WATERMAN 552½ “NIGHT & DAY” — NEW YORK/PARIS, 1924
Inviato: lunedì 10 gennaio 2022, 17:48
Un cordiale saluto a tutti!
Torno a dedicarmi alle recensioni (questa dovrebbe essere la mia centodecima…) dopo un lungo periodo.
La mole dell’articolo è francamente eccessiva, ma ho voluto condividere tutti i passaggi della ricerca intorno a una penna da me molto desiderata e di cui poche sono le notizie certe: le conclusioni a cui sono giunto risultano per quanto possibile documentate, le ipotesi da me avanzate sono presentate come tali, con la più ampia facoltà di smentita o integrazione da parte di chi vorrà intervenire sull’argomento.
Spero traspaiano l’entusiasmo e la mia passione per la materia, e sarebbe già abbastanza così…
Buona lettura e Buon Anno 2022!
CAPITOLO PRIMO
1. Prologo
2. La penna
3. Le misure
CAPITOLO SECONDO - Identificazione e datazione
1. La rappresentazione di Jean D’Ylen
2. Marca e modello
3. Il rivestimento: breve storia del design
4. La scatolina
5. Le iscrizioni: marchi e punzoni
. . . A) I marchi del Produttore
. . . B) I punzoni dell’oro
CAPITOLO TERZO
1. Osservazioni
2. Prove pratiche: caricamento e scrittura
3. Giudizio finale
CAPITOLO PRIMO
1. Prologo
Mi ero innamorato a prima vista di questa pubblicità Waterman degli anni Venti del Novecento
(archiviata da tempo nel nostro formidabile Wiki) e nell’estate del 2016 l’avevo finalmente trovata (ebbene sì, l’avevo anche ritagliata e perfino incorniciata!, dedicandole subito anche un breve intervento: viewtopic.php?p=150925#p150925).
Questa immagine, invero misteriosa, ai miei occhi aveva da subito incarnato tutto il sublime piacere della scrittura con la stilografica (una Waterman golden age, ça va sans dire!): in essa si trovano rappresentate la danza e la musica (suonata come su un violoncello “ideale” e percepita dall’orecchio interiore) e la nuda essenzialità del pensiero, trascritta da uno strumento aggiornato ai canoni del Déco internazionale e dotato di un pennino acuminato che volteggia, flette e gorgheggia, scrive e disegna, e non si fermerà… «È questo il mio “Ideal”», avevo dichiarato entusiasta.
Era solo questione di tempo: alla fine ho trovato anche la penna.
2. La penna
WATERMAN [552½] in ebanite nera liscia (BHR), rivestimento in oro massiccio 18 carati con decoro “J” (ajouré = a giorno = night and day), cappuccio a vite senza clip, corretto pennino Waterman Ideal #2 in oro 18 carati, caricamento a levetta, produzione U.S.A./Francia, anno 1924.
3. Le misure
Penna chiusa: 13,5 cm Cappuccio: 5,5 cm Fusto: 13 cm (con pennino sporgente di 2 cm) Penna con cappuccio calzato: 17 cm (con pennino sporgente di 2 cm) Diametro cappuccio: 12 mm
Diametro max fusto: 11 mm
Diametro medio all'impugnatura: 9 mm Peso (carica): 22 gr
Fusto: 13 gr
Cappuccio: 9 gr
Continua…
Torno a dedicarmi alle recensioni (questa dovrebbe essere la mia centodecima…) dopo un lungo periodo.
La mole dell’articolo è francamente eccessiva, ma ho voluto condividere tutti i passaggi della ricerca intorno a una penna da me molto desiderata e di cui poche sono le notizie certe: le conclusioni a cui sono giunto risultano per quanto possibile documentate, le ipotesi da me avanzate sono presentate come tali, con la più ampia facoltà di smentita o integrazione da parte di chi vorrà intervenire sull’argomento.
Spero traspaiano l’entusiasmo e la mia passione per la materia, e sarebbe già abbastanza così…
Buona lettura e Buon Anno 2022!
CAPITOLO PRIMO
1. Prologo
2. La penna
3. Le misure
CAPITOLO SECONDO - Identificazione e datazione
1. La rappresentazione di Jean D’Ylen
2. Marca e modello
3. Il rivestimento: breve storia del design
4. La scatolina
5. Le iscrizioni: marchi e punzoni
. . . A) I marchi del Produttore
. . . B) I punzoni dell’oro
CAPITOLO TERZO
1. Osservazioni
2. Prove pratiche: caricamento e scrittura
3. Giudizio finale
CAPITOLO PRIMO
1. Prologo
Mi ero innamorato a prima vista di questa pubblicità Waterman degli anni Venti del Novecento
(archiviata da tempo nel nostro formidabile Wiki) e nell’estate del 2016 l’avevo finalmente trovata (ebbene sì, l’avevo anche ritagliata e perfino incorniciata!, dedicandole subito anche un breve intervento: viewtopic.php?p=150925#p150925).
Questa immagine, invero misteriosa, ai miei occhi aveva da subito incarnato tutto il sublime piacere della scrittura con la stilografica (una Waterman golden age, ça va sans dire!): in essa si trovano rappresentate la danza e la musica (suonata come su un violoncello “ideale” e percepita dall’orecchio interiore) e la nuda essenzialità del pensiero, trascritta da uno strumento aggiornato ai canoni del Déco internazionale e dotato di un pennino acuminato che volteggia, flette e gorgheggia, scrive e disegna, e non si fermerà… «È questo il mio “Ideal”», avevo dichiarato entusiasta.
Era solo questione di tempo: alla fine ho trovato anche la penna.
2. La penna
WATERMAN [552½] in ebanite nera liscia (BHR), rivestimento in oro massiccio 18 carati con decoro “J” (ajouré = a giorno = night and day), cappuccio a vite senza clip, corretto pennino Waterman Ideal #2 in oro 18 carati, caricamento a levetta, produzione U.S.A./Francia, anno 1924.
3. Le misure
Penna chiusa: 13,5 cm Cappuccio: 5,5 cm Fusto: 13 cm (con pennino sporgente di 2 cm) Penna con cappuccio calzato: 17 cm (con pennino sporgente di 2 cm) Diametro cappuccio: 12 mm
Diametro max fusto: 11 mm
Diametro medio all'impugnatura: 9 mm Peso (carica): 22 gr
Fusto: 13 gr
Cappuccio: 9 gr
Continua…