Doppio largo o extra fine? Fa lo stesso…
Inviato: sabato 9 aprile 2022, 16:27
Tra gli stili calligrafici che mi piace praticare, non tutti sono classici del passato. Trovo molto divertente - e anche esteticamente piacevole - utilizzare alcune scritture contemporanee, e tra queste in particolare quelle che vengono catalogate, collettivamente, sotto il nome di “gestuale”.
In il altro argomento su questo forum (viewtopic.php?f=8&t=26923) ho inviato la foto di uno di questi alfabeti gestuali. All’epoca non ne copiai le maiuscole, così che devo inventarle all’occasione ogni volta che mi servono, ma tant’è…
Una delle cose interessanti delle scritture gestuali è che apparentemente si prestano ad essere eseguite con una gran varietà di strumenti, includendo penne e pennelli, pennarelli e tiralinee…
Nelle pagine che vi mostro qui di seguito ho usato una scrittura gestuale quasi come fosse una grafia ordinaria, quotidiana. Ho scritto con due pennini molto diversi, il doppio largo di una Montblanc 149 (l’inchiostro è Noodler’s Avacado) e con il pennino Calligraphy, un extra-fine flessibile, sulla stessa penna, qui inchiostrata con il Blue Permanent di Montblanc.
Mi sembra che queste scritture contemporanee possano avvalersi, indifferentemente, di entrambi gli approcci quanto alla scelta del pennino, con risultati abbastanza comparabili dal punto di vista dell’estetica scrittoria.
Con l’immagine che segue voglio far notare come, pur sulla carta non eccelsa di un Moleskine Cahier, il Blue Permanent non trapassa il foglio: è una delle ragioni per le quali lo prediligo.
In il altro argomento su questo forum (viewtopic.php?f=8&t=26923) ho inviato la foto di uno di questi alfabeti gestuali. All’epoca non ne copiai le maiuscole, così che devo inventarle all’occasione ogni volta che mi servono, ma tant’è…
Una delle cose interessanti delle scritture gestuali è che apparentemente si prestano ad essere eseguite con una gran varietà di strumenti, includendo penne e pennelli, pennarelli e tiralinee…
Nelle pagine che vi mostro qui di seguito ho usato una scrittura gestuale quasi come fosse una grafia ordinaria, quotidiana. Ho scritto con due pennini molto diversi, il doppio largo di una Montblanc 149 (l’inchiostro è Noodler’s Avacado) e con il pennino Calligraphy, un extra-fine flessibile, sulla stessa penna, qui inchiostrata con il Blue Permanent di Montblanc.
Mi sembra che queste scritture contemporanee possano avvalersi, indifferentemente, di entrambi gli approcci quanto alla scelta del pennino, con risultati abbastanza comparabili dal punto di vista dell’estetica scrittoria.
Con l’immagine che segue voglio far notare come, pur sulla carta non eccelsa di un Moleskine Cahier, il Blue Permanent non trapassa il foglio: è una delle ragioni per le quali lo prediligo.