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Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 11:49
da A Casirati
Offro alla vostra riflessione un piccolo spunto, che riguarda uno dei "miti" del panorama stilografico internazionale.
Nonostante sia ovvio che la scorrevolezza d'un pennino incida direttamente sull'utilizzabilità e sul piacere d'uso dello strumento, mi sembra che spesso questa qualità sia stata assurta quasi a dogma e spinta, acriticamente, all'eccesso.
Personalmente, non apprezzo molto le stilografiche che scorrono "come sul burro", perché trovo che, a, lungo andare, rendano il controllo del pennino più faticoso e meno profittevole ai fini dell'ottenimento d'una calligrafia chiara e comprensibile.
Mi trovo decisamente meglio con il tipo di scorrevolezza che ho riscontrato, ad esempio, sulla Pelikan M400 degli anni 80, oppure sulle Aurora Magellano, o ancora sulla mia Aurora Optima con pennino EF o sulle Summit o le Swan degli anni Trenta: tutte regalano una scorrevolezza che definirei "di medio attrito", senza impuntature o graffiature naturalmente, ma in grado di massimizzare la facilità di controllo della punta.
Voi cosa ne pensate?

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 13:21
da Bokeh
Concordo pienamente con quanto hai scritto, ho le stesse preferenze in termini di scorrevolezza del pennino.
Un pennino troppo scorrevole, perchè troppo arrotondato, oppure perchè eccessivamente lubrificato, mi fa "perdere" il controllo durante la scrittura e non riesco a gestire i tratti come invece riesco a fare con pennini più "incisivi".
Spesso leggo nei post che il pennino "gratta" o che non è sufficientemente scorrevole, ma in realtà credo sia una questione di sensazione nella scrittura, il fatto che un pennino sia incisivo e mantenga il controllo sul foglio (farei l'esempio dei binari) non è da confondere con una mancanza di scorrevolezza.

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 13:57
da mastrogigino
Concordo anch'io.
Preferisco un pennino che abbia un minimo di attrito sul foglio, altrimenti si perde il controllo della grafia, soprattutto in velocitá.
Io poi che giá non ho una bella scrittura se una penna è troppo liscia torno a scrivere degli sgorbi come quando usavo le odiate bic crystal.

Ho notato che, se la cosa non è eccessiva, è possibile mitigare il problema cambiando inchiostro, ad esempio ho una waterman con un pennino EF estremamente scorrevole, dopo un po' di tentativi ho notato che con il pelikan 4001 nero l'attrito sul foglio aumenta quel tanto che basta per renderla piacevole da usare senza doversi sforzare troppo nel controllare il tratto.

Un altro inchiostro che aumenta parecchio l'aderenza del pennino sulla carta è il "temibile" Pelikan 4001 blue black, nel mio caso peró a discapito di un colore slavato e una brutta sensazione fi scrivere con "acqua e sabbia" (l'ho provato in cartucce, magari erano deteriorate..)

Ci sono altri inchiostri che possono ovviare sl problema?
Chi è più navigato puó condividere il suo sapere? :)

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 14:11
da Ottorino
Io non concordo.
Mi piacciono di più quando sono "saponosi".
Ma mi adeguo all'attrito.
Quelli quasi finiti sono il massimo della scorrevolezza/saponosità

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 14:14
da ricart
Mi piacciono le "burrose", poi, eventualmente, per un po' di controllo cambio inchiostro e/o carta
:wave:

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 14:59
da Spiller84
Io preferisco i pennini che diano un po' la sensazione di scorrere sulla carta, di sentire che si scrive. Non mi piacciono molto quei pennini estremamente scorrevoli, quelli che se chiudi gli occhi e scrivi non sai se sei a contatto con la carta o 5 centimetri sopra il foglio. Mi piacciono molto i pennini M/F e F delle Sailor economiche, ma anche quello della Aurora 88 e 98, tutti fini, o se voglio più "burrosità, quello M della Parker 45 ad esempio. Scorrevoli sì, ma che facciano sentire un po' la carta. Ad esempio quello della Jinhao x450 è fin troppo scorrevole per me, forse anche quello della M200 medio lo è, ma è meno" viscido". Ho poi una predilezione per i pennini fini, forse anche questo incide. Avendo una grafia nervosa, che poco rispecchia il mio carattere, con i pennini troppo scorrevoli questa caratteristica viene accentuata, e scrivo peggio. Quanto è bello il mondo delle stilografiche, si può scegliere penne e pennini più adatti a sé, e scrivere con tantissimi colori diversi.

