PenDragon ha scritto: ↑venerdì 7 gennaio 2022, 12:41Devo confessare... che allora io sono stato allevato da iene.![]()
mi sono posta una domanda: ma cambiando inchiostro senza lavare la penna non si rischia di contaminare il calamaio e fare danni all'inchiostro “di scorta”?
Oppure chi fa questi cambiamenti lo fa solo con penne a cartuccia, per cui il problema non si pone?
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Cambio di inchiostro senza lavaggio
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Leggendo nel thread Inchiostri ... im"puri" post come questi
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Usando sempre inchiostro blu - nero quando cambio marca non lavo mai la penna, sfido Maga Magò a rilevare la contaminazione



Riccardo
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Io, per non sapere né leggere né scrivere, ad ogni cambio d'inchiostro un lavaggio lo faccio.
È una fisima? Sicuramente, però male non fa.
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Marco
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In generale quando, almeno io, faccio dei mix in qualche modo cerco proprio la contaminazione e, almeno nel mio caso, ho sempre miscelato inchiostri della stessa marca riempiendo le cartucce con una siringa.
Quindi la seconda.
Adesso che vorrei aver la possibilità di replicare (se trovassi un colore che mi aggrada particolarmente) mi sono procurato dei flaconcini da 5 ml e doso con contagocce...distinti per colore.
Sono troppo piccoli per riempire stilografiche con converter o stantuffo e con circa 20 gocce arrivo all'equivalente di una cartuccia (le Olika hanno una cartuccia un po' più grande della Pelikan)...e riempio sempre con siringa.
In questo caso i mix che sto provando li metto sempre in una "stilografica" (virgoletto perchè defininendo la Olika una stilografica rischio il penale) pulita.
Uso le Olika perchè ne ho 9 e di base, diciamo così, cambia solo il colore della plastica.
Almeno così introduco una variabile in meno, tanto lo so che quando penso di aver trovato la miscela giusta...cambio penna, pennino, flusso e... il risultato non sarà lo stesso

Ultima modifica di PenDragon il venerdì 7 gennaio 2022, 18:25, modificato 1 volta in totale.
luigi
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Diciamo che il lavaggio tende a liberare la penna da eventuali residui dell'inchiostro che magari si sono un po' accumulati, ad esempio nell'alimentatore, seppure se hai usato la penna senza lunghe soste problemi non ce ne sono di solito (dipende anche dall'inchiostro).
Se usi sempre lo stesso inchiostro puoi tranquillamente ricaricare senza lavaggio. Poi sta a te capire se la penna va senza intoppi o se l'inchiostro si sia un po' concentrato.
Io ricordo che da studente usando il Pelikan Royal blu andavo avanti per mesi e mesi, ricaricando la penna tutti i giorni, senza mai lavarla...
Se leggi però ad esempio uno dei post di fufluns, dove parla del fatto che usa degli inchiostri "permanenti" sulla sua 149 Calligraphy, ti rendi conto che con un inchiostro di certo più impegnativo e su una penna di tal pregio, una lavata ogni due -tre ricariche è necessaria per evitare possibili problemi.
Più temerario mischiare inchiostri diversi nella penna, se becchi i due inchiostri incompatibili, ti si forma un bel precipitato nella penna intoppandotela per bene...
Come spesso accade, non c'è una regola ferrea, vale molto il buon senso...
Se usi sempre lo stesso inchiostro puoi tranquillamente ricaricare senza lavaggio. Poi sta a te capire se la penna va senza intoppi o se l'inchiostro si sia un po' concentrato.
Io ricordo che da studente usando il Pelikan Royal blu andavo avanti per mesi e mesi, ricaricando la penna tutti i giorni, senza mai lavarla...
Se leggi però ad esempio uno dei post di fufluns, dove parla del fatto che usa degli inchiostri "permanenti" sulla sua 149 Calligraphy, ti rendi conto che con un inchiostro di certo più impegnativo e su una penna di tal pregio, una lavata ogni due -tre ricariche è necessaria per evitare possibili problemi.
Più temerario mischiare inchiostri diversi nella penna, se becchi i due inchiostri incompatibili, ti si forma un bel precipitato nella penna intoppandotela per bene...
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Non ho detto che lavare la penna a ogni carica sia male, dipende dalla penna. Se è una a stantuffo e se vuoi lavarla bene devi fare almeno 4-5 passaggi (escluse le Pelikan o similari dove puoi svitare il gruppo pennino) con conseguente stress della meccanica e della guarnizione. Se posso evito, è solo un'opinione.


