FountainPen.it Forum

Delta è un marchio ancora apprezzato da molti, nonostante le tristi vicende imprenditoriali.
Ben sapendo di "gettare un sasso nello stagno", vi propongo questa riflessione.
Partendo dalla considerazione che una stilografica sia, innanzi tutto, uno strumento di scrittura e che, dunque, praticità (derivante sia dal sistema d'alimentazione sia dalle dimensioni, dall'ergonomia e dai pesi), affidabilità (anche nella qualità dei materiali), caratteristiche di scrittura e durata siano fattori qualitativi imprescindibili, ritengo che la migliore stilografica prodotta da Delta sia la "The Journal", naturalmente dopo che la casa madre ha trovato il modo di mettere a punto i pennini.
Ovviamente, com'è stato recentissimamente e giustamente osservato, il concetto di "migliore" risiede anche in fattori molto personali, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate...

la The Journal ce l'ho e mi ci trovo benissimo, ma va altrettanto bene la Wood che è della stessa dimensione e la Fantasia in celluloide (anche se scivola ) che ha la stessa dimensione e lo stesso gruppo scrittura. A parte le dimensioni va bene anche la Galleria, e a me piace anche la Intesa, per i pennini in acciaio l'Intesa mi ha dato del filo da torcere, li ho dovuto sostituire con i pennini della Twsbi, troppi salti di tratto i Bock acciaio della Intesa.

La penso esattamente come te. Nelle varie declinazioni posseggo due Delta The Journal e una Seawood; ritengo che siano l'espressione del miglior equilibrio in una stilografica a cartuccia/converter (sistema da me prediletto). I pennini Bock, tra l'altro, quando vanno bene lo fanno alla grande.

Monet63 ha scritto: ↑giovedì 30 giugno 2022, 18:07 La penso esattamente come te. Nelle varie declinazioni posseggo due Delta The Journal e una Seawood; ritengo che siano l'espressione del miglior equilibrio in una stilografica a cartuccia/converter (sistema da me prediletto). I pennini Bock, tra l'altro, quando vanno bene lo fanno alla grande.

mi sembrava che mancasse qualcosa al Wood che ho scritto io, ed era SEA davanti

Maruska ha scritto: ↑giovedì 30 giugno 2022, 19:05 mi sembrava che mancasse qualcosa al Wood che ho scritto io, ed era SEA davanti

Si, ma si era capito.

bella penna, anch'io la posseggo nelle versioni rossa, blu e corno. La considero la progenitrice della Momento Zero (fate caso alle versioni recenti che hanno perso quella strana sezione a imbuto).
Ne apprezzo anche il design, è Delta ma ha uno slancio verso il moderno che alcune altre Delta non hanno (e che va oltre la DolceVita).
Ergonomicamente ben fatta, e funzionale, bellissima la versione Fantasia di corsani.
Non so se sia la "migliore" di Delta, di certo una delle più riuscite.

l'ultima è quella che ho io di Corsani e poi ho la Blu The Journal

Ho la Seawood ma non la Journal, ottima penna, ma per me la migliore Delta è la Dolcevita slim (anche completamente nera). In realtà ho anche una Solaris, ed anche questa (che ha una linea molto originale), non è affatto male, e forse la preferisco alla Seawood.

Alfredo

Dolcevita classica pistone; e per classica intendo arancio/nera finiture color argento.

Giorgio1955 ha scritto: ↑venerdì 1 luglio 2022, 7:00 Dolcevita classica pistone; e per classica intendo arancio/nera finiture color argento.

Anche a me piace molto la Dolcevita, ma trovo la sezione un po' troppo larga.

E' adatta per mani grandi; effettivamente per una mano piccola può risultare un po' scomoda, alla lunga; cioè per lunghe sedute di scrittura. Ciò non toglie che rimane una stilo 'emblematica'.

Per me la serie Dolcevita con le sue diverse soluzioni, dalla Slim alla Oversize e alle simpatiche Wè. Poi cartuccia o stantuffo, grande o piccola, dipende dai gusti di ognuno. Personalmente adoro la serie Gallery-Gallery Douè.

Per me la più riuscita è la astra in ebanite

Dolce vita medium size piston, nella
Sua colorazione classica


Pierluigi

Esteticamente, per i miei gusti, la migliore Delta è la Docevita a pistone di dimensioni medie, nella sua colorazione classica

Però ho sentito parlare molto bene da voi della The Journal e conosco l'impostante ruolo di ispirazione delle Leonardo

Di conseguenza se mi capiterà in futuro l'occasione per avere una The Journal.. la prenderò al volo!