Rohrer & Klingner - NERO DI LIPSIA
Inviato: martedì 14 dicembre 2021, 11:10
viste le belle recensioni lette navigando nel web, tempo fa acquistai il Nero di Lipsia.
Se ne è parlato diffusamente anche qui, ma ho deciso di pubblicare questo post, per parlare della resa di questo inchiostro a seconda della carta usata. Purtroppo le scansioni e la foto non rendono giustizia all'apparenza reale del prodotto, quindi spero vorrete fidarvi delle considerazioni espresse.
Ma il concetto base che vorrei esprimere su questo inchiostro è che può migliorare grandemente di qualità a seconda del supporto sul quale è posato.
Ho fatto altre prove su altre carte, ma ve ne presento 3:
1) Carta da fotocopie Navigator, 80 gr/mq, bianca (luminosa). Il nero di Lipsia si presenta bene, è piacevole, ma niente di eccezionale o di diverso da altri inchiostri.
2) Carta Favini Schizza e Strappa, 55 gr/mq, bianca. Il nero di Lipsia presenta delle belle sfumature che asciugandosi virano al grigio, è comunque un ottimo inchiostro.
3) Infine su carta TomoeRiver, 52 gr/mq, crema. Qui il nero di Lipsia da il meglio di se, tutte quelle sfumature colorate che sulle altre carte scomparivano con l'asciugatura (lunga) qui permangono. Non si ha più quella sensazione di scomparsa della qualità che si ha altrove. Questa è la carta (o una delle) su cui bisogna usare questo inchiostro. La resa è completamente di un altro pianeta. La scansione non rende affatto il contrasto dell'immagine, che rimane alto, anzi il migliore. La saturazione è eccellente.
Questo Nero di Lipsia quindi passa, nelle mie personali preferenze, dall'essere un buon inchiostro ad un MUST se usato su carta crema della Tomoe.
[Le prove sono state scritte e disegnate con una penna anonima di settimo torinese anni '60 con pennino wing flow usurato dal tratto medio].
Se ne è parlato diffusamente anche qui, ma ho deciso di pubblicare questo post, per parlare della resa di questo inchiostro a seconda della carta usata. Purtroppo le scansioni e la foto non rendono giustizia all'apparenza reale del prodotto, quindi spero vorrete fidarvi delle considerazioni espresse.
Ma il concetto base che vorrei esprimere su questo inchiostro è che può migliorare grandemente di qualità a seconda del supporto sul quale è posato.
Ho fatto altre prove su altre carte, ma ve ne presento 3:
1) Carta da fotocopie Navigator, 80 gr/mq, bianca (luminosa). Il nero di Lipsia si presenta bene, è piacevole, ma niente di eccezionale o di diverso da altri inchiostri.
2) Carta Favini Schizza e Strappa, 55 gr/mq, bianca. Il nero di Lipsia presenta delle belle sfumature che asciugandosi virano al grigio, è comunque un ottimo inchiostro.
3) Infine su carta TomoeRiver, 52 gr/mq, crema. Qui il nero di Lipsia da il meglio di se, tutte quelle sfumature colorate che sulle altre carte scomparivano con l'asciugatura (lunga) qui permangono. Non si ha più quella sensazione di scomparsa della qualità che si ha altrove. Questa è la carta (o una delle) su cui bisogna usare questo inchiostro. La resa è completamente di un altro pianeta. La scansione non rende affatto il contrasto dell'immagine, che rimane alto, anzi il migliore. La saturazione è eccellente.
Questo Nero di Lipsia quindi passa, nelle mie personali preferenze, dall'essere un buon inchiostro ad un MUST se usato su carta crema della Tomoe.
[Le prove sono state scritte e disegnate con una penna anonima di settimo torinese anni '60 con pennino wing flow usurato dal tratto medio].