Sailor 1911 Profit Light
Inviato: sabato 18 dicembre 2021, 14:13
Questa non è una vera recensione, ma piuttosto una raccolta di impressioni sull’uso della Sailor 1911 Profit Light
Avendo utilizzato sino all’altro ieri solo penne a sfera , posso dire con sicurezza cosa mi piace e cosa no di queste penne. Con certezza non mi garbano le sfera con punta fine e men che mai quelle a punta extra fine.
Capite quindi che quando ho dovuto decidere quale dimensione di pennino scegliere per la mia nuova stilografica , tutto mi sarei aspettato tranne che la decisione ricadesse su un pennino extra fine. Il salto non era completamente al buio - avendo utilizzato una stilo della stessa casa con pennino fine/medio , da me molto apprezzato - , tuttavia non intravedevo il terreno sul quale sarei finito. L’oro a 14 kt dello stilo mi ha letteralmente spinto nel baratro.
Sulla forma della 1911 Profit Light è già stato detto tutto: forma classica di casa Sailor, sul colore da me scelto - un nero e oro - è anche quello un classico ; forse mi sarei potuto spingere su un più moderno blu o rosso shining. Convincente a mio avviso la doppia veretta sul cappuccio , con la seconda più spessa della prima e sulla quale è riportata la dicitura Sailor Japan Founded 1911 , piacevole al tatto ed alla vista il materiale plastico - o resina, per dare un poco più di raffinatezza al tutto - .
Il pennino è in oro 14 kt su questo modello di stilografica - modello entry level dei pennini in oro di Sailor - , disponibile in tutte le gradazioni di spessore.
Quello scelto, come già detto, è di misura extra fine; perbacco, la punta è proprio piccola, al limite del visibile senza l’ausilio di una lente; già penso che mi pentirò di tale scelta.
< a confronto con un sensore di immagine 11 mm di diagonale >
< fili di connessione al sensore di diametro 100-500 um (0,1-0,5 mm) >
Prova di scrittura. O mamma mia, ma questo non è un extra fine, questo è un più-che-molto extra fine. Però ! E’ piacevole scriverci in fin dei conti. Il tratto è sempre presente, anche quando si scrive veloce o in modo nervoso, anche quando si tirano lunghe linee rette su tutto il foglio - che a me tanto piace per separare due appunti di contenuto diverso -. Anzi, forse proprio nella scrittura veloce e nervosa il pennino dà il meglio di sé e si può apprezzarne tutte le sue doti.
< a confronto con filo di nichel del diametro di 0,81 mm. >
Indubbiamente è un pennino con i contro fiocchi, che permette una scrittura fluida anche in presenza di un tratto sottilissimo e su carta non di primissima scelta; è un pennino che è riuscito a farmi apprezzare il tratto sottile e sottilissimo di una stilografica, laddove non sopporto scriverlo con penne a sfera. Per me un risultato inaspettato e quindi graditissimo. Come si fa a non elogiare una stilografica con questa qualità.
Un saluto.
Avendo utilizzato sino all’altro ieri solo penne a sfera , posso dire con sicurezza cosa mi piace e cosa no di queste penne. Con certezza non mi garbano le sfera con punta fine e men che mai quelle a punta extra fine.
Capite quindi che quando ho dovuto decidere quale dimensione di pennino scegliere per la mia nuova stilografica , tutto mi sarei aspettato tranne che la decisione ricadesse su un pennino extra fine. Il salto non era completamente al buio - avendo utilizzato una stilo della stessa casa con pennino fine/medio , da me molto apprezzato - , tuttavia non intravedevo il terreno sul quale sarei finito. L’oro a 14 kt dello stilo mi ha letteralmente spinto nel baratro.
Sulla forma della 1911 Profit Light è già stato detto tutto: forma classica di casa Sailor, sul colore da me scelto - un nero e oro - è anche quello un classico ; forse mi sarei potuto spingere su un più moderno blu o rosso shining. Convincente a mio avviso la doppia veretta sul cappuccio , con la seconda più spessa della prima e sulla quale è riportata la dicitura Sailor Japan Founded 1911 , piacevole al tatto ed alla vista il materiale plastico - o resina, per dare un poco più di raffinatezza al tutto - .
Il pennino è in oro 14 kt su questo modello di stilografica - modello entry level dei pennini in oro di Sailor - , disponibile in tutte le gradazioni di spessore.
Quello scelto, come già detto, è di misura extra fine; perbacco, la punta è proprio piccola, al limite del visibile senza l’ausilio di una lente; già penso che mi pentirò di tale scelta.
< a confronto con un sensore di immagine 11 mm di diagonale >
< fili di connessione al sensore di diametro 100-500 um (0,1-0,5 mm) >
Prova di scrittura. O mamma mia, ma questo non è un extra fine, questo è un più-che-molto extra fine. Però ! E’ piacevole scriverci in fin dei conti. Il tratto è sempre presente, anche quando si scrive veloce o in modo nervoso, anche quando si tirano lunghe linee rette su tutto il foglio - che a me tanto piace per separare due appunti di contenuto diverso -. Anzi, forse proprio nella scrittura veloce e nervosa il pennino dà il meglio di sé e si può apprezzarne tutte le sue doti.
< a confronto con filo di nichel del diametro di 0,81 mm. >
Indubbiamente è un pennino con i contro fiocchi, che permette una scrittura fluida anche in presenza di un tratto sottilissimo e su carta non di primissima scelta; è un pennino che è riuscito a farmi apprezzare il tratto sottile e sottilissimo di una stilografica, laddove non sopporto scriverlo con penne a sfera. Per me un risultato inaspettato e quindi graditissimo. Come si fa a non elogiare una stilografica con questa qualità.
Un saluto.