Leonardo Cursive Smooth Italic B su Momento Magico Matte Black Silver
Inviato: venerdì 4 febbraio 2022, 20:26
Premetto che questa è la mia prima recensione, quindi meglio dire da principio che il testo che state leggendo potrebbe non essere esaustivo! Il motivo per cui mi ritrovo a debuttare con una recensione sul Forum è che vorrei presentarvi un pennino che Leonardo Officina Italiana sta mettendo a punto e che, anche se non è ancora in catalogo, si può prenotare. Si tratta del Cursive Smooth Italic che il Signor Salvatore Matrone mi ha mandato in prova dopo che, senza nemmeno conoscerlo, mi sono presentata dicendogli:
"Salvatore, fammi un Italico!" E infatti "Signor" non è un appellativo, ma la descrizione della sua reazione! Come se fosse normale che uno sconosciuto al posto che presentarsi ti chieda qualcosa, Salvatore mi ha risposto che, forse, aveva qualcosa che potesse fare al caso mio e di aspettare. E poi ci siamo anche presentati!
Dopo un paio di mesi scarsi, Salvatore mi ha ricontattata per farmi sapere che il prototipo del pennino Cursive Smooth Italic (da qui in poi CSI) era pronto per partire alla volta di Milano!
E fino a qui, con la premessa me la sono cavata, adesso arriva la parte difficile: com'è il pennino. Perfetto. È uno JoWo #6 in acciaio, misura B (la misura è stata è stata scelta da me, si può avere anche M) su cui è stato eseguito un grinding per ottenere un Italico che è esattamente come l'aggettivo del nome: smooth. È morbido e scorrevole, lo dico con convinzione avendolo potuto paragonare a svariati marchi (Pelikan, Visconti, Pilot, Lamy, Montblanc) dato che uso solo pennini Italici o Stub .
Quando ho parlato la prima volta con Salvatore, non sono stata impertinente solo nella richiesta, ma anche nei dettagli: - perseverare diabolicum!- "Va bene smooth, ma non troppo smooth... voglio anche un po' di feedback!"
Il CSI che mi è stato consegnato si sente sulla carta, non è un pennino levigato che scappa e stanca, la sensazione di scrittura è di grande fluidità con un piacevole feedback. L'italico è un tipo di pennino difficile da usare: può essere spigoloso e richiedere una grande attenzione nell'appoggio, questo CSI no perché il modo in cui è stato tagliato permette un uso quotidiano, anche veloce. È un pennino che si fa girare in angolazioni improprie senza smettere di scrivere. Il flusso è molto ben calibrato, va benissimo su tutti i tipi di carta, da quella da fotocopie alla patinata Rhodia. Assieme alla Pilot Justus 95, è adesso il mio pennino da divano, con cui riesco a scrivere anche tenendo il quaderno sulle ginocchia senza un adeguato piano di appoggio. Se usato per una scrittura lenta ha il suo carattere, se usato per appunti veloci conserva la sua grintosa variazione… un giro di parole per dire che finanche il mio stampatello è quasi bello con questo pennino!
Sono stata a lungo molto titubante sull'acquisto di una Leonardo Officina Italiana. Le recensioni che leggevo su questo marchio, emergente rispetto a case consolidate come Pelikan o Lamy, erano sempre agli antipodi. La mancanza di una scala di grigi nel metro di giudizio mi aveva lasciata alquanto scettica, perché sia il troppo che il troppo poco mi sembravano più un resoconto dell'umore dell'acquirente che del prodotto. Finalmente una sera, durante un aperitivo "stilografaro" ho preso in mano la Momento Magico di Riccardo (Maylota) e il passaggio dal virtuale al reale ha sciolto tutte le mie riserve. Ora il mio CSI è montato su una Momento Magico Matte Black con finiture silver. Per quanto mi riguarda, la penna è bellissima ma, al di là del giudizio estetico personale, posso dire che la qualità costruttiva e la cura nei dettagli sono di altissimo livello. La penna è elegante, solida, le parti metalliche sono eccellenti (e qui lacrimuccia perché gli anellini delle mie Pelikan si stanno ossidando!). Il pistone è in alluminio anodizzato: per leggerezza aiuta l'ergonomia in fase di scrittura; in fase di caricamento è un meccanismo non solo funzionante ma che a me sembra perfetto. La finestrella di ispezione, con le sue dimensioni generose, è molto utile e pratica, io la apprezzo soprattutto perché mi permette di controllare il livello di inchiostro senza dover usare la torcia del cellulare.
Si può acquistare a parte anche la chiavetta per smontare il pistone. Io l'ho voluta, anche se non so se la userò mai. La chiavetta, però, credo faccia parte dell'idea sottesa alla costruzione della penna le cui singole componenti sono così ben congeniate che chiunque può smontare e riassemblare quando necessario. A me piace pensare che, se voglio, posso caricare questa penna di fascia alta con inchiostri "difficili" (brillantini, nanopigmenti) perché poi potrò smontare e pulire a fondo.
