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Per condizioni meteo avverse puntualissime dal venerdì alla domenica, manco dalle adorate montagne da ormai un mese. La voglia è matta e cerco di placarla leggendo e distraendomi con gli esercizi di calligrafia. Sono ufficialmente passato alla tavoletta luminosa e ne sono estremamente soddisfatto. Il Noodler’s Polar Black fa lavorare egregiamente il pennino Falcon della mia Pilot e, anche se siamo al limite dello spiumaggio, la carta regalatami dalla zia tipografa è ottima per fare esercizio e provare la formattazione della pagina per lavori un po’ più ampi.
In questo test una delle frasi più emozionanti, riflessive e in cui più mi rispecchio scritte da un alpinista russo negli anni ‘90.
Non ho calcolato margini perché in futuro riporterò su foglio A3, lasciando centrato l’A4. Dimensione corpo lettera: 8mm
Noto ancora una notevole mancanza di uniformità tra lettere uguali. Dovrò esercitarmi di più. Raramente scrivo così grande.

Il raggio di Sole non era voluto ma, avendocelo giusto, ho pensato di sfruttarlo

Frase molto evocativa.
Per quanto riguarda lo scritto, oltre all'uniformità delle lettere che hai già notato, ti consiglio di stare attento al ritmo: la seconda riga é scritta molto più larga e alcune parole come "grandiose" sono ancora più compresse.
Ti auguro di tornare presto alle tue montagne e nel frattempo buona scrittura.

Eh già… mi sono accorto che stavo arrivando a fine riga

La penna è una Pilot Falcon? Avevo letto che il tratto iniziale non era molto sottile ma qui mi sembra giusto.

È la 912 con pennino Falcon. Il tratto iniziale è con un F europeo (sembra quello della Pelikan M205) e il Polar Black lo ingrassa un filo. Qui sembra sottile perché è scritto grande (una g è alta 20mm)