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Se faccio bene i conti, credo che nella mia raccolta di penne vincano per numero i modelli con il classico vestito da sera nero, per lo più con i metalli dorati, ma anche con qualche argento e un pizzico di rodio.

Tempo fa avevo riunite le mie penne nere per farne una foto, se non di famiglia, almeno del gruppo "in divisa". Da allora si sono aggiunte altre due nere, una Montblanc Bohéme con il pennino non retraibile e senza pietra, che ho cercato per lungo tempo, e una Omas Lucens che era rimasta intrappolata in Italia per il Covid. Il giorno che avrò la pazienza per rifare la fotografia, includerò anche queste due perché facciano bella mostra di sé nel quadro delle belle senza colori.

E' un vero classico, il nero, in una penna. Si, lo so, le celluloidi, le resine cangianti, i metalli, i legni e le plastiche colorate sono spesso irresistibili, ma la penna nera sembra ricordarci la differenza tra ció che é essenziale e quello che, per quanto bello, é pur sempre superfluo. Credo che se dovessi, minacciato alla tempia, scegliere una sola penna per il resto del mio tempo, sarebbe proprio una penna nera.

Concordo pienamente, anche per me è così.
Anche senza pensare, quando ho acquistato una penna nuova, novantacinque volte su cento ho scelto il nero.
E se dovessi fotografarle tutte assieme (ma non mi cimenterei mai con Lei in questo campo e in questa discussione, mica sono scemo!) dovrei inquadrare il gruppo da molto lontano per farle stare tutte nell'immagine.

stefano

Al netto della considerazione che hai fatto, per la quale concordo, due cose mi balzano all'occhio nel vedere la fotografia di gruppo.
La prima è la disponibilità delle penne, sia a livello geometrico sia l'alternanza con/senza cappuccio, la seconda è che in un mare dii Montblanc, Omas, Parker,in un angolino hai incluso una "modesta" Kaweco ma con un pennino particolare.
Congratulazioni per lo scatto molto ricercato.

Senza dubbio, in termini di eleganza rigorosa, hai ragione...

Concordo con il Maestro Franco: anche per me, la penna stilografica, è nera (e, aggiungo, con finiture dorate). Sarà che adoro la 149 e l’ho sempre ritenuta il Graal, per me, per cui probabilmente sono di parte.

Parafrasando una frase letta su questi schermi “Io non so se Dio scrive ma se lo fa, lo fa di sicuro con una 149”

Giusto ieri ho fatto una foto al mio “trio delle meraviglie”. Foto bruttina e poco curata, ma si adatta bene al post

netosaf ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 6:43 ma non mi cimenterei mai con Lei in questo campo e in questa discussione, mica sono scemo!

Sono d’accordo, ho messo una foto brutta di proposito

stanzarichi ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 9:25 “Io non so se Dio scrive ma se lo fa, lo fa di sicuro con una 149”

Sai gli anatemi che volarono quando massacró il pennino della sua 149 nel tentativo di scrivere il decalogo sulle lastre di pietra.

Bons ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 11:40

stanzarichi ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 9:25 “Io non so se Dio scrive ma se lo fa, lo fa di sicuro con una 149”

Sai gli anatemi che volarono quando massacró il pennino della sua 149 nel tentativo di scrivere il decalogo sulle lastre di pietra.

Lui è Dio e con una stilografica ci sa scrivere pure sulla pietra...

Siamo noi comuni mortali che se non abbiamo carta Rhodia o Clairefontaine, con inchiostro superlubrificato e pennino levigato con la micromesh andiamo in paranoia che non è abbastanza "burro"...

Bons ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 11:40

stanzarichi ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 9:25 “Io non so se Dio scrive ma se lo fa, lo fa di sicuro con una 149”

Sai gli anatemi che volarono quando massacró il pennino della sua 149 nel tentativo di scrivere il decalogo sulle lastre di pietra.

"Ed ecco che scivoliamo verso idiomi sconosciuti..." (cit.)

Anche le mie penne sono in maggioranza nere, e fra loro la maggior parte ha le finiture dorate. Ma sono mooolto meno nobili di quelle che vedo nella foto d'apertura. La Kaweco Sport potrebbe far parte del mio parco penne, ma le mie sono una bordeaux (altro colore per il quale ho un debole) e una arancione Fox Mi sa che fra le mie penne nerodorate quelle che hanno più quarti di nobiltà sono le 88 e la Parker 51

Spiller84 ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 16:03 Anche le mie penne sono in maggioranza nere, e fra loro la maggior parte ha le finiture dorate. Ma sono mooolto meno nobili di quelle che vedo nella foto d'apertura. La Kaweco Sport potrebbe far parte del mio parco penne, ma le mie sono una bordeaux (altro colore per il quale ho un debole) e una arancione Fox Mi sa che fra le mie penne nerodorate quelle che hanno più quarti di nobiltà sono le 88 e la Parker 51

Sperando di non andare troppo fuori tema, propongo una considerazione sul criterio con il quale una stilografica può essere valutata in termini di "nobiltà". A mio parere, il criterio principe non dovrebbe essere quello del costo, bensì quello dell'importanza storica di un modello, per esempio con riferimento all'evoluzione oppure alla diffusione dello strumento. In questo senso, solo per fare un esempio, una Parker 51 ed un'Aurora 88 sono senz'altro più nobili di tante penne molto più costose...

netosaf ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 6:43 (...)
(ma non mi cimenterei mai con Lei in questo campo e in questa discussione, mica sono scemo!)
(...)

Hai ragione . Io invece azzardo : ciascuna penna merita il Benvenuto ...

evidente che di nere ne ho un certo numero anch'io, alcune nascono così e mica si può fare a meno (o nere o ciccia)

non nascondo tuttavia un maggior gusto per la penna colorata, colorata con un canone estetico però, non sguaiata, ovviamente secondo preferenze personali

Mir70 ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 16:53

netosaf ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 6:43 (...)
(ma non mi cimenterei mai con Lei in questo campo e in questa discussione, mica sono scemo!)
(...)

Hai ragione . Io invece azzardo : ciascuna penna merita il Benvenuto ...



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benvenuta, ma per dire che di nere ne hai solo mezza?

A Casirati ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 16:40

Spiller84 ha scritto: ↑giovedì 31 marzo 2022, 16:03

Sperando di non andare troppo fuori tema, propongo una considerazione sul criterio con il quale una stilografica può essere valutata in termini di "nobiltà". A mio parere, il criterio principe non dovrebbe essere quello del costo, bensì quello dell'importanza storica di un modello, per esempio con riferimento all'evoluzione oppure alla diffusione dello strumento. In questo senso, solo per fare un esempio, una Parker 51 ed un'Aurora 88 sono senz'altro più nobili di tante penne molto più costose...

Proprio per questo dicevo che loro sono le più nobili. Una Ero Major, una Lamy Safari, ma forse anche una Kaweco Dia2, che adoro, non raggiungono il loro livello di nobiltà