Un classico: Pelikan M 400
Inviato: lunedì 27 dicembre 2021, 19:16
Poi le superiori e l’università, affidate a penne a sfera di vario genere, fino al risveglio, che per me è coinciso con un regalo: una Pelikan 150 degli anni Ottanta, nella sua scatola verde rivestita in sky: la classica verde e nera a pistone, che mi serve ancora fedelmente, senza mai perdere un colpo, neppure quando rimane ferma, anche per settimane ed in ogni condizione climatica. Quando mia figlia si è laureata, ha ricevuto in regalo da una cugina una stilografica: una Pelikan M 200 tortoise shell, nella sua bella confezione rotonda con tanto di calamaio d’inchiostro color marrone.
Qualche mese fa, visitando un mercatino, mio padre ha notato una stilografica in vendita e, apprezzandone le condizioni oltre che la confezione, ha pensato di regalarmela: indovinate un po’? Si tratta d’una Pelikan, questa volta una M 400 degli anni Ottanta.
A questo punto si può ben dire che in famiglia Pelikan stia diventando una tradizione… La penna che vi presento oggi, notando che il nostro ottimo wiki non propone una recensione organica di questo modello così importante, è una delle versioni di quello che senza dubbio può essere considerato uno dei modelli più importanti del famoso marchio tedesco. La 400, nelle varie versioni che inclusero anche la N e la NN, riscosse molto successo a partire dagli anni Cinquanta. Quando Pelikan decise di tornare con un prodotto di buon livello sul mercato della stilografica, scelse proprio il suo “cavallo da battaglia”, proponendo la M 400 in una foggia quasi identica a quella della 400N. Si tratta d’una stilografica di dimensioni molto classiche, nell’intorno di quelle che l’hanno fatta da padrone per decenni a partire dagli anni Trenta del XX secolo. Oggi, forse, è considerata un po’ piccola, ma la moda delle stilografiche grandi è piuttosto recente e, forse, è più legata alla funzione di “status symbol” che a quella dello strumento di scrittura.
Disegnata per essere utilizzata con il cappuccio calzato, infatti, la M 400 è tutt’altro che minuta e s’adatta perfettamente anche a mani grandi. Una volta chiusa, è molto pratica, potendo essere infilata nel taschino senza causare rigonfiamenti antiestetici o ingombri scomodi. Ma veniamo alle caratteristiche dimensionali:
- lunghezza chiusa: 126 mm
- lunghezza aperta: 122 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 146 mm
- lunghezza del cappuccio: 57 mm
- lunghezza della sezione: 15 mm
- lunghezza della clip: 36 mm
- diametro massimo del corpo: 12 mm
- diametro massimo del cappuccio: 13,2 mm
- diametro medio della sezione: 9,7 mm
- peso complessivo (caricata): 15 gr
- peso del cappuccio: 5 gr L’alimentazione è quella classica a stantuffo (sistema di caricamento che Pelikan introdusse nel 1929, dopo aver acquisito il brevetto di Theodor Kovacs).
Il pennino è d’oro a 14 carati: conoscendo la fama della generosità di tratto degli attuali pennini Pelikan, temevo almeno il tratto di un medio, ma questo pennino è un F vero. Rigido ma non eccessivamente, garantisce un tratto precisissimo.
L’alimentatore in plastica è molto efficiente e la scrittura è assolutamente regolare, senza alcun difetto: utilizzo questa M 400 continuamente ormai da due giorni, su ogni tipo di carta (anche scadente) e sono estremamente soddisfatto. Molto ben messo a punto in fabbrica, il pennino assicura una buona esperienza di scrittura anche in modalità rovesciata, con un tratto EEF vero e molto regolare. La penna scrive anche solo con il suo peso in entrambe le modalità.
Molto comoda, almeno per la mia mano, la sezione e ben bilanciata la penna, forse un po’ di più con il cappuccio calzato. Caratteristico e molto funzionale l’anello metallico montato a mo’ di vera all’estremità inferiore del cappuccio, al fine di prevenire la formazione di crepe. Bella, discreta e coordinata nel colore l’incisione sul tassello di chiusura della corona.
Il cappuccio si chiude in un giro quasi completo: più che sufficiente per assicurarne la posizione e pratico per chi deve aprire e chiudere la penna frequentemente.
Esteticamente, questa versione della M 400 mi appare elegante ed originale: nel panorama attuale, non si può certo dire che le penne con corpo striato semitrasparente siano diffuse. La testa del cappuccio, con la caratteristica corona, il fermaglio inconfondibile e molto efficiente e la combinazione di colori verde e nero ne fanno, a mio parere, un modello molto classico ed elegante.
Un po’ di più della versione attuale, che trovo troppo carica d’oro.
Ho l’impressione che questa stilografica mi accompagnerà per molto tempo…