MoonMan A1: prime impressioni
Inviato: mercoledì 19 gennaio 2022, 10:25
Che bella l'attesa di 2 o 3 giri di tappo prima di iniziare a scrivere...
O quando il tratto è così imponente che ti ricordi gli Uniposca usati in officina...
Oppure la sensazione della presa che scivola sulla sezione in metallo, lentamente, ad ogni lettera, dalla sezione verso il pennino...
Ecco, immagino che per tutti questi siano elementi comuni a molte stilografiche.
E pur avendo il loro fascino (!!!!!) non sempre si adattano alle mie giornate, o meglio ancora, a quelle sessioni particolari di lavoro in cui passo dal blocco degli appunti ai doc stampati e allo schermo del pc...
Se lascio la penna aperta per più di 3/5 minuti, nella maggior parte dei casi rotola da una parte all'altra e ha delle false partenze.
Se voglio annotare tra le righe, mi ritrovo con le lettere che si fondono assieme.
O mi viene il "polso dello scrivano" a furia di svita/avvita.
Stupidate a parte, quando mi hanno regalato una Pilot Capless Link (la LE 2020) ho apprezzato molto la sua praticità, e il modo in cui si adattava alle mie abitudini.
Non sto a tediarvi con i dettagli, la penna è "famosa": scrive bene, solida, pennino 18K ottimo (F, nel mio caso)
Ma credo ci siano alcuni elementi di progettazione che vale la pena evidenziare:
Per me, la penna perfetta da agenda o da blocco appunti durante le call o mentre faccio lezione/modero.
(nota negativa, nella mia esperienza: il nero Pilot (nelle cartucce Parallel Pen dedicate) spiuma e trapassa praticamente su ogni carta)
Ma come, vi direte, non parlavamo della MoonMan A1?
Certo, ma credo che definire il benchmark sia utile
Quando ho visto su Reddit i primi post riguardo alla A1 mi sono ripromesso di acquistarne una, per affiancare alla mia Link (di solito dedicata al rosso, per l'editing) una penna altrettanto funzionale. Ordine fatto a inizio dicembre, consegnato ieri. Ho acquistato la versione "clip-less", perché unica disponibile in quei giorni.
Visto che mi aspettava una sessione di orali da remoto (60 studenti, più o meno), ho aperto il pacchetto, caricato la penna al volo e testata.
Eccomi con le prime impressioni e alcuni commenti.
Confezione
Ok, dai.. non c'è paragone, ma non c'erano dubbi.
La Moonman arriva in un sacchettino di plastica, con un "kit" molto interessante: un convertitore (identico al CON-40), 3 cartucce vuote con tappo!!! (geniale, questo). Probabilmente 20 centesimi di plastica, ma credo utili (certamente coerenti con una vocazione on the road della penna).
Aspetto
Un clone mooolto fedele. Dal punto di vista stilistico, la versione Black matte sembra l'originale (scusate, non riesco a non distinguerle come originale/copia).
Sono gemelle, le uniche differenze sono:
- assenza dei due anelli dove si avvita il fusto, qui sostituito da un giro "zigrinato", ma incassato (non da alcun fastidio)
- zona del pulsante leggermente meno arrotondata, ma è un'inezia
- posizione della clip (nel mio caso, sostituita da un place holder di metallo nero, leggermente in rilievo
Design
In termini di progetto, anche le componenti interne sembrano essere identiche.
Non ho un calibro sotto mano, ma direi che i due corpi interni (come si chiamano?) sono leggermente diversi: quello della A1 mi pare un po' più largo, di un millimetro o due.
Le cartucce sembrano interscambiabili, e prima o poi farò qualche prova.
Qualità costruttiva
Posso dire un'eresia? La A1 non è per niente male.
Solida, senza giochi di sorta, pesante il giusto... Promossa a pieni voti. Vedremo se regge gli abusi a cui le sottopongo.
Il meccanismo del pulsante funziona uguale, ma si avverte un po' meno spinta: temo che la molla della A1 sia sottodimensionata (oppure la Pilot ha usato le sospensioni del vecchio Defender).
Esperienza
Allora... vi ricordate i plus della Link citati all'inizio? Ecco... come dire... non ci siamo.
