una volta aperta e con il cappuccio calzato, la stilografica è lunga 13,21 cm e può essere impugnata confortevolmente. L’impugnatura ha un diametro medio di 9,4 mm mentre il corpo cilindrico ha un diametro di 11 mm. Il pennino, prodotto da Peter Bock AG e placcato in oro a 23k, è finemente inciso, esattamente come sul coperchio della scatola metallica che ospita la stilografica. Voto per materiali, funzionalità e finiture: 8.
E’ possibile solo l’alimentazione con cartuccia. La confezione ne offre una scatola di 6, prodotte nell'Unione Europea (le mie sono blu, ma la Kaweco annuncia la disponibilità di almeno 7 colori diversi), che si aggiungono a quella presente nel corpo della stilografica. Quest’ultimo è piuttosto piccolo e non può ospitare una cartuccia di riserva. Le cartucce mi sembrano identiche, per forma e dimensioni, allo standard Pelikan ed Omas.
Il fermaglio, per l’inserimento della penna nel taschino, va acquistato a parte, anche se alcuni rivenditori lo offrono gratuitamente.
Il pennino, lungo 16 mm e con proporzioni quasi italiane grazie alle spalle in buona evidenza, presenta un foro circolare di areazione. E’ ben montato: si presenta infatti dritto ed allineato con il corpo, cosa che, purtroppo, non si può dare mai per scontata, neppure in stilografiche di pregio. Inserito a baionetta nel corpo, è scorrevole e piacevole nell’uso pur essendo rigido, ma non tanto quanto altri pennini che ho avuto modo di provare. L’alimentatore non presenta alette. Inserita la cartuccia, occorre attendere un po’ prima che la capillarizzazione porti l’inchiostro al pennino, ma a quel punto la scrittura comincia fluida e regolare, senza intoppi o incertezze particolari. Naturalmente, un uso prolungato migliora le qualità del flusso. La penna ha superato bene anche la prova della scrittura dopo un periodo prolungato a “testa in su”. Pur prediligendo penne con sezione di diametro decisamente maggiore, debbo dire che ho trovato la scrittura molto confortevole.
Voto di scrittura: 9.
Almeno nell’area bergamasca, nella quale vivo, il mercato sembra aver capito perfettamente la filosofia di questo prodotto, che ha registrato vendite intorno al 100% delle penne disponibili, includendo anche quelle di fascia più alta, già recensite su questo forum.