L'ho caricata con quello che considero l'inchiostro migliore per questa penna, il Montblanc Blue Permanent. Un blu saturo, che non allarga il tratto ma é scorrevole, non spiuma e, cosa per me molto importante, non trapassa su nessun tipo di carta, lasciandomi perciò molto scelta quanto ai supporti.
Avevo indicato in un altro argomento (viewtopic.php?f=8&t=26882) che, appena ne avessi avuta l'occasione, avrei inviato alcune fotografie sequenziali del lavoro di questa ottima penna. Eccone giunta l'occasione.
Per avervi subissato di blande metafore e commenti sulla calligrafia e la scrittura, certo vi sarete accorti che mi diverto a mettere "in bella copia" un po' di baggianate che invento a bella posta come scusa per sciupare qualche foglio di buona carta...
Nella imagine che segue potete vedere, nella parte in basso della pagina di sinistra, la baggianata odierna così come é spuntata dalla mente febbrile in caccia di occasioni per sfoderare penna e inchiostro. Qualcuno noterá che non vi sono correzioni: la pratica quasi quotidiana dell'invenzione, per quanto baggianesca, dà i suoi frutti e rende subdolamente esperti... Tempo necessario per questa prima operazione: 3 minuti, più il tempo di pensare la baggianata e perfezionarla un poco nella testa prima di scriverla. Preferisco non fare i conti di questa parte...
Il quadernetto é una cosa cinese che trovavo qui in Costa Rica (ma ho già comprato quelli che c'erano e non ne hanno fatti arrivare piú), che mi garbava per avere una carta decentona e le stesse misure dei Cahiers di Moleskine, ma le linee distanti tra loro 8 mm invece dei 6 mm moleskiniani. Su questi fogli con righe da 8 mm si può iniziare ad abbozzare l'impaginazione del testo buttato giù alla pagina di sinistra.
Sulla destra si vede il secondo passaggio. Ho spezzato il testo in righe che mi piacessero per il contenuto e l'estensione e ho provato ad allineare le righe al centro. Qui ho già preso la decisione che, essendo due frasi, saranno separate tra loro da uno spazio maggiore a quello di una sola linea. Ho anche deciso che le due frasi, che iniziano con la stessa lettera, avranno un capolettera fiorito grande. Ne ho abbozzato, malamente, l'idea, che perfezionerò in seguito. Ho sbadatamente dimenticato di documentare una fase intermedia della preparazione, cioè il testo senza gli occhielli ascendenti delle lettere "b", "f" e "l", e senza gli occhielli discendenti delle "f", "g" e "y". Aggiungo gli occhielli in una terza fase, ad eccezione degli ascendenti e discendenti che intendo fiorire. Nella immagine sopra, purtroppo, si vede questa fase già completata.
Le fioriture aggiunte in questa fase non sono definitive. Di fatto, nella versione finale - che vedrete più sotto - le due fioriture sulla terza riga sono state ridotte ad una, e una fioritura é stata aggiunta alla quarta riga. Nella parola "calligraphy", infine, sarà eliminata una delle due fioriture.
Tempo totale necessario per questa seconda e terza operazione: circa 30 minuti.
La parte più critica di questo lavoro é certamente una esecuzione decente delle due "T" che servono da capolettera, oltre alla curvatura armonica delle fioriture degli ascendenti e discendenti. Vado a praticare le due cose con qualche esercizio. Uso qui un quaderno più grande, con maggior spazio per la scrittura (é un quaderno A4 EcoQua di Fabriano, con carta di 85 g/mq), ma con le righe anch'esse di 8 mm, la stessa altezza che voglio utilizzare per la versione finale. Noterete che l'inchiostro Blue Permanent si comporta egregiamente su entrambi i tipi di carta, per quanto non sofisticate. Tempo totale necessario per questa quarta fase: altri 30 minuti.
A questo punto scelgo la carta per la versione "in bella copia". Ho a disposizione la metá di un bel foglio di Fabriano Artistica per acquarello, una carta di cotone pressata a freddo che non ho mai provato ma che al tatto é bellissima e ha un colore bianco caldo. Il mio foglio é della versione da 240 grammi.
Calcolo grosso modo l'altezza dei due blocchi di testo e disegno a matita le righe-guida. Uso un'altezza-x di 8 mm e un'interlinea di 18 mm. L'interlinea tra i due blocchi di testo é di 42 mm. Ora, con l'aiuto di un ROLL-O-RULER (si tratta di un apparato di poco costo per tracciare linee parallele alla distanza desiderata, che consiglio vivamente di acquistare a chi voglia cimentarsi con frequenza con la calligrafia) traccio le linee guida diagonali con un'inclinazione di 50 gradi.
Per entrambi i capolettera, segno a matita il punto più esterno della curva, sul quale dovrei poi coincidere con l'inchiostro. Siccome, per trasmettere meglio la informazione, non ho cancellato le linee guida tracciate a matita prima di fotografare il risultato finale, potrete osservare che nella "T" superiore l'inchiostro ha coperto la matita, ma nella inferiore la mano é rimasta un poco "alta" e il segno é ancora visibile. Una volta cancellata la matita, solo un occhio molto addestrato noterebbe la differenza.
Senza averlo calcolato con precisione, stimo che il tempo necessario alla preparazione del foglio sia di circa 40 minuti.
Ora, con calma, buona disposizione, una tazza di caffè e il braccio riposato, si può iniziare a scrivere. Per prima cosa, data la loro difficoltà, disegno i due capolettera. Non sono perfetti, ma sufficientemente accettabili per proseguire con il lavoro. In caso di un errore grave, dovrei cambiare il foglio, perché é del tutto inutile continuare a calligrafare un lavoro che sarà comunque inaccettabile in una qualunque delle sue parti. La scrittura completa del testo dura, in questo caso, più di 1 ora.
In basso, al centro, aggiungo la "firma". Lo faccio con un carattere in stampatello un po' compresso, dopo averlo scritto su un altro foglio per poterlo poi copiare "centrato" nella composizione. Per fotografare il foglio grande ho dovuto appoggiarlo sul pavimento, facendo manovre virtuose con il cavalletto sollevato e le gambe, estese, appoggiate su due tavoli, per ottenere una vista assiale della composizione.
Avevo poi pensato di tradurre in italiano il testo inglese, al piede della fotografia con la versione finale. Poi, però, ho pensato meglio tradurlo anch'esso in una versione calligrafica, ma di calligrafia moderna. Mi piacciono tutte le calligrafie che si definiscono come "gestuali", e tra la altre cose la 149 Calligraphy sembra proprio uno strumento indicato per eseguirle.
Ecco qui:
La carta, in questo caso, é Fabriano Unica, in colore bianco; l'inchiostro é ancora Montblanc Permanent Blue.