Recensione Platinum Plaisir
Inviato: venerdì 31 dicembre 2021, 15:45
Come già detto in un thread precedente approfitto di questo momento di pausa per riguardarmi per benino i miei acquisti
in quest'ultimo anno, acquisti fatti in diverse occasioni nei vari mercatini dell'usato/bancarelle.
Bazzicando in questi luoghi di tentazione e perdizione mi è capitato di acquistare penne sempre a bassissimo budget, e per mia grande fortuna ne sono stato "quasi" sempre
gratificato da ottimi gioiellini scoperti tra le "cianfrusaglie".
In questa occasione vi voglio presentare la penna che appena incontrata la carta sul mio tavolo si è guadagnata l'incarico di "penna da tutti i giorni" di pura prepotenza.
Si tratta della Platinum Plaisir.
Qualche mese fa ero indeciso, volevo acquistare una penna da utilizzare "un po' dappertutto", ovvero in ufficio, da portarsi in giro, a casa etc. e avevo stilato una semplice lista di caratteristiche desiderate.
Stavo cercando una penna che avesse un design "sobrio e professionale", robusta, possibilmente con corpo in metallo, con un buon bilanciamento di peso, comoda da impugnare, con alimentazione a cartucce meglio se standard,
pennino rigido e tratto fine, flusso "giusto" ovvero non troppo abbondante ne troppo secco, ed infine che costasse meno di 25 euro.
Dopo aver scandagliato la grande e misteriosa palude delle recensioni e opinioni su internet ero giunto ad uno spareggio....
Da un lato signori e signori, nell'angolo sinistro, la penna di mille nomi! Lo scalino aggressivo! Il multiattacco proprietario e standard non standard ma quasi!
La Pilot Metropolitan, MR, 88g, Cocoon o come cacchio la volete chiamare
Nell'angolo destro, la sfidante, la giapponese snobbata, il fascione coatto sbrilluccicante, la clip del mistero, il doppio cappuccio invisibile di harry potter, la penna barbie con i vestiti intercambiabili!
La Platinum Plaisir!
Dopo aver anche aperto un thread su questo forum per chiedere informazioni mi ero ormai convinto e stavo per piazzare l'ordine per la Pilot, se non fosse che.... in un mercatino.... casca l'occhio su un mucchio di
"roba usata per la scuola" e tra pacchetti di gomme Pelikan, mazzi di biro Bic quaderni e astucci degli avengers vedo una roba di alluminio a forma di sigaro con un cartellino sopra, la prendo in mano, stappo... controllo il pennino zozzissimo ma illeso...
il cartellino porta un prezzo ridicolo (6 caffè), porto in cassa, pago e a casa dopo una bella lavata metto la sezione smontata nello scottex ad asciugare per la notte.
Il giorno dopo siringo la cartuccia e scrivo... basta, lo scontro è finito prima ancora di iniziare. Ciao ciao MR/Metropolitan/Cocoon etc.. ho trovato la penna da battaglia perfetta.
Come è fatta?
Ha una classica forma a sigaro, da chiusa misura 14 cm, il cappuccio è lungo 6,5 cm e la penna senza di esso raggiunge i 12 cm e pesa tanto quanto una Lamy Al-Star.
Il corpo è realizzato in alluminio verniciato in tinta unita (disponibile in varie colorazioni) il cappuccio è a pressione e al suo interno è presente un controcappuccio di plastica che tramite una molla viene spinto contro la sezione
sigillando il pennino e facendo in modo che l'essiccazione dell'inchiostro risulti estremamente rallentata (sistema brevettato slip'n'seal).
La clip è rettangolare in metallo cromato con una parte interna incavata e verniciata, relativamente elastica e funzionale.
Sul termine del cappuccio è presente una fascia di plastica cromata dove è inciso "Plaisir - PLATINUM JAPAN" mentre sulla sommità è incisa la gradazione del pennino (0.3 in questo caso)
La sezione è in plastica trasparente (la stessa della Preppy e Prefounte), attraverso la quale si vede il sistema di alimentazione in due pezzi, esso infatti è composto da un compensatore (le alette che rallentano e normalizzano il flusso di inchiostro)
all'interno del quale è inserito il conduttore a cannuccia sul quale è montato il pennino.
Il pennino è in acciaio, semplice di forma triangolare (simile a quello della Lamy), senza foro di sfiato, sul quale è inciso il logo platinum e la gradazione del pennino (0.3),
il pennino stesso è rigido ma preciso e scorrevole, disponibile in due misure 0.3 e 0.5 (equivalente a F e M un po' piu sottili di quelli europei), e a seconda di alcune versioni sono verniciati o in finitura naturale.
