FountainPen.it Forum

Cari amici,

leggendo il "registro degli utenti" ho notato moltissimi alias curiosi/strani/misteriosi e mi sono chiesto se vi va di raccontare da dove deriva il vostro e perché lo avete scelto (o vi è stato affibbiato).

Mi sembra giusto dare l'esempio e quindi vi racconto il mio.

Scossa nel mio caso si riferisce alla scossa causata dalla corrente elettrica e deriva dalla mia passione per l'elettronica e per l'elettricità in generale che mi ha portato, più di una volta, a provarne l'ebrezza.
L'ho scelto anche perché rispecchia decisamente il mio modo di apparire? muovermi? (non trovo il termine corretto): piuttosto irrequieto e "rapido" nei movimenti.

Bene, a voi la penna e la tastiera

Phormula è il soprannome che avevo dai tempi delle superiori

G P M P sono le iniziali del mio nome completo.

L'Irlanda è un paese che conosco bene e che ho nel cuore, tanto che Irish Tales fu il titolo della prima galleria di immagini che inviai ad un'agenzia anni fa.

Phormula ha scritto:Phormula è il soprannome che avevo dai tempi delle superiori

Ma ti è stato "appioppato" dai compagni?
Se sì, perché?
Eri appassionato di chimica?

Vecchia storia, in seconda liceo avevo un professore di biologia fuori di testa e che non tollerava di essere contraddetto.
Una volta scrisse una formula sulla lavagna, sbagliando clamorosamente. Alzai la mano, ottenni il permesso di parlare, feci notare la svista e come risposta ricevetti una espulsione dall'aula e minaccia di nota sul registro per avere interrotto la spiegazione... da allora per tutti sono Phormula.

Si, poi in mezzo c'è stata una laurea in chimica, e anche il lavoro che faccio adesso aiuta a mantenere il soprannome...

I miei due nickname pennistici (Rogozin qua e Raskolnikov sul Fountain Pen Network) sono entrambi presi da opere di Dostoevskij (uno dei miei autori preferiti), Rogozin è, semplificando, l' "antagonista" concettuale del protagonista ne "L'idiota", animo tormentato dalla passione. Raskolnikov invece è il protagonista di "Delitto e castigo", altro personaggino poco raccomandabile: assassino "occasionale/per scelta", ha dato vita a quell'umana congerie di contraddizioni interne che così realisticamente e drammaticamente contraddistingue la condizione umana.



Olè.

Vikingo60 è nato per caso;non so neanche io come.Ricordo che mi aiutò mio fratello quando ero poco pratico di computer,basandosi sulla mia ammirazione per i popoli nordici.Ho pensato più volte di cambiarlo,ma non sapevo con cosa.Poi è diventato molto famoso,almeno qui nel Forum,che l'ho lasciato.Anzi,non so nemmeno se si possa cambiare.Ma no,lascio questo.

Rogozin ha scritto:I miei due nickname pennistici (Rogozin qua e Raskolnikov sul Fountain Pen Network) sono entrambi presi da opere di Dostoevskij (uno dei miei autori preferiti).

Ti prego, fammi un corso per leggere con serenità Dostoevskij (e in generale i classici russi).

L'avevo già detto a Dante, se non sbaglio, comunque Klapaucius è uno dei due (forse robot?) protagonisti di Cyberiade, un libro di racconti umoristico-fantascientifici di Stanislaw Lem, uno scrittore polacco.

Questo è il primo breve racconto del libro, per chi volesse farsi un'idea:

http://www.rudyz.net/ryp_form.php?site= ... =97&form=1

G P M P ha scritto:

Rogozin ha scritto:I miei due nickname pennistici (Rogozin qua e Raskolnikov sul Fountain Pen Network) sono entrambi presi da opere di Dostoevskij (uno dei miei autori preferiti).

Ti prego, fammi un corso per leggere con serenità Dostoevskij (e in generale i classici russi).

(piccolo ot)
Guarda, in realtà l'unica difficoltà consiste nel dramma di ricordarsi i nomi Nel senso che un personaggio può essere indifferentemente chiamato con 1)Nome di battesimo 2)Cognome 3)Patronimico 4)Diminutivo/vezzeggiativo (diresti mai che Vanya è il vezzeggiativo di Ivan e Sasha di Aleksander?). Insomma bisogna farci un po' "l'orecchio", fatto questo la pesantezza proverbiale è già superata.
Ti consiglierei per iniziare proprio da Delitto e Castigo: coinvolgente, tiene col fiato sospeso contiene tutti gli elementi di un dramma del realismo ottocentesco, scritto in modo sempre leggero e agevole. Match Point, di Woody Allen, ne è un libero e moderno adattamento, mutatis (multis) mutandis
. Fidati, è tutto fuorchè un polpettone, proprio l'opposto.

Io veramente il sospetto ce l'avevo, proprio perchè Dostoevskij è uno dei miei autori prediletti, se non il preferito assoluto! Il personaggio più inquietante però a mio avviso è Nikolaj Stavrogin (I Demoni).
Protagonista di un libro che mi ha tolto il sonno per diversi mesi, dopo averlo letto.
Ma perchè scegliere proprio Rogozin come nick?! (Mia sorella invece dice che sono una via di mezzo fra Il Candido di Voltaire e l'Idiota di Dostoevskij. Sembra un complimento, ma so che non è così... )

Delitto e castigo non è assolutamente un mattone. L'ho macinato in un paio di giorni. Troppo avvincente e attuale
Per Giampaolo.
Quando lo leggerai, cerca di ricordarti bene che è un libro del 1866 !!! E' facile credere che sia stato scritto l'altro ieri.

Semplicemente il mio nome in leet speak residuo del tag di Counterstrike.......

P.S.
mmmm forse sarà necessario scrivere una spiegazione della spiegazione

Irishtales ha scritto:Io veramente il sospetto ce l'avevo, proprio perchè Dostoevskij è uno dei miei autori prediletti, se non il preferito assoluto! Il personaggio più inquietante però a mio avviso è Nikolaj Stavrogin (I Demoni).
Protagonista di un libro che mi ha tolto il sonno per diversi mesi, dopo averlo letto.

Infatti "I demoni" è forse più estremo, anche perchè il personaggio che citi, tra nichilismo travestito da idealismo e idealismo espresso nichilisticamente, è espressione di quella componente psicotica di ciascuno di noi che allo stesso tempo ci fa paura e ci attrae...invece, per risponderti a questo:

Ma perchè scegliere proprio Rogozin come nick?! (Mia sorella invece dice che sono una via di mezzo fra Il Candido di Voltaire e l'Idiota di Dostoevskij. Sembra un complimento, ma so che non è così... )

... ho scelto Rogozin proprio per il motivo opposto, cioè che secondo me racchiude tanto del dramma umano, l'ho trovato realistico come unicum, plausibile. Myschkin, il suo "contraltare" letterario, secondo me come personaggio a sè stante non può sopravvivere, è un aspetto (simile appunto al Candido) umano e avulso dal contesto è un frammento di personalità.
Rogozin, se vogliamo, nelle sue rabbie, nel suo essere preda del sentimento fino agli estremi gesti, nella sua invidia e nella sua gelosia, è debole, difettoso, in altre parole umano. E probabilmente mi sentivo un po' "Rogozin" quando, al tempo, lo elessi come nick telematico anche presso altri lidi informatici. Ero incacchiato, impaurito e navigavo a vista.

Chi ti chiama Myschkin o Candide non ti ritiene certo un idiot savant (nel caso di Candido, nemmeno tanto savant), fossi in te lo prenderei come un gran complimento