Riccardo
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se usi inchiostri notoriamente compatibili problemi non ne hai (conosco alcuni che amano riempire senza lavare con un inchiostro differente per vedere la sfumatura di colore che cambia scrivendo...)
Il problema si può presentare con alcuni inchiostri non compatibili, spesso sono quelli che hanno pH differente, per cui se li mischi cambia l'equilibrio acido-base e uno dei componenti che sta in soluzione a un determinato pH, ad un pH diverso potrebbe precipitare.
Nulla di tremendamente grave, però ti si forma un precipitato nella penna che si blocca e non scrive più se non dandogli una energica lavata (quando ti si intasa l'alimentatore è una gran rottura), magari aiutandoti con qualche soluzione apposita (il precipitato potrebbe non essere solubile in acqua da sola per cui magari serve qualche sostanza aggiiuntiva).
Il problema si può presentare con alcuni inchiostri non compatibili, spesso sono quelli che hanno pH differente, per cui se li mischi cambia l'equilibrio acido-base e uno dei componenti che sta in soluzione a un determinato pH, ad un pH diverso potrebbe precipitare.
Nulla di tremendamente grave, però ti si forma un precipitato nella penna che si blocca e non scrive più se non dandogli una energica lavata (quando ti si intasa l'alimentatore è una gran rottura), magari aiutandoti con qualche soluzione apposita (il precipitato potrebbe non essere solubile in acqua da sola per cui magari serve qualche sostanza aggiiuntiva).
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Altro che 4-5 passaggi! Nella mia esperienza sulle stilografiche a stantuffo dopo averle lavate per bene l’alimentatore rilascia ancora colore dal pennino.ricart ha scritto: ↑venerdì 7 gennaio 2022, 17:50 Non ho detto che lavare la penna a ogni carica sia male, dipende dalla penna. Se è una a stantuffo e se vuoi lavarla bene devi fare almeno 4-5 passaggi (escluse le Pelikan o similari dove puoi svitare il gruppo pennino) con conseguente stress della meccanica e della guarnizione. Se posso evito, è solo un'opinione.
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infatti...
io le stantuffo le sciacquo più volte ma quello che funziona meglio dopo i primi risciacqui per togliere il grosso, è lasciarle la notte cariche con acqua, in modo che l'inchiostro nell'alimentatore si sciolga bene, poi bastano pochi risciacqui successivi.
io le stantuffo le sciacquo più volte ma quello che funziona meglio dopo i primi risciacqui per togliere il grosso, è lasciarle la notte cariche con acqua, in modo che l'inchiostro nell'alimentatore si sciolga bene, poi bastano pochi risciacqui successivi.
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però immagino che dopo un paio di passaggi di residui di inchiostro ce ne siano al massimo all'interno della penna, ma non sulla parte pennino / alimentatore esposta che entra a contatto con l'inchiostro nella boccetta, no?ricart ha scritto: ↑venerdì 7 gennaio 2022, 17:50 Non ho detto che lavare la penna a ogni carica sia male, dipende dalla penna. Se è una a stantuffo e se vuoi lavarla bene devi fare almeno 4-5 passaggi (escluse le Pelikan o similari dove puoi svitare il gruppo pennino) con conseguente stress della meccanica e della guarnizione. Se posso evito, è solo un'opinione.
La mia preoccupazione in questo thread non è la contaminazione dentro alla penna (supponiamo che sia una penna economica e facile da pulire e che non sia un problema


