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Ciao a tutti, ci ho messo qualche momento a decidere il titolo perché in realtà cercavo senza successo un termine italiano, che conosco invece in inglese, per dire se c’è una certa regolarità in un oggetto, ma ahimè il termine non mi viene. Volevo condividere la mia osservazione/paragone di due pennini EF acciaio Pelikan che possiedo, perché a differenza di quanto ho sia letto più volte sia sperimentato in prima persona, stavolta le due penne di pari gradazione scrivono davvero uguale tra loro
Vi metto foto: il colore ramato (Ancient Copper) è scritto con M200 Cognac, mentre il colore acquamarina (Syo-ro) è scritto con M205 Petrol Marbled, entrambi davvero extrafini e molto simili tra loro come tratto. Se cliccate la foto, la vedete dritta

Voi cosa avete sperimentato in merito a variabilità imprevedibile tra pennini (Pelikan) della stessa misura?
Sarebbe interessante condividere le esperienze per capire se finalmente questo produttore ha fatto qualcosa per garantire una certa regolarità dei pennini o se il mio è un caso fortunato
Buona serata a tutti!

avresti usato il termine consistency? coerenza?
Da possessore di un certo numero di M200, alcune con pennino dello stesso tratto, non posso dire che siano sempre perfettamente uguali, ma abbastanza vicini solitamente sì. Quel che solitamente noto è che i pennini Pelikan, quelli in oro, siano una mezza misura più larghi del tratto di parecchie altre penne anche di produzione Europea (non faccio volutamente il confronto con i giapponesi).
I pennini in acciaio delle M200 questa tendenza alla mezza misura in più ce l'hanno molto meno, mi sembra.
Sento spesso lamentarsi dei pennini Pelikan troppo larghi, personalmente non soffro troppo però, perché in tutta onestà sotto F non vado quasi mai, e non disdegno invece tratti più larghi, tra cui l'universale M, e lo snobbato broad.
Se poi tra pennino e pennino dello stesso tratto vi sia qualche differenza questo non mi disturba, in qualche caso ho un F che è un FM e un M che è un MB, e mi sembra di avere più pennini diversi!
Quello che apprezzo sicuramente nelle M200 è l'affidabilità delle penne, e il leggero molleggio del pennino (anche qui spesso diverso da pennino a pennino) che rende la scrittura più morbida e comoda (rispetto al classico chiodo, spesso presente per esempio su molte cinesi...).

La mia (positivissima) esperienza con le Pelikan a pistone ruota soprattutto (tranne un'unica eccezione) intorno a una dozzina di M200 (e analoghe), di produzione sia attuale che West Germany, con pennini in acciaio, nelle misure da EF a B. Per quello che posso dire, oltre all'assoluta bontà delle penne, che reputo straordinarie, i pennini per quel modello sono molto performanti, di qualità costantemente alta, molto regolari nelle misure, più fini dei corrispondenti modelli in oro (esempio, quelli della M400). In un solo caso ho trovato un EF rodiato (montato sulla Taupe) che non era particolarmente liscio e grattava leggermente: con l'uso è andato a posto, senza raggiungere però la qualità degli altri EF che erano eccellenti fin da subito e sono restati superiori a questo; indubbiamente un esemplare nato male, può capitare. Ci sono pochi, pochissimi marchi in grado di farmi avvertire quel senso di sicurezza al quale sono da sempre abituato con Pelikan, e altrettanto pochi sono i fabbricanti, oltre a Pelikan, dai quali sarei disposto a spendere cifre che normalmente considero alte per una penna stilografica. Per quanto mi riguarda è uno dei tre marchi di riferimento per quello che riguarda il buon funzionamento e la qualità di scrittura, al quale rapporto tutte le altre.

Silvia1974 ha scritto: ↑mercoledì 1 dicembre 2021, 21:56 il colore ramato (Ancient Copper) è scritto con M200 Cognac, mentre il colore acquamarina (Syo-ro) è scritto con M205 Petrol Marbled, entrambi davvero extrafini e molto simili tra loro come tratto.