La clip posizionata nella parte posteriore, e non vicino al pennino, toglie un punto di riferimento: una volta su due, mi ritrovo a scrivere (senza guardare) con il pennino sottosopra, di lato, in pratica NON dalla parte giusta).
Il placeholder non impedisce la rotazione della penna sul piano, se appoggiata di fretta (cosa che faccio sempre, nei contesti in cui mi serve questa penna).
La superficie matte è comunque troppo liscia, e la presa tende a scivolare in avanti.
Ci sono poche "affordance" tattili, quando non scrivo mi sembra di avere in mano una bacchetta di metallo.
Scrittura
Come scrive? Bene. Fa esattamente il suo lavoro.
L'ho caricata con il Nero di Lipsia R&K, così, giusto per provare. Il tratto è sicuro, non ha incertezze, sembra di usare l'altra. Io ho acquistato una F, forse un po' larga per essere un'orientale (ma lo stesso effetto lo fa il pennino della Pilot).
Un paio di foto (ho provato a ruotare la penna, per evidenziare come il pennino non perdoni: o lo metti orientato correttamente, o non scrive proprio): (mi si perdoni la qualità... )
Quindi?
Tutto sommato è una bella penna, fa il suo dovere, ma non è al livello dell'originale (e ci mancherebbe).
Vale i 38 € spesi per l'acquisto? Sì, certo. Ha dei plus che solo l'originale offre, a un quinto del prezzo; non ne è l'alter ego, ma un'alternativa sì.
È la penna per me? No.
(ma siamo onesti: la penna perfetta è la prossima!)
O quando il tratto è così imponente che ti ricordi gli Uniposca usati in officina...
Oppure la sensazione della presa che scivola sulla sezione in metallo, lentamente, ad ogni lettera, dalla sezione verso il pennino...
Ecco, immagino che per tutti questi siano elementi comuni a molte stilografiche.
E pur avendo il loro fascino (!!!!!) non sempre si adattano alle mie giornate, o meglio ancora, a quelle sessioni particolari di lavoro in cui passo dal blocco degli appunti ai doc stampati e allo schermo del pc...
Se lascio la penna aperta per più di 3/5 minuti, nella maggior parte dei casi rotola da una parte all'altra e ha delle false partenze.
Se voglio annotare tra le righe, mi ritrovo con le lettere che si fondono assieme.
O mi viene il "polso dello scrivano" a furia di svita/avvita.
Stupidate a parte, quando mi hanno regalato una Pilot Capless Link (la LE 2020) ho apprezzato molto la sua praticità, e il modo in cui si adattava alle mie abitudini.
Non sto a tediarvi con i dettagli, la penna è "famosa": scrive bene, solida, pennino 18K ottimo (F, nel mio caso)
Ma credo ci siano alcuni elementi di progettazione che vale la pena evidenziare:
- la clip vicino al pennino permette di posizionare facilmente la penna (per come impugno io, è un po' troppo "a ore 12"; ma sono dettagli), perché vincola la posizione tra le dita.
- la clip impedisce la rotazione sul tavolo, sempre. Come la metti, sta.
- la "maglia milano" di questa edizione impedisce lo scivolamento delle dita verso il pennino, e rende piacevole il grip
- i due anelli tra i due elementi del fusto, la clip, la sezione finale a superficie liscia offrono degli stimoli tattili che, per chi legge o parla con la penna in mano, aiutano a soddisfare quel "nervoso" che porta a giocherellare con pulsanti, clip etc (e i solito a rompere la clip.. alzi la mano chi non l'ha mai fatto!)
- Il converter Pilot (con la mia il CON-40) è purtroppo poco capiente, il tutto risulta di fatto scomodo da caricare, e sporca parecchio i meccanismi interni (almeno, nella mia esperienza). Meglio le cartucce.
- Devo ammettere che con questa penna scrivo "peggio"... oddio, gli amici di corrispondenza sanno che ho una grafia da paura, ma con la Capless peggioro... forse perché invita ad una scrittura di fretta.
- Il sistema di rientro.. beh, è il suo quid in più!
Per me, la penna perfetta da agenda o da blocco appunti durante le call o mentre faccio lezione/modero.