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Io sono per il team lavaggio. Non perché sia un fanatico della pulizia delle penne, ma perché siccome non carico (ancora) mai lo stesso inchiostro o colore su una penna, voglio vedere come si comporta la accoppuata di quella penna con quel determinato inchiostro. E se mi si contamina, la prova non rende. Sono ancora nella fase di prove&riprove
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Quella dello stress dei materiali, al lavare varie volte il serbatoio di una penna a pistone, é una preoccupazione logica.ricart ha scritto: ↑venerdì 7 gennaio 2022, 17:50 Non ho detto che lavare la penna a ogni carica sia male, dipende dalla penna. Se è una a stantuffo e se vuoi lavarla bene devi fare almeno 4-5 passaggi (escluse le Pelikan o similari dove puoi svitare il gruppo pennino) con conseguente stress della meccanica e della guarnizione. Se posso evito, è solo un'opinione.
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Devo dire però, a onor del vero, che ho una Montblanc 149 che comprai nel 1979. Non é mai stata vista da un servizio di assistenza. Stimo di averla caricata 300 o 400 volte. Ad ogni cambio d'inchiostro l'ho sciacquata 10 volte. Diciamo un paio di migliaia di riempi e svuota... Non ha mai fatto un plissé.
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Si d'accordo però la meccanica di una 149 non è quella di una Optima (esempio) che quando aziono lo stantuffo ho sempre il timore che ceda da un momento all'altro, mi sembra così fragile. Per fortuna si può togliere il gruppo pennino e di conseguenza azzerare o quasi le fasi del lavaggio.


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In genere le parti facili da pulire sono lo stantuffo (o converter) e il pennino, ma quello che trattiene l'inchiostro (essendo la sua funzione) è l'alimentatore. A volte anche dopo 10 risciacqui, se lasci la penna a pennino in giù in un bicchiere d'acqua va avanti a cedere inchiostro per un bel pezzo... Dipende sia dall'inchiostro che dall'alimentatore (per mia esperienza quelli in ebanite trattengono di più) ma anche dalla conformazione dell'alimentatore. Se dopo un accurato lavaggio smonti il gruppo pennino alimentatore collare, non è difficile che inchiostro ne trovi ancora...valhalla ha scritto: ↑venerdì 7 gennaio 2022, 20:20però immagino che dopo un paio di passaggi di residui di inchiostro ce ne siano al massimo all'interno della penna, ma non sulla parte pennino / alimentatore esposta che entra a contatto con l'inchiostro nella boccetta, no?ricart ha scritto: ↑venerdì 7 gennaio 2022, 17:50 Non ho detto che lavare la penna a ogni carica sia male, dipende dalla penna. Se è una a stantuffo e se vuoi lavarla bene devi fare almeno 4-5 passaggi (escluse le Pelikan o similari dove puoi svitare il gruppo pennino) con conseguente stress della meccanica e della guarnizione. Se posso evito, è solo un'opinione.
La mia preoccupazione in questo thread non è la contaminazione dentro alla penna (supponiamo che sia una penna economica e facile da pulire e che non sia un problema), ma quella dentro al calamaio (supponiamo di un'inchiostro tipo i sailor che costano più della penna
), che appunto, mi viene in mente si possa risolvere solo se la ricarica è fatta a cartucce.
Concordo però che nell'azione di intingere la penna nel calamaio e caricarla il tempo è insufficiente perchè possa essere rilasciato dell'inchiostro eventualmente residuo nell'alimentatore.
Tieni anche conto che seppure tu vedi ancora il colore al decimo risciaquo, la concentrazione è ormai piccolissima, e praticamente ininfluente a contaminare (di colore ) una boccetta di inchiostro.
I miei ricordi di chimica sono ormai molto sbiaditi, ma ricordo che in laboratorio il lavaggio consigliato della vetreria prevedeva mediamente 12 volte, in base alla legge sulle diluizioni scalari...

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Quando decido di mettere una penna a riposo, oltre al lavaggio accurato, la carico con acqua e la lascio lì un paio di settimane in modo da diluire gli ultimi residui di inchiostro che rimangono nel gruppo pennino, poi la scarico e la lascio senza cappuccio per un po'. L'ideale sarebbe smontare il tutto ma preferisco lasciare così com'è. Tornando al discorso della contaminazione porto sempre le penne al "secco" cioè fino a quando non scrivono più e anche quell'infinitesima quantità che rimane nel gruppo non mi preoccupa utilizzando inchiostri simili fra di loro come colore.


Riccardo
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