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fratelli rossi sandrigo
Inviato: domenica 15 agosto 2010, 11:58
da apollinare
Signori buongiorno e buon ferragosto a tutti:
nel sito
www.lucavalente.it ho beccato un interessante articolo datato 24/02/2006 sull'azienda in questione
nonche' una bella foto di stilografica caesar con ottima ambientazione,insomma bella.
Qualcuno di voi ha qualche delucidazione da darmi sulla stilo in questione.Mi scuso in anticipo ma non riesco ad inserire la foto.
ciao apollinare

Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: domenica 15 agosto 2010, 16:45
da piccardi
La Penco, perché questo è il nome usato nel dopoguerra, è abbastanza nota per delle imitazioni piuttosto fedeli (o, a seconda dei punti di vista, per le copie spudorate) delle Sheaffer con pennino conico (queste:
http://www.fountainpen.it/Crest). Il nome ufficiale era comune Fratelli Rossi Vicenza, anche se la sede era a Sondrigo (perlomeno io ho trovato questo, non sandrigo). Se ne parla sul libro di Letizia Jacopini, e nella seguente pagina del wiki:
http://www.fountainpen.it/Penco
Mi mancano completamente foto di queste penne, anche se ho una pubblicità ancora da scannerizzare (nessuno ha uno scanner A3 che gli avanza...), per cui se trovi materiale riusabile per il Wiki mi faresti un favorone.
Ciao
Simone
Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: lunedì 16 agosto 2010, 12:16
da apollinare
Grazie Simone , come sempre
quelle foto sul sito che ti ho segnalato si possono utilizzare o per motivi legali non si possono usare?Io non lo so e sono molto ignorante in questione
anche sull'inserimento delle foto ma questo l'avevo gia' detto
ciao grazie ancora apollinare
piccardi ha scritto:La Penco, perché questo è il nome usato nel dopoguerra, è abbastanza nota per delle imitazioni piuttosto fedeli (o, a seconda dei punti di vista, per le copie spudorate) delle Sheaffer con pennino conico (queste:
http://www.fountainpen.it/Crest). Il nome ufficiale era comune Fratelli Rossi Vicenza, anche se la sede era a Sondrigo (perlomeno io ho trovato questo, non sandrigo). Se ne parla sul libro di Letizia Jacopini, e nella seguente pagina del wiki:
http://www.fountainpen.it/Penco
Mi mancano completamente foto di queste penne, anche se ho una pubblicità ancora da scannerizzare (nessuno ha uno scanner A3 che gli avanza...), per cui se trovi materiale riusabile per il Wiki mi faresti un favorone.
Ciao
Simone
Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: lunedì 16 agosto 2010, 18:21
da piccardi
apollinare ha scritto:Grazie Simone , come sempre
quelle foto sul sito che ti ho segnalato si possono utilizzare o per motivi legali non si possono usare?Io non lo so e sono molto ignorante in questione
anche sull'inserimento delle foto ma questo l'avevo gia' detto
ciao grazie ancora apollinare
In linea di massima se non c'è l'autorizzazione di chi le ha fatte non puoi usare nulla. Per questo io uso le licenze di Wikipedia per ciò che pubblico, consento il riutilizzo in maniera automatica.
Ciao
Simone
Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: martedì 14 febbraio 2012, 9:21
da Steve
Conosco piuttosto bene la storia della F.lli Rossi di Sandrigo (questo è il nome giusto del paese dove si trovava la fabbrica, che è stata tra l'altro restaurata). Abito infatti a Vicenza e possiedo tra l'altro molte delle loro penne. Le prime Palladiana e Caesar erano assai interessanti (anni '30, in stile Parker) poi la depressione e quindi la guerra ridussero un po' la qualità. Che tornò invece altissima nelle Pen.Co. del dopoguerra le quali, anche se copiate dalle Shaeffer erano forse fatte meglio delle originali. Ne ho alcune, anche con custodia, che funzionano tuttora. Qualche anno fa venne pubblicato un libro a cura di Giordano Dellai e Giuseppe Fichera che raccontava la storia, ma essendo "sponsorizzato" dalla discendenza dei Rossi cercava di risolvere in quattro e quattr'otto la questione Shaeffer a favore della Pen.Co. ...
Senza dubbio un'azienda notevole, che riuscì tra l'altro a dare lavoro a centinaia di operai in una zona a quel tempo agricola.