Come scrive?
Scrive. Bene. Sempre. Che altro dire per una penna economica che deve servire da penna da tutti i giorni? Da usare a casa, in ufficio, a scuola, in università, per prendere appunti come per scrivere un romanzo.
Il pennino scorre bene, non è superliscio, ma presenta un leggero feedback che frena un po' il pennino e fa "sentire" la carta, sia ben chiaro, NON gratta, ma da quell'attimo di sensazione che permette di controllare meglio la penna anche quando si scrive di corsa
in velocità.
Ovviamente è bello rigido, ma questo permette di scrivere sia in velocità, sia in stampatello anche in piccolo (non proprio piccolissimo), ma con grande precisione e naturalezza, il flusso è perfetto, non troppo abbondante ne troppo magro, perfetto per tutte le carte e per la maggior parte gli inchiostri.
Il gruppo scrittura ha un bel compensatore di generose dimensioni (a vista) che frena l'eccesso degli inchiostri troppo liquidi e dall'altro lato "ammortizza" il flusso scarso di alcuni inchiostro più "secchi" facendo da "polmone".
Il tratto che rilascia è uniforme e il flusso costante, la larghezza è quasi identica ad un Fine Aurora (in acciaio), forse di un pelo più largo, ed è il mio ideale di tratto "Fine", se volessi una stilografica con pennino "F", io vorrei proprio un tratto come questo.
Che dire altro? Niente più, per me è l'esempio perfetto dello strumento di "tutti i giorni" per "quasi" tutte le occasioni (ecco, magari non proprio le più eleganti e formali).
Con cosa si abbina?
Penna a tutto pasto, la sua adattabilità le permette di essere correttamente accostata a sia a primi piatti importanti (come lasagne, tagliolini al tartufo, pasta alla norma...) e succulenti sia a portate più delicate e sfiziose (ad esempio spaghetti ai frutti di mare o tortelli di magro),
non sfigura neanche coi secondi sia di carne che di pesce, la sua personalità discreta non copre i sapori delle pietanze ma accompagna gentilmente sia tutti i succhi della carne anche al sangue sia i profumi di un pollo alla cacciatora o di un coniglio con le olive.
Meno adatta ai dolci o dessert, inoltre il fatto di essere di facile beva e leggera di corpo, senza una spiccata personalità sebbene permetta di non "sbagliare" quasi mai l'abbinamento, però non da quel "guizzo" in più che può avere una penna di tutt'altra struttura o blasone.
Tuttavia, per tutti i giorni è il miglior acquisto che possiate mettere in tavola, e se non siete dei grandi esperti o profondi conoscitori del destinatario/a è un'ottima scelta per non sfigurare mai con ospiti o clienti, regalate una bottiglia (pardon, confezione) di Platinum Plaisir 0.3, qualsiasi annata o colore e andate sul sicuro.
Cosa mi piace/non mi piace?
Premetto che ovviamente ogni giudizio deve comunque tenere conto del fatto che stiamo parlando di una penna che di listino costa meno di 20€ (e che io ho pagato addirittura meno della metà), ovviamente non si possono pretendere "cose" a livello di una penna da 500 o più euro....
Mi piace l'estetica semplice ma comunque sobria e non "giocattolosa", io non prediligo le forme a sigaro ma le proporzioni di questa Plaisir sono quelle "giuste" e quindi riescono gradite anche a me, la finitura della vernice è ottima, la sensazione tattile è molt buona nonostate sia una penna economica.
Trovo molto comoda e confortevole l'impugnatura, la sezione è sufficientemente lunga da permettere un posizionamento delle dita valido sia per mani piccole che grandi, anche il diametro è un buon compromesso, trovo ottimo anche il bilanciamento sia con cappuccio calzato che senza.
La cosa che apprezzo di più e che continuo pedantemente a rimarcare è l'ottima qualità del "motore" di questa penna, fa perfettamente quello che deve fare, senza esitazioni, senza problemi, sempre e comunque, non ti abbandona mai, e ti regala una esperienza di utilizzo confortevole e rassicurante, nel momento in cui la prendi in mano, ti dovrai preoccupare di
quello che devi fare/scrivere/pensare/ascoltare, NON ti devi minimamente interessare della cosa che hai tra le dita, essa sarà al tuo servizio e a ogni tuo ordine.
Ci sono anche punti negativi che mi indispongono un pochino, ma sono tutti di picola entità e sostanzialmente tutti di carattere estetico, quindi possono essere solamente relativi al mio gusto personale.