(nota negativa, nella mia esperienza: il nero Pilot (nelle cartucce Parallel Pen dedicate) spiuma e trapassa praticamente su ogni carta)
Ma come, vi direte, non parlavamo della MoonMan A1?
Certo, ma credo che definire il benchmark sia utile
Quando ho visto su Reddit i primi post riguardo alla A1 mi sono ripromesso di acquistarne una, per affiancare alla mia Link (di solito dedicata al rosso, per l'editing) una penna altrettanto funzionale. Ordine fatto a inizio dicembre, consegnato ieri. Ho acquistato la versione "clip-less", perché unica disponibile in quei giorni.
Visto che mi aspettava una sessione di orali da remoto (60 studenti, più o meno), ho aperto il pacchetto, caricato la penna al volo e testata.
Eccomi con le prime impressioni e alcuni commenti.
Confezione
Ok, dai.. non c'è paragone, ma non c'erano dubbi.
La Moonman arriva in un sacchettino di plastica, con un "kit" molto interessante: un convertitore (identico al CON-40), 3 cartucce vuote con tappo!!! (geniale, questo). Probabilmente 20 centesimi di plastica, ma credo utili (certamente coerenti con una vocazione on the road della penna).
Aspetto
Un clone mooolto fedele. Dal punto di vista stilistico, la versione Black matte sembra l'originale (scusate, non riesco a non distinguerle come originale/copia).
Sono gemelle, le uniche differenze sono:
- assenza dei due anelli dove si avvita il fusto, qui sostituito da un giro "zigrinato", ma incassato (non da alcun fastidio)
- zona del pulsante leggermente meno arrotondata, ma è un'inezia
- posizione della clip (nel mio caso, sostituita da un place holder di metallo nero, leggermente in rilievo
Design
In termini di progetto, anche le componenti interne sembrano essere identiche.
Non ho un calibro sotto mano, ma direi che i due corpi interni (come si chiamano?) sono leggermente diversi: quello della A1 mi pare un po' più largo, di un millimetro o due.
Le cartucce sembrano interscambiabili, e prima o poi farò qualche prova.
Qualità costruttiva
Posso dire un'eresia? La A1 non è per niente male.
Solida, senza giochi di sorta, pesante il giusto... Promossa a pieni voti. Vedremo se regge gli abusi a cui le sottopongo.
Il meccanismo del pulsante funziona uguale, ma si avverte un po' meno spinta: temo che la molla della A1 sia sottodimensionata (oppure la Pilot ha usato le sospensioni del vecchio Defender).
Esperienza
Allora... vi ricordate i plus della Link citati all'inizio? Ecco... come dire... non ci siamo.
La clip posizionata nella parte posteriore, e non vicino al pennino, toglie un punto di riferimento: una volta su due, mi ritrovo a scrivere (senza guardare) con il pennino sottosopra, di lato, in pratica NON dalla parte giusta).
Il placeholder non impedisce la rotazione della penna sul piano, se appoggiata di fretta (cosa che faccio sempre, nei contesti in cui mi serve questa penna).
La superficie matte è comunque troppo liscia, e la presa tende a scivolare in avanti.
Ci sono poche "affordance" tattili, quando non scrivo mi sembra di avere in mano una bacchetta di metallo.
Scrittura
Come scrive? Bene. Fa esattamente il suo lavoro.
L'ho caricata con il Nero di Lipsia R&K, così, giusto per provare. Il tratto è sicuro, non ha incertezze, sembra di usare l'altra. Io ho acquistato una F, forse un po' larga per essere un'orientale (ma lo stesso effetto lo fa il pennino della Pilot).
Un paio di foto (ho provato a ruotare la penna, per evidenziare come il pennino non perdoni: o lo metti orientato correttamente, o non scrive proprio): (mi si perdoni la qualità... )
Quindi?
Tutto sommato è una bella penna, fa il suo dovere, ma non è al livello dell'originale (e ci mancherebbe).
Vale i 38 € spesi per l'acquisto? Sì, certo. Ha dei plus che solo l'originale offre, a un quinto del prezzo; non ne è l'alter ego, ma un'alternativa sì.
È la penna per me? No.
(ma siamo onesti: la penna perfetta è la prossima!)