Salve a tutti.
Come avevo accennato durante la mia presentazione, una decina di anni fa ho trovato una stilografica nel cassetto della scrivania di mio nonno. È un oggetto a cui tengo molto, perché, oltre ad esser appartenuta al mio idolo, è stata la prima stilografica che abbia mai visto, e quindi vorrei conoscerne la storia, o almeno avere qualche informazione in più. A chi me ne saprà parlare, posso offrire un biscotto, ammesso che riesca a convincere mia madre a farne un po'
Chiedo anticipatamente scusa per la pessima qualità delle foto, ma non ho la fortuna di possedere una macchina fotografica, né ho alcuna dimestichezza con questo genere di attività.
La penna! Normalmente, le avrei affiancato un rigello, così che la sua lunghezza fosse chiara a tutti; purtroppo, quel righello è defunto ieri, in circostanze poco chiare... Spero che la moneta renda comunque l'idea...
Un dettaglio della scritta sul corpo della penna. "Davide Tessari"... Non ho idea di chi sia!
Questo è il pennino, su cui è incisa la scritta "Iridium Point". Le altre penne che possiedo hanno tutte il pennino in acciaio, e mi sembra che questo risponda in maniera diversa alla pressione. Che sia d'oro? (La colla sullo sfondo non è inclusa nel pacchetto! )
Questa è la cartuccia che ho trovato dentro la penna, e che reca la scritta "Lady Austria". Quando ho deciso di provarla, l'ho lavata e carica con una siringa. Questo sistema, però, è molto scomodo per un maldestro come me (ho combinato un guaio, e mio padre non perde occasione per ricordarmelo...), e sarei davvero felice se qualcuno potesse indicarmi dove trovarne di già cariche, ammesso che ci siano.
Grazie mille già da ora!
Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9
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U.W.O: Unknown Writing Object!
- Tiberio G
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Ciao Giovanni, mi sa proprio che la tua penna è particolarmente difficile da identificare: infatti dal pennino "Iridium Point" (che non é in oro anche se luccica) si capisce che è sicuramente di produzione piuttosto moderna (e quasi sicuramente cinese).
Mi fa piacere che abbia un forte valore affettivo, é quello che conta, unito al fatto che é bello scriverci!
Per le cartucce: dovrebbero essere di tipo Aurora/Parker ( chiedi in cartoleria una di quelle e confrontala) comunque il metodo di ricarica con siringa, una volta appreso e perfezionato, diventa comodo. Ricordo che lo facevo quasi tutti i giorni prima di abbandonare le cartucce e passare allo stantuffo, ma questa é un'altra storia.
Ciao
Mi fa piacere che abbia un forte valore affettivo, é quello che conta, unito al fatto che é bello scriverci!
Per le cartucce: dovrebbero essere di tipo Aurora/Parker ( chiedi in cartoleria una di quelle e confrontala) comunque il metodo di ricarica con siringa, una volta appreso e perfezionato, diventa comodo. Ricordo che lo facevo quasi tutti i giorni prima di abbandonare le cartucce e passare allo stantuffo, ma questa é un'altra storia.
Ciao
Tiberio
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Grazie mille per le informazioni! Immaginavo che fosse piuttosto ignota, perché su Google non avevo trovato neppure un accenno ad un eventuale produttore o a modelli simili. Pazienza, rimarrà "la penna del nonno" Pensavo che il pennino fosse d'oro perché è molto più brillante di quello della mia Waterman, ma ora che posso paragonarlo anche a quello della Pelikan M200 (penso di essermi innamorato di questa penna!) non lo sembra più.
Quanto alle cartucce, non credo siano di tipo Aurora/Parker. A casa ne ho un paio di quelle con la riserva, acquistate perché non ero riuscito a trovare un converter per la Parker Urban, e ho fatto delle prove: la cartuccia entra nel fusto per oltre un cm, ma è troppo larga per andareoltre. Anche "l'attacco" (si chiamerà così?) è più stretto, e il gruppo pennino non si incastra bene (la mia scrivania ha passato un brutto momento, quando ho provato...). In questi giorni non sono riuscito a fare un salto dai più forniti, ma ricordo che il negoziante da cui l'ho portata un po' di tempo fa mi aveva fatto intendere che non ne aveva mai viste di simili. Il mistero s'infittisce...
Quanto alle cartucce, non credo siano di tipo Aurora/Parker. A casa ne ho un paio di quelle con la riserva, acquistate perché non ero riuscito a trovare un converter per la Parker Urban, e ho fatto delle prove: la cartuccia entra nel fusto per oltre un cm, ma è troppo larga per andareoltre. Anche "l'attacco" (si chiamerà così?) è più stretto, e il gruppo pennino non si incastra bene (la mia scrivania ha passato un brutto momento, quando ho provato...). In questi giorni non sono riuscito a fare un salto dai più forniti, ma ricordo che il negoziante da cui l'ho portata un po' di tempo fa mi aveva fatto intendere che non ne aveva mai viste di simili. Il mistero s'infittisce...