In primis, e purtroppo mi ci casca l'occhio sopra sempre, è il tremendo fascione plasticone cromatone che fa da termine al cappuccio, di cattivo gusto, troppo grosso, troppo plasticoso, non solo al tatto ma anche alla vista, si nota a distanza che è di plasticaccia finto cromata, inoltre le incisioni su di esso sono
volgari e grossolane, proprio un pugno nell'occhio. Ogni volta che lo scorgo faccio mentalmente il paragone con la sua rivale nel mio "contest" per la penna da tutti i giorni, la Pilot MR/Metropolitan, che invece era decisamente più discreta e piacevole, sia nelle livree più classiche monocromatiche ma anche in quelle più tamarre "animal", non c'è niente da fare, alla Platinum hanno proprio toppato con quell'anello di plastica.
In secondo luogo, la sezione trasparente, quel gruppo scrittura funziona tanto bene quanto è "cheap" da vedere, sembra tantissimo il pezzo di una penna "tecnica" ad ago, un roller da disegno o qualcosa del genere, sulla preppy va anche benone , ma quando si vuol fare una penna più "professionale" stona parecchio, c'è da dire che fortunatametne da chiusa non si vede, e mentre la si usa gran parte della vista è nascosta dalla mano,
quindi disturba decisamente meno rispetto al paraurti sul cappuccio.
Infine ultimo e ancora meno importante, sulla sommità del cappuccio è inciso il numero della gradazione del pennino "03", anche questa è un'altra caduda di stile, insomma mi stai disegnando una penna di gusto professionale e sobrio, diciamo il classico completo grigio da ingegnere, e poi mi metti sul taschino della giacca la scritta "CocaCola"???
Ma perchè? Ma cosa?? Ne viene ancora fuori l'effetto "penna da disegno tecnico", insomma un po' quello che c'era sui vecchi rapidograph...
Fortunatamente anche in questo caso, essendo la scritta incisa e poi verniciata con lo stesso colore del resto del cappuccio, si vede solo se la si guarda direttamente e abbastanza da vicino, ma proprio per questo motivo.... perchè farla?
Quindi concludendo, potevamo stupirvi con Resine Pregiate o Pennini in adamantio superflessibili, ma noi siamo Scienza, non Fantascienza. Platinum: qualità, costante, nel tempo....
Per chi non sapesse di cosa sto blaterando...
https://www.youtube.com/watch?v=tFXd1LS5_A0
in quest'ultimo anno, acquisti fatti in diverse occasioni nei vari mercatini dell'usato/bancarelle.
Bazzicando in questi luoghi di tentazione e perdizione mi è capitato di acquistare penne sempre a bassissimo budget, e per mia grande fortuna ne sono stato "quasi" sempre
gratificato da ottimi gioiellini scoperti tra le "cianfrusaglie".
In questa occasione vi voglio presentare la penna che appena incontrata la carta sul mio tavolo si è guadagnata l'incarico di "penna da tutti i giorni" di pura prepotenza.
Si tratta della Platinum Plaisir.
Qualche mese fa ero indeciso, volevo acquistare una penna da utilizzare "un po' dappertutto", ovvero in ufficio, da portarsi in giro, a casa etc. e avevo stilato una semplice lista di caratteristiche desiderate.
Stavo cercando una penna che avesse un design "sobrio e professionale", robusta, possibilmente con corpo in metallo, con un buon bilanciamento di peso, comoda da impugnare, con alimentazione a cartucce meglio se standard,
pennino rigido e tratto fine, flusso "giusto" ovvero non troppo abbondante ne troppo secco, ed infine che costasse meno di 25 euro.
Dopo aver scandagliato la grande e misteriosa palude delle recensioni e opinioni su internet ero giunto ad uno spareggio....
Da un lato signori e signori, nell'angolo sinistro, la penna di mille nomi! Lo scalino aggressivo! Il multiattacco proprietario e standard non standard ma quasi!
La Pilot Metropolitan, MR, 88g, Cocoon o come cacchio la volete chiamare
Nell'angolo destro, la sfidante, la giapponese snobbata, il fascione coatto sbrilluccicante, la clip del mistero, il doppio cappuccio invisibile di harry potter, la penna barbie con i vestiti intercambiabili!
La Platinum Plaisir!