Interessanti le foto riportate sul sito della Fondazione Vajenti di Vicenza (è una famiglia di fotografi operanti da generazioni) che pubblica immagini di Vicenza e provincia dalla fine del secolo scorso. Vedi il link
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=f ... xw&cad=rja
Stefano
Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: martedì 14 febbraio 2012, 11:38
da piccardi
Steve ha scritto:Conosco piuttosto bene la storia della F.lli Rossi di Sandrigo (questo è il nome giusto del paese dove si trovava la fabbrica, che è stata tra l'altro restaurata). Abito infatti a Vicenza e possiedo tra l'altro molte delle loro penne. Le prime Palladiana e Caesar erano assai interessanti (anni '30, in stile Parker) poi la depressione e quindi la guerra ridussero un po' la qualità. Che tornò invece altissima nelle Pen.Co. del dopoguerra le quali, anche se copiate dalle Shaeffer erano forse fatte meglio delle originali. Ne ho alcune, anche con custodia, che funzionano tuttora. Qualche anno fa venne pubblicato un libro a cura di Giordano Dellai e Giuseppe Fichera che raccontava la storia, ma essendo "sponsorizzato" dalla discendenza dei Rossi cercava di risolvere in quattro e quattr'otto la questione Shaeffer a favore della Pen.Co. ...
L'imitazione di modelli americani è una caratteristica comune di tutta la produzione italiana. La Omas Extra è una imitazione/copia della Doric, le flat top precedenti sono imitazioni/copie della Duofold, se guardi le rientranti del periodo ancora precedente riprendono o le Waterman 42 o le tedesche Kaweco e Montblanc. Solo l'Aurora ha mantenuto linee tutto sommato abbastanza originali, ma da dopo la Duplex. Ma il fatto che siano imitazioni non toglie nulla alla qualità delle realizzazioni, che spesso sono migliori degli originali.
Purtroppo non possiedo nessuna Penco, e ho trovato pure poche informazioni sulla loro produzione, per cui se hai qualche notizia o foto di penne sarei interessatissimo alla loro pubblicazione ...
Steve ha scritto:
Senza dubbio un'azienda notevole, che riuscì tra l'altro a dare lavoro a centinaia di operai in una zona a quel tempo agricola.
Interessanti le foto riportate sul sito della Fondazione Vajenti di Vicenza (è una famiglia di fotografi operanti da generazioni) che pubblica immagini di Vicenza e provincia dalla fine del secolo scorso. Vedi il link
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=f ... xw&cad=rja
Stefano
Molto interessante, le foto sono davvero belle.
Simone
Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: martedì 14 febbraio 2012, 15:48
da Steve
Ne ho inserita qualcuna nel mio saluto
viewtopic.php?f=6&t=1050
Stefano
Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: martedì 14 febbraio 2012, 16:22
da piccardi
Viste (e rubate), le ho messe sul wiki, una nella sezione sulla Pen-Co (purtroppo un po' striminzita):
http://www.fountainpen.it/Pen-Co
Inoltre sono pure su:
http://www.fountainpen.it/Categoria:Pen-Co_Photos
Per ora le ho attribuite per nome, se preferisci dettagli maggiori fammi sapere.
Simone
Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: martedì 14 febbraio 2012, 16:37
da Steve
Per ora è sufficiente. Ti segnalo solo che il paese è effettivamente SANDRIGO e non SONDRIGO...
Stefano
Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: martedì 14 febbraio 2012, 18:26
da piccardi
Corretto, grazie per l'indicazione.
Simone
Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: martedì 14 febbraio 2012, 18:27
da piccardi
Dimenticavo, grazie anche per le foto!
Simone
Re: fratelli rossi sandrigo
Inviato: giovedì 16 febbraio 2012, 12:28
da ghostrider
Io posseggo una PenCo 53 tenuta in discreto stato di conservazione. Ho provato ad usarla ma non mi sembra tutta questa qualità.
Personalmente ho trovato diversi difetti:
- Fastidiosissimo trafilaggio di inchiostro nella zona di attacco tra pennino e fusto della penna. Dovrebbe essere risolvibile applicando una sorta di "ceralacca", però se uno per necessità è costretto a smontare il pennino dopo è costretto a giocare o al "piccolo chimico" o a portarla da qualche restauratore (che nella mia zona non ci sono)
- Il sistema di caricamento apparentemente può sembrare un vacuum filler, ma in realtà è un piston filler il cui movimento del pistone si realizza facendo muovere telescopicamente l'asta dello stesso. Il processo di caricamento si realizza immergendo il pennino nella boccetta, tirando verso l'alto il pistone, far cadere tre gocce d'inchiostro, girare la penna verso l'alto e spingere delicatamente il pistone; durante quest'ultima fase se non si asciuga preventivamente l'alimentatore si crea un piccolo gorgoglio che crea degli schizzi di inchiostro e macchia tutta la scrivania.
Inoltre la forma non perfettamente cilindrica della penna fa in modo che il pistone abbia tenuta nella zona di "movimento" ma non nella zona di riposo, con conseguente passaggio dell'inchiostro dall'altra parte del pistone; se si commette l'errore di caricare una penna già parzialmente carica l'inchiostro fuoriesce dall'orofizio di passaggio del pistone e succede un casino. Finquando si usa il blu royale non ci sono particolari problemi perché è un inchiostro lavabile' ma se si usa un inchiostro nero i rischi non sono trascurabili.
Se un modello di punta ha tutti questi difetti ecco spiegato il motivo del fallimento dell'azienda.
Domenico