1. Preludio
2. Datazione
3. Lo stiloforo dalle origini al 1931
CAPITOLO SECONDO
A. LO STILOFORO PELLICANO: La base in vetro
B. LO STILOFORO PELLICANO: La parte scrittoria
1. Il nome della cosa secondo Eversharp
2. Le iscrizioni presenti sullo stiloforo
3. Ball and socket joint = snodo sferico
4. Humidor receptacle (holder) = calice
5. Desk Pen = penna da scrivania
Postludio
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CAPITOLO PRIMO
1. Preludio
Vi sono réclame d’epoca persino più rare degli oggetti che pubblicizzano: è il caso della versione patinata di una misteriosa eliocromia dei Gorsky Frères di Parigi, realizzata nel 1931 per il lancio del mitico stiloforo in cristallo creato in Francia da Pierre D’Avesn per la Wahl-Eversharp di Chicago.
Un pellicano attende su una lastra di ghiaccio, alla deriva…
Dietro di lui, il riflesso è un’idea prigioniera del gelo eterno…
EVERSHARP – D’Avesn modernistic azure pelican glass desk set (Stylophore) and Doric fountain pens and pencils. Prob. attached to L'Illustration 1931-12.
Il lavoro di elaborazione fotografica per la pubblicità è invero affascinante - soprattutto dal vivo, su carta patinata - e gioca con le suggestioni create da una superficie specchiante concava, posta alle spalle del pellicano, che ne riflette la parte nascosta ma che pare anche consentire allo spettatore l’illusoria visione verso il fondo propria di una superficie ghiacciata trasparente…
Come in seguito vedremo, questa impostazione della composizione ha un correlativo proprio nel materiale vitreo in cui la statuetta è stata plasmata.
L’essere riuscito quasi subito a venire in possesso anche dell’oggetto effigiato, ha reso tutto ciò ancora più ricco di senso per me…
Oggi vi racconterò di come ho completato una mia piccola collezione.
2. Datazione
La pubblicità oltre che bellissima è di fatto estremamente rara, e questo soltanto perché era stata inserita all’interno di una rivista come “foglio volante”, non venendo quindi assicurata in alcun modo al fascicolo: ciò parrebbe confermato anche dalla insolita disposizione di una seconda pubblicità Eversharp a tutta pagina presente sul retro dello stesso foglio, a formare un inusuale fronte/retro invece della consueta disposizione “a pagine affiancate”, tipica delle pubblicità più grandi e costose. Visto l’abbinamento con penne e matite della linea Doric, la Ad non può essere datata prima della metà del 1931, quando il nuovo modello di stilografiche di lusso fu lanciato negli USA. Il venditore mi ha assicurato che la rivista doveva essere L’Illustration. Il lancio della nuova top di gamma Eversharp avvenne in Francia su quelle pagine solo nel dicembre 1931, e più precisamente il 5 dicembre (nel numero-strenna che la celebre rivista pubblicava ogni anno per Natale, con la testuale presentazione: «…[la sua] nuova serie Doric è il clou dell’anno»). Un nuovo annuncio seguì il 19 dicembre, come archiviato sul nostro formidabile Wiki (https://www.fountainpen.it/File:1931-12-Wahl-Doric.jpg).
Entrambe le Ad citate costituiscono la conclusione di una divertente campagna tutta transalpina iniziata in autunno - stilisticamente omogenea, con disegni a silhouette in bianco & nero che mettono in scena proverbi tipicamente francesi (!) - che aveva mostrato in sequenza tutte le stilografiche prodotte all’epoca dalla Casa americana, dalle Personal Point alle Equipoised, per concludersi con il disvelamento delle nuovissime Doric. L’ipotesi più probabile, quindi, è che la mia pubblicità a colori, che reca testualmente il motto «Il regalo dell’anno - DORIC», sia stata allegata al numero de L’Illustration del 12 oppure a quello del 26 dicembre 1931 (fine anno).
In ogni caso, il foglio volante è (correttamente) di un formato leggermente più piccolo rispetto alle pagine del periodico all’epoca, così da potervi essere agevolmente contenuto: 35x26,5 cm sono le sue dimensioni complessive (solo l’immagine impegna 31,5x23,5 cm, e lo so per certo perché ho subito provveduto a farla “inquadrare” col passepartout
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L’immagine artistica è firmata in basso a sinistra dai Gorsky Frères, eredi del grande fotografo russo Sergey Prokudin-Gorsky (1863-1944), uno dei pionieri del colore in fotografia, che dopo aver lavorato per lo Zar (in un grandioso progetto pluriennale di documentazione svolto per anni ai quattro angoli dell’impero) si era trasferito a Parigi aprendo un prestigioso atelier che all’inizio degli anni Trenta aveva poi intestato ai figli coi quali ancora saltuariamente collaborava (https://en.wikipedia.org/wiki/Sergey_Prokudin-Gorsky).