Dopo aver anche aperto un thread su questo forum per chiedere informazioni mi ero ormai convinto e stavo per piazzare l'ordine per la Pilot, se non fosse che.... in un mercatino.... casca l'occhio su un mucchio di
"roba usata per la scuola" e tra pacchetti di gomme Pelikan, mazzi di biro Bic quaderni e astucci degli avengers vedo una roba di alluminio a forma di sigaro con un cartellino sopra, la prendo in mano, stappo... controllo il pennino zozzissimo ma illeso...
il cartellino porta un prezzo ridicolo (6 caffè), porto in cassa, pago e a casa dopo una bella lavata metto la sezione smontata nello scottex ad asciugare per la notte.
Il giorno dopo siringo la cartuccia e scrivo... basta, lo scontro è finito prima ancora di iniziare. Ciao ciao MR/Metropolitan/Cocoon etc.. ho trovato la penna da battaglia perfetta.
Come è fatta?
Ha una classica forma a sigaro, da chiusa misura 14 cm, il cappuccio è lungo 6,5 cm e la penna senza di esso raggiunge i 12 cm e pesa tanto quanto una Lamy Al-Star.
Il corpo è realizzato in alluminio verniciato in tinta unita (disponibile in varie colorazioni) il cappuccio è a pressione e al suo interno è presente un controcappuccio di plastica che tramite una molla viene spinto contro la sezione
sigillando il pennino e facendo in modo che l'essiccazione dell'inchiostro risulti estremamente rallentata (sistema brevettato slip'n'seal).
La clip è rettangolare in metallo cromato con una parte interna incavata e verniciata, relativamente elastica e funzionale.
Sul termine del cappuccio è presente una fascia di plastica cromata dove è inciso "Plaisir - PLATINUM JAPAN" mentre sulla sommità è incisa la gradazione del pennino (0.3 in questo caso)
La sezione è in plastica trasparente (la stessa della Preppy e Prefounte), attraverso la quale si vede il sistema di alimentazione in due pezzi, esso infatti è composto da un compensatore (le alette che rallentano e normalizzano il flusso di inchiostro)
all'interno del quale è inserito il conduttore a cannuccia sul quale è montato il pennino.
Il pennino è in acciaio, semplice di forma triangolare (simile a quello della Lamy), senza foro di sfiato, sul quale è inciso il logo platinum e la gradazione del pennino (0.3),
il pennino stesso è rigido ma preciso e scorrevole, disponibile in due misure 0.3 e 0.5 (equivalente a F e M un po' piu sottili di quelli europei), e a seconda di alcune versioni sono verniciati o in finitura naturale.
Come scrive?
Scrive. Bene. Sempre. Che altro dire per una penna economica che deve servire da penna da tutti i giorni? Da usare a casa, in ufficio, a scuola, in università, per prendere appunti come per scrivere un romanzo.
Il pennino scorre bene, non è superliscio, ma presenta un leggero feedback che frena un po' il pennino e fa "sentire" la carta, sia ben chiaro, NON gratta, ma da quell'attimo di sensazione che permette di controllare meglio la penna anche quando si scrive di corsa
in velocità.
Ovviamente è bello rigido, ma questo permette di scrivere sia in velocità, sia in stampatello anche in piccolo (non proprio piccolissimo), ma con grande precisione e naturalezza, il flusso è perfetto, non troppo abbondante ne troppo magro, perfetto per tutte le carte e per la maggior parte gli inchiostri.
Il gruppo scrittura ha un bel compensatore di generose dimensioni (a vista) che frena l'eccesso degli inchiostri troppo liquidi e dall'altro lato "ammortizza" il flusso scarso di alcuni inchiostro più "secchi" facendo da "polmone".
Il tratto che rilascia è uniforme e il flusso costante, la larghezza è quasi identica ad un Fine Aurora (in acciaio), forse di un pelo più largo, ed è il mio ideale di tratto "Fine", se volessi una stilografica con pennino "F", io vorrei proprio un tratto come questo.
Che dire altro? Niente più, per me è l'esempio perfetto dello strumento di "tutti i giorni" per "quasi" tutte le occasioni (ecco, magari non proprio le più eleganti e formali).
Con cosa si abbina?
Penna a tutto pasto, la sua adattabilità le permette di essere correttamente accostata a sia a primi piatti importanti (come lasagne, tagliolini al tartufo, pasta alla norma...) e succulenti sia a portate più delicate e sfiziose (ad esempio spaghetti ai frutti di mare o tortelli di magro),
non sfigura neanche coi secondi sia di carne che di pesce, la sua personalità discreta non copre i sapori delle pietanze ma accompagna gentilmente sia tutti i succhi della carne anche al sangue sia i profumi di un pollo alla cacciatora o di un coniglio con le olive.
Meno adatta ai dolci o dessert, inoltre il fatto di essere di facile beva e leggera di corpo, senza una spiccata personalità sebbene permetta di non "sbagliare" quasi mai l'abbinamento, però non da quel "guizzo" in più che può avere una penna di tutt'altra struttura o blasone.
