Leonardo Art Deco 2021
Inviato: martedì 7 dicembre 2021, 21:49
Per me è stata una lunga attesa da quando ho vista per la prima volta sul sito di Leonardo questa nuova collezione, ma finalmente eccola tra le mie mani, la Art Dèco 2021. Sceglierne una sola tra le quattro colorazioni è stata ardua, le avrei prese tutte, ma alla fine ho deciso di lasciare qualcosa in banca e salvare il matrimonio optando per una Terracotta con finiture dorate.
La Art Dèco 2021 è una edizione limitata a 100 pezzi per ogni colore ed è la seconda collezione di Leonardo ispirata alle realizzazioni degli anni ‘30. In questa ottica Leonardo ha realizzato queste penne con un materiale ancora molto comune per quegli anni, l’ebanite, con inciso un tipico motivo in stile Art Dèco.
Per la realizzazione di questa penna i pezzi in ebanite realizzati in sede vengono spediti ad un artigiano francese che realizza il guiglioscè senza l’uso di macchinari CNC e li rimanda a Leonardo per l’assemblaggio finale.
La numerazione è incisa ben in vista sul fusto in un rettangolo lasciato libero dal guiglioscè, una soluzione che trovo particolarmente elegante.
Il modello di questa penna è lo stesso delle esclusive realizzazioni Custom in celluloide, parliamo quindi di una vera oversized, una penna solida e dalle dimensioni importanti. Ecco le dimensioni della penna:
Lunghezza chiusa: 155mm
Lunghezza aperta: 141mm
Lunghezza calzata: 176mm
Diametro max fusto: 16mm
Diametro sezione: 12-14mm
Peso: 34gr.
Sul cappuccio oltre alla classica clip a ruzzolina, troviamo una fascetta alla base con incisa lo stesso motivo che adorna la penna.
Il cappuccio si rimuove in poco più di un giro e può essere calzato sulla penna. Anche se calza profondamente la penna si sbilancia leggermente all’indietro e comunque diventa davvero grande.
Tuttavia viste le dimensioni importanti del fusto direi che non serve calzarla.
Il sistema di ricarica è il classico pistone di Leonardo ad alta capacità, peraltro smontabile con la chiavetta data insieme alla penna. L’anellino sotto il fondello del pistone ha a sua volta inciso lo stesso motivo che troviamo sulla penna, altro elemento a testimonianza della cura dei dettagli con cui la penna è stata disegnata e realizzata.
La sezione della penna ha una forma leggermente conica, trovo che il diametro alla base sia un po’ grande per un pennino #6, personalmente ci vedo meglio un pennino #8 come sulla Saft Green.
Il gruppo scrittura è composto da un pennino in oro 14K di produzione JoWo ed un alimentatore in ebanite realizzato in casa. Ero inizialmente convinto di prendere un’altro stub pennino Stub, poi però ho optato per un Bold, ne ho davvero tanti di Stub. Oltretutto gli Stub di JoWo per quanto funzionano bene non sono i miei preferiti, per questa gradazione trovo molto più godibili i Bock.
Credo che ormai Leonardo abbia trovato la configurazione migliore abbinando agli affidabili pennini JoWo i suoi alimentatori in ebanite che contribuiscono ad avere ottime prestazioni di scrittura.
Appena arrivata a casa la penna è stata immediatamente caricata con inchiostro Sepia di casa (a corredo della penna viene dato l’ottimo nero), non ha mai perso un colpo, l’ho messa subito sotto scrivendo pagine di deliri e questa recensione: scorre sulla carta in maniera piacevole, ma non scivola via, il flusso è generoso, ma non abbondante ed il tratto è quello che ci si aspetta da un B, non da un BB o un M. L’ho lasciata aperta sul tavolo per cinque minuti, rimessa sulla carta è partita senza alcuna esitazione, e questo senza alcun rodaggio. Insomma anche su questo aspetto non c’è nulla di cui lamentarsi.
In conclusione trovo questa Art Dèco un’altra bellissima realizzazione di Leonardo, al solito non mi è semplice muovere delle critiche ad una penna realizzata con tale attenzione ai dettagli, materiali di qualità e che scrive persino bene (lo vogliamo davvero dare per scontato?), ma qualche appunto lo faccio.
Innanzitutto muovo la solita critica: ma sto’ pennino vogliamo iniziare a farlo in casa? Insomma Leonardo si produce in casa tutto, incluse le clip, gli anellini, gli alimentatori… e il pennino? Ma chissà che non ci stiano lavorando.
La sezione la trovo più scomoda rispetto a quella della cuginetta Momento Zero Grande, la quale ha una conicità più pronunciata e quindi un diametro alla base inferiore, che trovo quindi sia anche più idonea ad ospitare un pennino #6 rispetto alla Art Dèco.