Recentemente è stata resa disponibile in rete una versione della stessa fotografia (anche questa, però, senza data) che verosimilmente precede il ritocco definitivo per la destinazione pubblicitaria: per chi fosse interessato, la stampa riporta in calce tutti i crediti di chi ha contribuito ad elaborare l’immagine fotografica. Queste le principali differenze che possiamo rilevare tra questa maquette e la pubblicità definitiva in mio possesso:
• la scritta della marca EVERSHARP da azzurra (come il “ghiaccio” del pellicano) diviene bruna, più indistinta e sfumata, come l’ombra della penna da scrivania sullo sfondo;
• manca ancora la seconda parte del messaggio pubblicitario (con le parole tipiche degli annunci di fine/nuovo anno), relativa alle stilografiche in set con le matite meccaniche della nuova linea.
Già da questi primi indizi (disponibilità anche in Francia delle stilografiche Doric, ragione sociale dello studio fotografico), si può escludere che lo stiloforo sia stato prodotto prima del 1931 come si legge in rete («nel 1927 o 1928» è quello che si tramandano, forse ormai acriticamente, i commentatori statunitensi): sarebbe stato oltremodo controproducente, infatti, accostare ad una linea di penne “nuova” uno stiloforo “vecchio”, commercialmente parlando…
Ma una prova inoppugnabile di ciò mi è fortunatamente apparsa solo poche settimane dopo i primi due acquisti (che, lo ricordo, sono stati la pubblicità francese e lo stiloforo azzurro): una pubblicità, questa volta dagli USA, che è sicuramente del tempo di Natale con la data del 12 dicembre 1931 visibile direttamente. EVERSHARP - Desk sets, Doric set “Morocco”. 1931-12-12. The Saturday Evening Post, pag.62 - left page.
Scoprire in essa che oltre a quello “azzurro” esisteva anche un pellicano “grigio fumé” e aggiudicarmene un esemplare “al volo” (è proprio il caso di dirlo
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@Simone: ti farà senz’altro piacere sapere che esisteva una “pagina sinistra” rispetto a quella conferita al Wiki e archiviata molti anni fa! (https://www.fountainpen.it/File:1931-12 ... s-Desk.jpg)
Come per la sua omologa francese, anche questa pubblicità americana è di grande formato (35x27,5 cm a foglio), su una delle riviste più prestigiose e a maggior tiratura del paese, e la pagina doppia a colori testimonia l’importanza dell’investimento della Eversharp a soli due anni dal (primo!) crollo di Wall Street.
Come ulteriore e definitiva conferma della datazione, il secondo pellicano da me acquistato riporta un’etichetta adesiva del Produttore americano in cui l’ultimo brevetto tecnico citato in ordine cronologico risale al 14 luglio 1931 (questo mi riservo di documentarlo per immagini nel prosieguo dell’articolo).
Per concludere: in entrambe le pubblicità lo stiloforo risulta promosso in abbinamento con la “nuova” linea Doric (lanciata sul mercato americano solo nel giugno del 1931 e su quello francese già all’inizio del dicembre successivo), e la pubblicità “natalizia” con uno stiloforo di grande impatto (ma di costo al pubblico contenuto) sembrerebbe proprio essere avvenuta contemporaneamente sia negli USA che in Francia.
* * *
Ma tutte le cose belle finiscono, prima o poi, sui banchetti del “mercatino” (oggi anche “virtuale”), passando magari prima attraverso ignominiose svendite in stock: è un destino toccato, insospettabilmente, anche a molti oggetti stilografici ritenuti oggi di culto (come le Omas Extra arco finite nei cataloghi per corrispondenza, come documentato da Letizia Jacopini), e ciò vuoi per le innovazioni tecniche o stilistiche della concorrenza che li hanno resi improvvisamente obsoleti o démodée, e dunque poco appetibili, vuoi per circostanze macroeconomiche indipendenti dal settore merceologico specifico (come le crisi sistemiche prolungate). Comunque, il Natale seguente (1932, data visibile direttamente), quello che rimaneva invenduto dei pellicani veniva saldato a metà prezzo in Canada… Non credo che la definizione di «colorata imitazione di vetro Lalique» o la seguente di «base di imitazione Lalique» fosse un incentivo ad acquistare partorito dal marketing della Eversharp, ma il richiamo diretto all’arte della cristalleria francese forse avrebbe potuto funzionare persino meglio in un paese anche francofono come il Canada…
A maggio del 1933 (data da me riportata sull’immagine con collage) ne era rimasto ancora qualcuno (mentre si saldavano, con sconti ancora maggiori, i set di stilografica e matita di “Deco-band” oggi tanto desiderati!), mentre il mese successivo la parabola dello stiloforo poteva dirsi finalmente conclusa (sui giornali nordamericani da me consultati, almeno), e i pellicani migrarono finalmente per sempre anche da Ottawa…
Con due pubblicità a colori tratte da rivista acquistate, quattro annunci rintracciati spulciando i giornali dell’epoca in America (a pagamento, of course) e due splendidi pellicani di cristallo nel carniere, le mie ricerche successive sono proseguite tutte in discesa…
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Continua....