Su questo modello di Leonardo si è detto tanto per cui mi fermo per evitare ripetizioni. Spero di avere suscitato interesse per il nuovo pennino CSI che, a mio parere, merita di essere preso in considerazione!
"Salvatore, fammi un Italico!" E infatti "Signor" non è un appellativo, ma la descrizione della sua reazione! Come se fosse normale che uno sconosciuto al posto che presentarsi ti chieda qualcosa, Salvatore mi ha risposto che, forse, aveva qualcosa che potesse fare al caso mio e di aspettare. E poi ci siamo anche presentati!
Dopo un paio di mesi scarsi, Salvatore mi ha ricontattata per farmi sapere che il prototipo del pennino Cursive Smooth Italic (da qui in poi CSI) era pronto per partire alla volta di Milano!
E fino a qui, con la premessa me la sono cavata, adesso arriva la parte difficile: com'è il pennino. Perfetto. È uno JoWo #6 in acciaio, misura B (la misura è stata è stata scelta da me, si può avere anche M) su cui è stato eseguito un grinding per ottenere un Italico che è esattamente come l'aggettivo del nome: smooth. È morbido e scorrevole, lo dico con convinzione avendolo potuto paragonare a svariati marchi (Pelikan, Visconti, Pilot, Lamy, Montblanc) dato che uso solo pennini Italici o Stub .
Quando ho parlato la prima volta con Salvatore, non sono stata impertinente solo nella richiesta, ma anche nei dettagli: - perseverare diabolicum!- "Va bene smooth, ma non troppo smooth... voglio anche un po' di feedback!"
Il CSI che mi è stato consegnato si sente sulla carta, non è un pennino levigato che scappa e stanca, la sensazione di scrittura è di grande fluidità con un piacevole feedback. L'italico è un tipo di pennino difficile da usare: può essere spigoloso e richiedere una grande attenzione nell'appoggio, questo CSI no perché il modo in cui è stato tagliato permette un uso quotidiano, anche veloce. È un pennino che si fa girare in angolazioni improprie senza smettere di scrivere. Il flusso è molto ben calibrato, va benissimo su tutti i tipi di carta, da quella da fotocopie alla patinata Rhodia. Assieme alla Pilot Justus 95, è adesso il mio pennino da divano, con cui riesco a scrivere anche tenendo il quaderno sulle ginocchia senza un adeguato piano di appoggio. Se usato per una scrittura lenta ha il suo carattere, se usato per appunti veloci conserva la sua grintosa variazione… un giro di parole per dire che finanche il mio stampatello è quasi bello con questo pennino!
Sono stata a lungo molto titubante sull'acquisto di una Leonardo Officina Italiana. Le recensioni che leggevo su questo marchio, emergente rispetto a case consolidate come Pelikan o Lamy, erano sempre agli antipodi. La mancanza di una scala di grigi nel metro di giudizio mi aveva lasciata alquanto scettica, perché sia il troppo che il troppo poco mi sembravano più un resoconto dell'umore dell'acquirente che del prodotto. Finalmente una sera, durante un aperitivo "stilografaro" ho preso in mano la Momento Magico di Riccardo (Maylota) e il passaggio dal virtuale al reale ha sciolto tutte le mie riserve. Ora il mio CSI è montato su una Momento Magico Matte Black con finiture silver. Per quanto mi riguarda, la penna è bellissima ma, al di là del giudizio estetico personale, posso dire che la qualità costruttiva e la cura nei dettagli sono di altissimo livello. La penna è elegante, solida, le parti metalliche sono eccellenti (e qui lacrimuccia perché gli anellini delle mie Pelikan si stanno ossidando!). Il pistone è in alluminio anodizzato: per leggerezza aiuta l'ergonomia in fase di scrittura; in fase di caricamento è un meccanismo non solo funzionante ma che a me sembra perfetto. La finestrella di ispezione, con le sue dimensioni generose, è molto utile e pratica, io la apprezzo soprattutto perché mi permette di controllare il livello di inchiostro senza dover usare la torcia del cellulare.
Si può acquistare a parte anche la chiavetta per smontare il pistone. Io l'ho voluta, anche se non so se la userò mai. La chiavetta, però, credo faccia parte dell'idea sottesa alla costruzione della penna le cui singole componenti sono così ben congeniate che chiunque può smontare e riassemblare quando necessario. A me piace pensare che, se voglio, posso caricare questa penna di fascia alta con inchiostri "difficili" (brillantini, nanopigmenti) perché poi potrò smontare e pulire a fondo.
Su questo modello di Leonardo si è detto tanto per cui mi fermo per evitare ripetizioni. Spero di avere suscitato interesse per il nuovo pennino CSI che, a mio parere, merita di essere preso in considerazione!