Leonardo Momento Zero Giada.
Inviato: lunedì 21 febbraio 2022, 16:37
Oggi vorrei mostrarvi l'ultima arrivata, la Leonardo Momento Zero Giada. Era da qualche giorno che la rimiravo sul sito web della casa, i colori pastello tenui e delicati di questa nuova resina mi hanno affascinato in foto e così eccola, in questa piccola anteprima, corredata con il nuovo pennino elastico in acciaio.
In quest'ultimo periodo le oversize sono diventate un po' la tendenza, e io ne sono stato preso, ma l'usabilità di una Momento Zero è impareggiabile, sono penne fatte bene, funzionali e pratiche grazie al sistema di caricamento a cartuccia e le dimensioni assolutamente umane. La Momento Zero è stato ed è il cavallo di battaglia di questa azienda, ma non per questo è un prodotto fatto in economia, l'attenzione ai dettagli c'è tutta e, soprattutto, è una penna in continuo miglioramento. L'attenzione alle esigenze del cliente è la parola chiave e si riflette in ogni piccola modifica fatta sui prodotti di Leonardo.
In questa nuova Momento Zero la prima cosa che si nota è la parte interna della sezione su cui si filetta fusto e converter, che adesso è in metallo, è così possibile stringere bene il converter senza correre il rischio di rompere la sezione, in tal modo si evita il ticchettio nel fusto. Certo di contro abbiamo che ora il fusto si avvita sul metallo ed io non sono mai stato un fan delle filettature metalliche che avvitano nella resina, ma nel tempo mi son dovuto ricredere; a meno che le filettature siano fatte male e non parliamo di parti che vanno serrate a morte, sono assolutamente sicure, e poi qui la resina sul fusto non è per nulla esile.
Inoltre l'incisione Leonardo si è fatta discreta per preservare ancor di più la bellezza di queste resine, spostandosi sulla parte posteriore del cappuccio insieme al numero di serie dell'esemplare, tutti rigorosamente numerati.
Il materiale ha un solo difetto, non restituisce la stessa piacevole sensazione al tatto della celluloide, per il resto è difficile distinguerla da una celluloide, la profondità del materiale e la sua luminescenza rendono la resina Giada molto bella per chi ama questa combinazione di colori.
Lo scalino sul fusto è per molti il punto debole di questa penna, ma il problema è estetico, l'impugnabilità e l'ergonomia di questa sezione non ne risentono, e lo afferma uno che benché ha una mano leggera in scrittura ha una presa nervosa e che quindi tende a strizzare letteralmente la penna.
Su questo esemplare il gruppo scrittura montato è il nuovo elastico in acciaio, ne ho presi ben due di gruppi scrittura vista la facilità con cui si possono scambiare, un EF ed un F. Cosa dire, a me JoWo non ha mai fatto urlare di gioia, e questi non sono una eccezione, scrivono bene non fanno capricci ed hanno un flusso molto ben misurato, ma gli manca la morbidezza dei vecchi Bock e quei flussi belli generosi. Come tutti i JoWo poi, sono dei pennini rigidi, anche se grazie ai tagli sul fianco dei rebbi si ha una risposta elastica, che nulla a che vedere con la flessibilità, ma che consente una certa variazione di tratto. Il conduttore tiene poco però, ma bisogna dire che sono entrambe nuovi e, come suggerito da Salvatore, un minimo di rodaggio ci vuole. Ma sia ben chiaro che non è un pennino fatto per scrivere pagine di Copperlate, al massimo ci si diverte un pochino con qualche svolazzo. Tra i due la mia preferenza va al fine, leggermente più scorrevole dell'EF. In scrittura normale non tradiscono, hanno un rendimento molto costante e affidabile.
In definitiva direi che questa Momento Zero pur non essendo una penna economica, è una penna che vale tutti i soldi spesi, da tenere in seria considerazione da chi è alla ricerca di uno strumento di scrittura bello, ben fatto e, soprattutto, pratico; il tutto per 178€ da scontare di un 10% presso i nostri rivenditori convenzionati.
In quest'ultimo periodo le oversize sono diventate un po' la tendenza, e io ne sono stato preso, ma l'usabilità di una Momento Zero è impareggiabile, sono penne fatte bene, funzionali e pratiche grazie al sistema di caricamento a cartuccia e le dimensioni assolutamente umane. La Momento Zero è stato ed è il cavallo di battaglia di questa azienda, ma non per questo è un prodotto fatto in economia, l'attenzione ai dettagli c'è tutta e, soprattutto, è una penna in continuo miglioramento. L'attenzione alle esigenze del cliente è la parola chiave e si riflette in ogni piccola modifica fatta sui prodotti di Leonardo.
In questa nuova Momento Zero la prima cosa che si nota è la parte interna della sezione su cui si filetta fusto e converter, che adesso è in metallo, è così possibile stringere bene il converter senza correre il rischio di rompere la sezione, in tal modo si evita il ticchettio nel fusto. Certo di contro abbiamo che ora il fusto si avvita sul metallo ed io non sono mai stato un fan delle filettature metalliche che avvitano nella resina, ma nel tempo mi son dovuto ricredere; a meno che le filettature siano fatte male e non parliamo di parti che vanno serrate a morte, sono assolutamente sicure, e poi qui la resina sul fusto non è per nulla esile.
Inoltre l'incisione Leonardo si è fatta discreta per preservare ancor di più la bellezza di queste resine, spostandosi sulla parte posteriore del cappuccio insieme al numero di serie dell'esemplare, tutti rigorosamente numerati.
Il materiale ha un solo difetto, non restituisce la stessa piacevole sensazione al tatto della celluloide, per il resto è difficile distinguerla da una celluloide, la profondità del materiale e la sua luminescenza rendono la resina Giada molto bella per chi ama questa combinazione di colori.
Lo scalino sul fusto è per molti il punto debole di questa penna, ma il problema è estetico, l'impugnabilità e l'ergonomia di questa sezione non ne risentono, e lo afferma uno che benché ha una mano leggera in scrittura ha una presa nervosa e che quindi tende a strizzare letteralmente la penna.
Su questo esemplare il gruppo scrittura montato è il nuovo elastico in acciaio, ne ho presi ben due di gruppi scrittura vista la facilità con cui si possono scambiare, un EF ed un F. Cosa dire, a me JoWo non ha mai fatto urlare di gioia, e questi non sono una eccezione, scrivono bene non fanno capricci ed hanno un flusso molto ben misurato, ma gli manca la morbidezza dei vecchi Bock e quei flussi belli generosi. Come tutti i JoWo poi, sono dei pennini rigidi, anche se grazie ai tagli sul fianco dei rebbi si ha una risposta elastica, che nulla a che vedere con la flessibilità, ma che consente una certa variazione di tratto. Il conduttore tiene poco però, ma bisogna dire che sono entrambe nuovi e, come suggerito da Salvatore, un minimo di rodaggio ci vuole. Ma sia ben chiaro che non è un pennino fatto per scrivere pagine di Copperlate, al massimo ci si diverte un pochino con qualche svolazzo. Tra i due la mia preferenza va al fine, leggermente più scorrevole dell'EF. In scrittura normale non tradiscono, hanno un rendimento molto costante e affidabile.
In definitiva direi che questa Momento Zero pur non essendo una penna economica, è una penna che vale tutti i soldi spesi, da tenere in seria considerazione da chi è alla ricerca di uno strumento di scrittura bello, ben fatto e, soprattutto, pratico; il tutto per 178€ da scontare di un 10% presso i nostri rivenditori convenzionati.
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