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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Modificare la scrittura quotidiana
- Dory
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Come i nati negli anno '80 dalla prima elementare mi hanno insegnato a scrivere in corsivo italiano, ma poi la mia scrittura si é evoluta, é diventata personale e io ci ho messo dentro molto stampatello minuscolo. Adesso tra lo studio della calligrafia e il gusto personale sto cercando di introdurre forme più classiche. Per la z non ho avuto troppi problemi ma ultimamente mi sto scontrano con la s. Sarà che é una lettera più ricorrente, ma in una frase una la prendo e una la manco (anche di più se é un mezzo alla parola e non all'inizio). Che fare? Qualcuno conosce qualche esercizio per far dimenticare alla mia mente come ho scritto negli ultimi venticinque anni?
- Koten90
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Durante gli esercizi di Copperplate, ho avuto lodo più volte di ragionare su come la forma di una singola lettera si modifichi passando dallo stampatello al corsivo. Sono arrivato alla conclusione che, nella maggior parte dei casi, i tratti in ombra siano quelli che devono rappresentare la forma della lettera in stampatello (sono di solito in ombra perché sono i tratti distintivi della lettera e questo aumenta la leggibilità, in stampatello le lettere si scrivono tutte dall’alto in basso), mentre i tratti in luce sono solamente le legature che abbelliscono certamente il carattere, ma non gli aggiungono niente. Il loro scopo principale è quello di non far staccare la penna dal foglio e mantenere la velocità di scrittura.
La prima rivelazione è stata proprio sulla s: anche io generalmente la scrivo in stampatello, ma andando in velocità tendo a legare una lettera all’altra.
Se provi a scrivere “es” velocemente in stampatello legando le due lettere, finirai per avere un vero e proprio tratto d’entrata ascendente sulla s, con tanto di occhiello in cima. Riduci al minimo quello occhiello, inclina tutto di 55º e ti ritroverai ad avere una s corsiva.
Se poi, come me, tendi ad esagerare, puoi legare anche la lettera successiva e mandare tutto in vacca come se avessi scritto un 8 in mezzo alla parola
Un’altra lettera “rivelata” è la b: a scuola insegnano di fare come una l, ma di aggiungere il virgolino in fondo prima di andare all’altra lettera. Se invece pensassimo di fare, come nello stampatello, una d girata verso destra, avremmo l’occhiello ascendente che serve per salire a iniziare la lettera, l’asta discendente e subito collegato un ovale (lo iniziamo da sotto per non staccare la penna), con la “pancia” che si richiude contro l’asta. Arrivati qui, è necessario attraversare l’ovale (in luce) per andare a prendere il punto di partenza della lettera successiva ed ecco il motivo del virgolino in fondo alle b corsive.
Spero che il ragionamento possa aiutarti.
La prima rivelazione è stata proprio sulla s: anche io generalmente la scrivo in stampatello, ma andando in velocità tendo a legare una lettera all’altra.
Se provi a scrivere “es” velocemente in stampatello legando le due lettere, finirai per avere un vero e proprio tratto d’entrata ascendente sulla s, con tanto di occhiello in cima. Riduci al minimo quello occhiello, inclina tutto di 55º e ti ritroverai ad avere una s corsiva.
Se poi, come me, tendi ad esagerare, puoi legare anche la lettera successiva e mandare tutto in vacca come se avessi scritto un 8 in mezzo alla parola
Un’altra lettera “rivelata” è la b: a scuola insegnano di fare come una l, ma di aggiungere il virgolino in fondo prima di andare all’altra lettera. Se invece pensassimo di fare, come nello stampatello, una d girata verso destra, avremmo l’occhiello ascendente che serve per salire a iniziare la lettera, l’asta discendente e subito collegato un ovale (lo iniziamo da sotto per non staccare la penna), con la “pancia” che si richiude contro l’asta. Arrivati qui, è necessario attraversare l’ovale (in luce) per andare a prendere il punto di partenza della lettera successiva ed ecco il motivo del virgolino in fondo alle b corsive.
