Fra due ere: la Summit S. 75 mk 1
Inviato: sabato 19 febbraio 2022, 16:35
In gennaio viene affisso nelle stazioni della metropolitana di Londra uno dei diagrammi più osservati di tutti i tempi: the “Tube map”, concepita da Harry Beck nel 1931. 30 gennaio: Hitler forma il suo primo governo. Pochi giorni dopo viene limitata la libertà di stampa.
3 Aprile: Lord Clydesdale, 14mo Duca di Hamilton ed 11mo Duca di Brandon, sorvola in formazione, per la prima volta nella storia, il monte Everest.
4 Marzo: Franklin Delano Roosevelt viene eletto Presidente degli Stati Uniti d’America 12 Agosto: Winston Churchill mette pubblicamente in guardia l’opinione pubblica a proposito del riarmo tedesco.
27 Ottobre: George Eyston batte il record mondiale di velocità per automobili diesel raggiungendo i 164,12 km/h sul circuito di Brooklands.
26 Dicembre: in Giappone viene fondata la Nissan. Sono alcuni anni che il gruppo di Liverpool formato da Lang Pen Co. Ltd e da Curzons Ltd gode d’un buon successo sul mercato delle stilografiche del Regno Unito, sia grazie alla qualità dei suoi prodotti (che anche in virtù della scelta di non investire molto in pubblicità, ma di affidarsi al “passaparola” degli acquirenti, possono vantare uno dei migliori rapporti qualità / prezzo in assoluto), sia grazie all’introduzione della celluloide “Ethernite”, che il produttore definisce orgogliosamente “Unbreakable” (infrangibile). Si tratta di stilografiche e matite meccaniche molto ben fabbricate e rifinite, di gusto elegante e classico, con qualche accenno estetico esclusivo; come la “stepped clip”, tipicamente anni Trenta, che adorna anche il modello che vedete e che viene proposta in due versioni: una più massiccia e lussuosa, usualmente dorata, l’altra più leggera e dedicata ai modelli meno costosi, ma sempre in linea con il gusto del tempo. Nel 1935 avviene una svolta estetica in casa Summit, in concomitanza con l’introduzione del pennino n. 720, di grandi dimensioni per l’epoca (leggermente più grande del pennino “Duro” di Conway Stewart) e della nuova grafica stampigliata sul dorso della punta d’oro, che ora rivendica l’appartenenza al marchio. I profili longitudinali del corpo e del cappuccio si fanno leggermente più curvilinei, senza arrivare agli eccessi della forma a sigaro lanciata qualche tempo prima da Sheaffer’S ed entrano in campo due nuovi modelli particolarmente importanti: la S. 125 mk 1, di fascia media, e la S. 175 mk 1, la nuova ammiraglia. Appartiene invece alla prima parte degli anni Trenta il modello che vi presento oggi.
Lo capiamo principalmente da tre elementi, perfettamente coerenti fra loro, a garanzia della completa autenticità di questo esemplare:
- la scritta “Unbreakable” riportata sul corpo, tipica della prima parte del decennio ed introdotta nel 1930, in concomitanza con la nuova celluloide.
- L’incisione circolare sul pennino, tipica delle punte fabbricate da Lang Pen. Co. Ltd. Questa ditta produceva direttamente i propri pennini, per destinarli alle stilografiche di tutti i marchi di proprietà. Con il 1935, il successo del marchio “Summit” suggerì d’approntare due linee di pennini: una dedicata al marchio, l’altra, generica, per le altre etichette e per marchi d’altri proprietari.
- L’incisione del codice del modello posta di traverso, sul fondello: anche questo elemento sparirà con il 1935 ed il codice verrà enunciato stampigliandolo sul corpo, al posto della scritta “Unbreakable”. Per certi versi, questa S. 75 è un modello “profetico” dal punto di vista estetico.
Non solo introduce l’iconica clip dal design razionalista, ma pur mantenendo un cappuccio sostanzialmente cilindrico vi aggiunge una corona ad estremità appuntita, che costituirà una delle caratteristiche tipiche di modelli successivi di grande diffusione, come la S. 125 mk 1 e la S. 100 Mk 3, e dona al corpo una parte finale rastremata con eleganza.
La leva, di design estremamente semplice, completa efficacemente e con coerenza l’estetica complessiva, che viene impreziosita da una lavorazione a chicco d’orzo che, in quegli anni, nel Regno Unito era considerata un tocco in più d’eleganza e di raffinatezza.
Le linee slanciate di questo modello trovano saggia eco nella sottile e singola veretta dorata del cappuccio, il quale, dotato dei due usuali fori d’aereazione, si chiude a vite in un giro e tre quarti. Ed eccoci alle caratteristiche tecniche principali:
- lunghezza chiusa: 135 mm
- lunghezza aperta: 122 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato:160 mm
- lunghezza del cappuccio: 59 mm
- lunghezza della sezione: 15 mm
- lunghezza del fermaglio: 36 mm
- diametro massimo del fusto: 11,3 mm
- diametro massimo del cappuccio: 12,5 mm
- diametro medio della sezione: 9 mm
- peso (scarica): 15 gr
- peso del cappuccio: 5 gr
- materiali: corpo e cappuccio: celluloide; corona del cappuccio, sezione, estremità del corpo ed alimentatore: ebanite; pennino: oro 14 carati; fermaglio, vera del cappuccio e levetta: metallo dorato.
Ma come scrive?
Ecco qua:
Uno degli aspetti che più mi hanno affascinato delle Summit è la loro qualità di scrittura: indipendentemente dal modello, e naturalmente in funzione del pennino, la scrittura si rivela sempre regolare, senza difetti, con un flusso ben bilanciato: merito, senz’altro, anche della buona architettura degli alimentatori.
Nel caso specifico di questa stilografica, il pennino è davvero molto godibile, sia grazie all’estremità stub sia per l’elasticità: non si tratta d’un pennino flessibile, ma neppure d’una punta rigida; c’è un grado di molleggiatura che dà molta soddisfazione, rende la scrittura più agevole e le dona uno stile più personale.
Nell’insieme, ed al di là della proverbiale qualità di scrittura del marchio, giudico la S. 75 mk 1 un modello estremamente serio ed elegante, molto adatto a dirigenti, professionisti ed insegnanti di quei tempi, quando la forma era ancora percepita come un modo per comunicare qualcosa di sé e quando ciò che si desiderava comunicare erano serietà, affidabilità e competenza.