La macchina del tempo: Kaweco Student '20s Jazz
Inviato: sabato 14 maggio 2022, 11:24
Ho sempre apprezzato gli anni Trenta del secolo XX sotto molti aspetti, non ultimo, appunto, quello dell’estetica in alcuni campi; è quindi naturale che mi sia rivolto, per il mio ultimo acquisto, alla Student ‘20s Jazz. Tutto di questa penna racconta infatti dell’amore per la tradizione e lo stile associati all’epoca d’oro della stilografica, gli anni Trenta appunto: dalle forme, introdotte negli anni Venti ma che la fecero da padrone nel decennio successivo, alle proporzioni, dalle finiture ai fregi sul pennino fino al fermaglio, che si rifà alle forme tradizionali utilizzate da Kaweco sin dai suoi modelli rientranti e che riprende più direttamente la clip della Kaweco Dia 83a del 1934. La scelta del nome “Student”, per stessa affermazione del produttore, è stata ispirata dallo stretto rapporto che legava Kaweco agli studenti già agli albori della storia del marchio, che prese le mosse nel 1883 dal negozio situato a Heidelberg, vicino alla locale Università.
La stilografica che vedete fa parte d’una serie dedicata ai diversi filoni musicali e comprende anche le varianti Blues, Rock, Soul e Swing.
Appena presa in mano, la Student Jazz comunica una piacevolissima sensazione di compattezza e solidità, che ricordano quelle della Kaweco Dia2 (viewtopic.php?f=72&t=25533&p=309968#p309968).
Le finiture sono ottime e la combinazione dei due colori principali, così armoniosa, è, almeno per me, assolutamente piacevole. Si tratta d’una scelta cromatica classica, in voga anche negli anni Trenta sia nel vestire sportivo, sia per le autovetture, sia per l’arredamento.
La qualità di fabbricazione è evidente anche negli spessori dei materiali.
Le parti principali sono in resina acrilica, mentre i dettagli dorati sono in ottone. L’imponente vera del cappuccio è intarsiata. Sempre molto bello il castone dorato, con il logo del marchio, posto sulla sommità del cappuccio. Interessante la rotazione di chiusura di quest’ultimo, che subisce un’accelerazione verso la fine del movimento d’un giro, dichiarando così il completamento dell’operazione e non richiedendo pericolose forzature.
Il fermaglio, saldamente ancorato al cappuccio, è rigido, ma non eccessivamente e consente un inserimento comodo della penna nel taschino, assicurando nel contempo un’ottima presa.
La sezione metallica s’avvita molto facilmente nel corpo e non va forzata in chiusura: basta arrivare a fine rotazione per assicurare una posizione ferma, grazie all’attrito naturale fra i due materiali. Ma veniamo alle dimensioni principali:
- lunghezza chiusa: 132 mm
- lunghezza aperta: 120 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 161 mm
- lunghezza della sezione: 22 mm
- diametro massimo del fusto: 13 mm
- diametro massimo del cappuccio: 14,5 mm
- diametro medio della sezione: 9 mm
- peso (carica): 26 gr
- peso del cappuccio: 9 gr.
Nonostante non sia mai stato un estimatore delle sezioni in metallo, debbo ammettere che l’impugnatura della Student, vuoi per la piacevole svasatura, vuoi per la finitura superficiale (liscia, ma probabilmente ad un livello ben compatibile con la presa dei miei polpastrelli), s’impugna molto bene e confortevolmente, anche nel corso di lunghe sessioni di scrittura. Va precisato, però, che non l’ho ancora provata d’estate. Vi farò sapere.
In ogni caso, la lunghezza della sezione permette un’interessante varietà di posizioni, in grado d’assecondare sia abitudini diverse sia l’estro del momento. La finitura dorata si sposa perfettamente con i colori del fusto e del cappuccio, donando quell’accento estetico in più che trovo molto indovinato. Il pennino, il classico Bock 060, è un vero F, ovviamente rigido ma estremamente preciso e la combinazione con l’alimentatore e con l’inchiostro Kaweco Pearl Black rende il flusso perfetto e sempre costante. Non è stato necessario effettuare alcuna operazione particolare: la penna è stata tolta dalla bella scatola in metallo, la cartuccia è stata inserita e, dopo i canonici 120 secondi, la stilografica è partita perfettamente.
Non ho riscontrato alcun problema durante la scrittura, su alcun tipo di carta, anche la più scadente. Non burroso, il pennino restituisce una sensazione, per me molto piacevole, di presa corretta sulla carta, che consente un controllo completo della punta. Per le mie mani, ed i miei gusti, si tratta di un pennino davvero ottimo. In linea generale, infatti, trovo più maneggevoli e precisi i pennini piccoli. Il bilanciamento è ottimo, ma con il cappuccio non calzato. Questo componente, infatti, grazie alla struttura ed alla qualità dei materiali, è abbastanza pesante e tende ovviamente a spostare il baricentro verso il retro. D’altro canto, le dimensioni del corpo consentono una scrittura agevole, a cappuccio non inastato, anche a chi ha mani grandi.
L’autonomia di scrittura è molto buona, perché il fusto accoglie anche la cartuccia di riserva, totalizzando così una capacità d’inchiostro di 1,72 ml.
In buona sostanza, ritengo la Kaweco Student ‘20s Jazz un prodotto decisamente ben riuscito, con un ottimo rapporto fra qualità e prezzo, in grado di servire bene il suo proprietario per lungo tempo e di figurare egregiamente in molte occasioni. Un oggetto molto piacevole: un raggio di bellezza e di stile in una realtà altrimenti troppo spesso sgradevolmente rude e sciatta. (continua...)