Tuttavia, per tutti i giorni è il miglior acquisto che possiate mettere in tavola, e se non siete dei grandi esperti o profondi conoscitori del destinatario/a è un'ottima scelta per non sfigurare mai con ospiti o clienti, regalate una bottiglia (pardon, confezione) di Platinum Plaisir 0.3, qualsiasi annata o colore e andate sul sicuro.
Cosa mi piace/non mi piace?
Premetto che ovviamente ogni giudizio deve comunque tenere conto del fatto che stiamo parlando di una penna che di listino costa meno di 20€ (e che io ho pagato addirittura meno della metà), ovviamente non si possono pretendere "cose" a livello di una penna da 500 o più euro....
Mi piace l'estetica semplice ma comunque sobria e non "giocattolosa", io non prediligo le forme a sigaro ma le proporzioni di questa Plaisir sono quelle "giuste" e quindi riescono gradite anche a me, la finitura della vernice è ottima, la sensazione tattile è molt buona nonostate sia una penna economica.
Trovo molto comoda e confortevole l'impugnatura, la sezione è sufficientemente lunga da permettere un posizionamento delle dita valido sia per mani piccole che grandi, anche il diametro è un buon compromesso, trovo ottimo anche il bilanciamento sia con cappuccio calzato che senza.
La cosa che apprezzo di più e che continuo pedantemente a rimarcare è l'ottima qualità del "motore" di questa penna, fa perfettamente quello che deve fare, senza esitazioni, senza problemi, sempre e comunque, non ti abbandona mai, e ti regala una esperienza di utilizzo confortevole e rassicurante, nel momento in cui la prendi in mano, ti dovrai preoccupare di
quello che devi fare/scrivere/pensare/ascoltare, NON ti devi minimamente interessare della cosa che hai tra le dita, essa sarà al tuo servizio e a ogni tuo ordine.
Ci sono anche punti negativi che mi indispongono un pochino, ma sono tutti di picola entità e sostanzialmente tutti di carattere estetico, quindi possono essere solamente relativi al mio gusto personale.
In primis, e purtroppo mi ci casca l'occhio sopra sempre, è il tremendo fascione plasticone cromatone che fa da termine al cappuccio, di cattivo gusto, troppo grosso, troppo plasticoso, non solo al tatto ma anche alla vista, si nota a distanza che è di plasticaccia finto cromata, inoltre le incisioni su di esso sono
volgari e grossolane, proprio un pugno nell'occhio. Ogni volta che lo scorgo faccio mentalmente il paragone con la sua rivale nel mio "contest" per la penna da tutti i giorni, la Pilot MR/Metropolitan, che invece era decisamente più discreta e piacevole, sia nelle livree più classiche monocromatiche ma anche in quelle più tamarre "animal", non c'è niente da fare, alla Platinum hanno proprio toppato con quell'anello di plastica.
In secondo luogo, la sezione trasparente, quel gruppo scrittura funziona tanto bene quanto è "cheap" da vedere, sembra tantissimo il pezzo di una penna "tecnica" ad ago, un roller da disegno o qualcosa del genere, sulla preppy va anche benone , ma quando si vuol fare una penna più "professionale" stona parecchio, c'è da dire che fortunatametne da chiusa non si vede, e mentre la si usa gran parte della vista è nascosta dalla mano,
quindi disturba decisamente meno rispetto al paraurti sul cappuccio.
Infine ultimo e ancora meno importante, sulla sommità del cappuccio è inciso il numero della gradazione del pennino "03", anche questa è un'altra caduda di stile, insomma mi stai disegnando una penna di gusto professionale e sobrio, diciamo il classico completo grigio da ingegnere, e poi mi metti sul taschino della giacca la scritta "CocaCola"???
Ma perchè? Ma cosa?? Ne viene ancora fuori l'effetto "penna da disegno tecnico", insomma un po' quello che c'era sui vecchi rapidograph...
Fortunatamente anche in questo caso, essendo la scritta incisa e poi verniciata con lo stesso colore del resto del cappuccio, si vede solo se la si guarda direttamente e abbastanza da vicino, ma proprio per questo motivo.... perchè farla?
Quindi concludendo, potevamo stupirvi con Resine Pregiate o Pennini in adamantio superflessibili, ma noi siamo Scienza, non Fantascienza. Platinum: qualità, costante, nel tempo....
Per chi non sapesse di cosa sto blaterando...
https://www.youtube.com/watch?v=tFXd1LS5_A0