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Ho appena saputo che lo scrittore Valerio Evangelisti è morto. Mi sento tramortita come dopo una bastonata in testa...

Dispiace molto anche a me, era malato da molto tempo

Davvero belli i libri del ciclo di Nicolas Eymerich.

Personaggio atipico, fuori dal clamore mediatico, a tratti enigmatico.

Non sono mai stato un fan di Eymerich, per la lettura ostica, sebbene ne abbia riconosciuto la qualità. Invece ho apprezzato molto Magus: una pseudo-biografia molto credibile, coinvolgente.

Ecco il modo migliore per cominciare la giornata per un depresso masochista.

Che botta, accidenti. Evangelisti è stato uno degli artefici del rilancio della fantascienza italiana quando nel lontano 1992 vinse il Premio Urania, mietendo un nazionale apprezzamento (ricordo quando il mai troppo compianto Lippi scriveva che era stato uno dei numeri della rivista più comprati e letti). In seguito ho avuto modo di apprezzare altri romanzi incentrati sull'odioso (ma per nulla stereotipato) inquisitore, con Il mistero dell'inquisitore che reputo ancora oggi uno dei romanzi più "impressionanti" letti nella mia vita. Ho apprezzato Evangelisti anche nei racconti, seppure non sempre mi ha convinto. Il meglio della sua opera si esprime però nel famoso ciclo, coi romanzi strutturati a sottotrame divise nel tempo che però convergono infine verso una risoluzione cosmica quasi sempre sbalorditiva, come a dirci che non esiste il tempo, e che eventi futuri possono modificare il passato come quelli passati influenzano il presente e il futuro. L'eterno ritorno dei destini umani. Forse nulla di veramente originale, ma trattato sempre con gran maestria tecnica, con una profusione di idee fantastiche sempre meravigliose e credibili, e col perno su un personaggio che, nel bene e soprattutto nel male, resta impresso nella memoria.


RIP, Valerio. Sopravvivrai al tempo.

Coincidenze. Proprio due giorni fa mi è capitato di leggere un breve saggio dal titolo "Metamorfosi della lotta di classe" apparso sul 1/2022 di Micromega a firma del nostro. Mi spiace per la sua scomparsa

Mio suocero mi suggerì "Nicolas Eymerich, Inquisitore".
Devo ammettere che il mix storico-fantascientifico del libro mi colpì molto.
Sicuramente un grande scrittore.
Una preghiera per lui ed i suoi cari.
Luca