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 15:15
da Koten90
Anche io sono per i pennini burrosi. Alla Pelikan M205 ho cambiato il pennino da EF a F per avere meno feedback, ho appena preso la Capless e, nonostante volessi un EF, ho preferito andare sul sicuro con F.
Spiller84 ha scritto: lunedì 14 febbraio 2022, 14:59 Avendo una grafia nervosa, che poco rispecchia il mio carattere, con i pennini troppo scorrevoli questa caratteristica viene accentuata, e scrivo peggio.
Sensazione completamente opposta per me: il fatto che un pennino scorra più libero, senza binari, trovo che mi aiuti ad arrotondare le linee e avere una grafia più bella e leggibile

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 17:01
da linusmax
A Casirati ha scritto: lunedì 14 febbraio 2022, 11:49 "di medio attrito", senza impuntature o graffiature naturalmente, ma in grado di massimizzare la facilità di controllo della punta.
Voi cosa ne pensate?
Anche io prediligo le stilografiche con media scorrevolezza, dove puoi sentire appena toccare di striscio i granelli sotto il pennino, ma non a frenarlo altrimenti addio confidenza. Non posso governarlo se non ho attrito anche infinitamente piccolo. D'altro canto non esiste cura per i pennini burrosi, sono così levigati che difficilmete li freni su carta con un ink differente.
Invece per i Pennini che grattano spesso ci sono molti rimedi, in primis cambiare ink sino a trovare l'ink che li rende scorrevoli, in secondo luogo regolando l'afflusso di ink dall'alimentatore al pennino, in molte stilografiche come Noodlers e Penne Vintage si può cambiare la posizione del pennino sull'alimentatore, un po' più indietro o un po' più avanti andando ad aumentare o diminuire, flusso e flessibilità.
Ho visto stilografiche che grattavano maledettamente diventare appena percettibili su carta.

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 17:47
da Esme
Mi adeguo alla penna.
Ma la scelta della penna di volta in volta si adegua a me.
Se scrivo qualcosa per cui devo pensare e elaborare molto un pennino con un po' di feedback non mi dispiace.
Se devo essere veloce o devo fare schizzi e grafici allora voglio un pennino che voli.

Il controllo in realtà me lo dà l'impugnatura e il bilanciamento.

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 18:43
da Mequbbal
Personalmente, anche io preferisco i "burrosi". Sono totalmente innamorato del Soft Touch della HS e del pennino della Lamy Dialog CC. Mi incanta come scorrono sulla carta... sinceramente trovo percettibile il contatto ma, chiaramente, di una delicatezza estrema.

Riguardo al il "temibile" Pelikan 4001 blue black, sinceramente io mi trovo benissimo... soprattutto con carte troppo "spugnose" come le Moleskine.

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 20:51
da novainvicta
Piacciono molto scorrevoli ma con quel minimo, quasi impercettibile, sentore di attrito in modo da avere sempre la reale percezione di padronanza sulla manovrabilità del pennino e il contatto sulla carta.

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: lunedì 14 febbraio 2022, 21:01
da Automedonte
A me il rumore sulla carta fa compagnia e mi da l’idea dello scrivere, trovo sia un suono armonico e rilassante.
Ovviamente non deve grattare ma scorrere bene con il giusto feedback ed in questo trovo che Aurora sia tra le migliori insieme alla Leonardo Momento magico.

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: martedì 15 febbraio 2022, 11:54
da hobbit
La penna deve avere il giusto feedback.

Però io sono uno di quelli che mi sono ritrovato spesso a desiderare più scorrevolezza, questo perché normalmente scrivo su carta normale (scolastica) e perché per la matematica necessito di pennini EF abbastanza fini.

Ad esempio il pennino EF della mia Eco sulla normale carta quadrettata necessita di inchiostri che lo facciano scorrere. Per questo motivo ho rinunciato a caricarci il 4001 Royal Blue, dopo poco comincio a faticare con tale abbinamento.

Nelle condizioni appena indicate non è facile avere una scorrevolezza sufficiente ed il rischio è quello di scrivere con una spiacevole sensazione di fatica.

Tutto ciò per dire che è inutile parlare di questo tema in senso generale.

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: martedì 15 febbraio 2022, 12:06
da WGS84
Anch'io apprezzo il lieve fruscio del pennino sulla carta, e preferendo i tratti fini un po' di feedback è spesso presente. Certamente senza arrivare al punto di graffiare o strappare la carta! :)

Il "mito" della scorrevolezza

Inviato: martedì 15 febbraio 2022, 15:20
da Augusto67
In effetti ho scoperto, alla fine, che un certo attrito mi fa scrivere meglio, con più regolarità di inclinazione e altezze. Infatti dopo un primo entusiasmo ho messo da parte il blocco di Clairefontaine Triomphe, perché lí sopra tutte le mie pennucce da poco sguillavano via come sul piatto doccia i piedi quando ti si rovescia lo shampoo. Preferisco che il pennino opponga una certa resistenza e "freni". E concordo sul rumore: il grattare sulla carta è un vero piacere. Fai la lista della spesa ma suoni come Dickens, impagabile.