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Ultima modifica di Koten90 il sabato 23 luglio 2022, 8:58, modificato 1 volta in totale.
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
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Più che la mente è la memoria muscolare. I miglioramenti ci saranno, lenti, ma ci saranno..
Forse ti può aiutare pensare al fatto che la "s" del corsivo italiano è troncata nella parte superiore. Prova a non troncarla.
Forse ti può aiutare pensare al fatto che la "s" del corsivo italiano è troncata nella parte superiore. Prova a non troncarla.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Non ho esercizi da proporle, ma posso consigliarle di scrivere lentamente. Scrivendo velocemente è difficile introdurre cambiamenti nella calligrafia. La mano va in automatico e il cervello non pensa alle singole lettere. Le consiglio anche di cercare di imitate calligrafie di altre persone, facendo particolare attenzione ad elementi idiosincratici o di stile piuttosto che alla forma e all'angolo delle lettere.Dory ha scritto: ↑sabato 23 luglio 2022, 0:32 Come i nati negli anno '80 dalla prima elementare mi hanno insegnato a scrivere in corsivo italiano, ma poi la mia scrittura si é evoluta, é diventata personale e io ci ho messo dentro molto stampatello minuscolo. Adesso tra lo studio della calligrafia e il gusto personale sto cercando di introdurre forme più classiche. Per la z non ho avuto troppi problemi ma ultimamente mi sto scontrano con la s. Sarà che é una lettera più ricorrente, ma in una frase una la prendo e una la manco (anche di più se é un mezzo alla parola e non all'inizio). Che fare? Qualcuno conosce qualche esercizio per far dimenticare alla mia mente come ho scritto negli ultimi venticinque anni?
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Ciao, quando ho voluto cambiare la maniera di scrivere alcune lettere (da corsivo a corsivo) la z, la f, la p, m, n, ed r, ho solo fatto molto ma molto ma molto esercizio e come detto da altri prima di me, scritto un po’ più lentamente. Inoltre oltre a scrivere le solite cose facevo proprio intere pagine delle sole lettere che mi interessavano.
Fabio
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Che interessanti considerazioni.
La "s" e la "b" sono le lettere in corsivo minuscolo che più mi stavano antipatiche alle elementari.
C'era qualcosa che non riuscivo a far funzionare a dovere.
La tua analisi me le propone in un modo molto più congegnale.
Rimane, per me, l'obbrobrio degli obbrobri: il "br" corsivo...
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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sono diventato pazzo con la br in corsivo di brown, odio profondamente la b del corsivo italiano la l con il virgolino, come hai scritto precedentemente, mi piace di gran lunga di più con la pancia
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Bel Dilemma... Quando ho "ripreso" a scrivere, questa volta con la stilografica (lo ammetto prima della scoperta del mondo stilografico, la mia era una scrittura pessima, ora invece devo dire che è molto migliorata, certo non è perfetta, però si può sempre migliorare, come in tutte le varie situazioni della vita), mi veniva sempre da "pensare" in stampatello e quindi avevo difficoltà. Poi però con una scrittura lenta e pensata le cose sono cambiate... Ora la mia è una scrittura più bella ed armoniosa.
Il consiglio che posso dare è: "Non andare di fretta", anche se purtroppo siamo abituati a questo...
Buona scrittura e buoni esperimenti.
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"Riconosci le persone speciali perché tu dai loro le chiavi, ma loro bussano lo stesso."
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la "b" anche a me, se non mi fermo a pensare, esce in stampatello anche quando sto scrivendo in corsivo, un "ibrido" leggibile ma davvero bruttino .
Personalmente cerco sempre di rallentare, in modo da costringermi a pensare e non andare "in automatico".
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Grazie di tutti i consigli. Continueró a scrivere lentamente prestando attenzione alle lettere che mi interessano.