Infine il prezzo: 630€ non sono proprio due lire, ma giusto per avere un termine di paragone, con questi soldi non ci compriamo neanche una Le Grand in preziosa resina stampata.
La Art Dèco 2021 è una edizione limitata a 100 pezzi per ogni colore ed è la seconda collezione di Leonardo ispirata alle realizzazioni degli anni ‘30. In questa ottica Leonardo ha realizzato queste penne con un materiale ancora molto comune per quegli anni, l’ebanite, con inciso un tipico motivo in stile Art Dèco.
Per la realizzazione di questa penna i pezzi in ebanite realizzati in sede vengono spediti ad un artigiano francese che realizza il guiglioscè senza l’uso di macchinari CNC e li rimanda a Leonardo per l’assemblaggio finale.
La numerazione è incisa ben in vista sul fusto in un rettangolo lasciato libero dal guiglioscè, una soluzione che trovo particolarmente elegante.
Il modello di questa penna è lo stesso delle esclusive realizzazioni Custom in celluloide, parliamo quindi di una vera oversized, una penna solida e dalle dimensioni importanti. Ecco le dimensioni della penna:
Lunghezza chiusa: 155mm
Lunghezza aperta: 141mm
Lunghezza calzata: 176mm
Diametro max fusto: 16mm
Diametro sezione: 12-14mm
Peso: 34gr.
Sul cappuccio oltre alla classica clip a ruzzolina, troviamo una fascetta alla base con incisa lo stesso motivo che adorna la penna.
Il cappuccio si rimuove in poco più di un giro e può essere calzato sulla penna. Anche se calza profondamente la penna si sbilancia leggermente all’indietro e comunque diventa davvero grande.
Tuttavia viste le dimensioni importanti del fusto direi che non serve calzarla.
Il sistema di ricarica è il classico pistone di Leonardo ad alta capacità, peraltro smontabile con la chiavetta data insieme alla penna. L’anellino sotto il fondello del pistone ha a sua volta inciso lo stesso motivo che troviamo sulla penna, altro elemento a testimonianza della cura dei dettagli con cui la penna è stata disegnata e realizzata.
La sezione della penna ha una forma leggermente conica, trovo che il diametro alla base sia un po’ grande per un pennino #6, personalmente ci vedo meglio un pennino #8 come sulla Saft Green.
Il gruppo scrittura è composto da un pennino in oro 14K di produzione JoWo ed un alimentatore in ebanite realizzato in casa. Ero inizialmente convinto di prendere un’altro stub pennino Stub, poi però ho optato per un Bold, ne ho davvero tanti di Stub. Oltretutto gli Stub di JoWo per quanto funzionano bene non sono i miei preferiti, per questa gradazione trovo molto più godibili i Bock.
Credo che ormai Leonardo abbia trovato la configurazione migliore abbinando agli affidabili pennini JoWo i suoi alimentatori in ebanite che contribuiscono ad avere ottime prestazioni di scrittura.
Appena arrivata a casa la penna è stata immediatamente caricata con inchiostro Sepia di casa (a corredo della penna viene dato l’ottimo nero), non ha mai perso un colpo, l’ho messa subito sotto scrivendo pagine di deliri e questa recensione: scorre sulla carta in maniera piacevole, ma non scivola via, il flusso è generoso, ma non abbondante ed il tratto è quello che ci si aspetta da un B, non da un BB o un M. L’ho lasciata aperta sul tavolo per cinque minuti, rimessa sulla carta è partita senza alcuna esitazione, e questo senza alcun rodaggio. Insomma anche su questo aspetto non c’è nulla di cui lamentarsi.
In conclusione trovo questa Art Dèco un’altra bellissima realizzazione di Leonardo, al solito non mi è semplice muovere delle critiche ad una penna realizzata con tale attenzione ai dettagli, materiali di qualità e che scrive persino bene (lo vogliamo davvero dare per scontato?), ma qualche appunto lo faccio.
Innanzitutto muovo la solita critica: ma sto’ pennino vogliamo iniziare a farlo in casa? Insomma Leonardo si produce in casa tutto, incluse le clip, gli anellini, gli alimentatori… e il pennino? Ma chissà che non ci stiano lavorando.
La sezione la trovo più scomoda rispetto a quella della cuginetta Momento Zero Grande, la quale ha una conicità più pronunciata e quindi un diametro alla base inferiore, che trovo quindi sia anche più idonea ad ospitare un pennino #6 rispetto alla Art Dèco.
Infine il prezzo: 630€ non sono proprio due lire, ma giusto per avere un termine di paragone, con questi soldi non ci compriamo neanche una Le Grand in preziosa resina stampata.