Faccio l'Avvocato del Diavolo: Il Syo-ro (come tutti gli Iroshizuku) è un inchiostro molto fluido e lubrificato. L'Ancient Copper (come tutti i marroni) non è l'inchiostro più "facile" del mondo.
Se le due penne scrivono con lo stesso tratto, non è che forse qualche minima differenza i pennini ce l'hanno?

Silvia adoro le tue pagine, e adoro le Pelikan, specie le 200 ma per extrafine intendo un altro mondo!!

Però a guardare le tue pagine scritte a me quei pennini non sembrano degli EF, e forse nemmeno degli F. In effetti io non mi lamento tanto della regolarità ma quanto del fatto che i pennini Pelikan scrivono consistentemente in modo troppo ampio.

Alfredo

sansenri ha scritto: ↑mercoledì 1 dicembre 2021, 22:27 avresti usato il termine consistency? coerenza?

Beh, consistenza esiste anche in italiano.

Simone

alfredop ha scritto: ↑mercoledì 1 dicembre 2021, 23:10 Però a guardare le tue pagine scritte a me quei pennini non sembrano degli EF, e forse nemmeno degli F. In effetti io non mi lamento tanto della regolarità ma quanto del fatto che i pennini Pelikan scrivono consistentemente in modo troppo ampio.

Direi che se non ne trovi uno antico fatto a modo, quelli di oggi sono fini solo nella mente di chi li ha stampigliati...

Simone

piccardi ha scritto: ↑giovedì 2 dicembre 2021, 0:40

alfredop ha scritto: ↑mercoledì 1 dicembre 2021, 23:10 Però a guardare le tue pagine scritte a me quei pennini non sembrano degli EF, e forse nemmeno degli F. In effetti io non mi lamento tanto della regolarità ma quanto del fatto che i pennini Pelikan scrivono consistentemente in modo troppo ampio.

Direi che se non ne trovi uno antico fatto a modo, quelli di oggi sono fini solo nella mente di chi li ha stampigliati...

Simone

E' vero, ma per come la vedo io non è poi così grave, perché basta intendersi sui termini. Io prediligo pennini F o M (meglio una via di mezzo); se Pelikan li chiama EF, o Gianferdinando, a me poco importa, perché ciò che mi interessa è il tratto che voglio. E' chiaro che quando mi serve un vero fine guardo altrove, come ho sempre fatto.

Monet63 ha scritto: ↑giovedì 2 dicembre 2021, 0:54 E' chiaro che quando mi serve un vero fine guardo altrove, come ho sempre fatto.

Assolutamente d'accordo. Per esser chiari, ritengo che i fini Pelikan siano ottimi pennini che scrivono benissimo, d'altronde trovare una Pelikan che scrive male è più difficile che vincere il proverbiale terno al lotto... Solo che come "fini" sono davvero troppo abbondanti (almeno per i miei gusti).

Simone

Grazie a tutti per gli interventi
Si il termine inglese era quello: l’importante è che avete capito l’oggetto del contendere. Premesso che anche io ho sempre avuto positive e tranquillizzanti esperienze con Pelikan, e che, essendo cosa nota l’abbondanza dei loro tratti, se voglio un tratto davvero fine uso la Sailor, sul fatto che ci possa essere variabilità di tratto tra punte marcate allo stesso modo per me è la prima volta che due scrivono quasi uguale. Avevo un F Pelikan (però anni ‘80! più flessibile) che accidenti dipingeva il foglio come un BBB Tra i moderni, vero che quelli in oro scrivono più largo: la M405 è decisamente più generosa ed anziché EF pare un FM. Detto ciò, proverò alla prossima ricarica a mettere un inchiostro più asciutto nella Petrol Marbled, anzi magari in entrambe, così faccio il paragone di prestazioni con la stessa benzina

Monet63 ha scritto: ↑giovedì 2 dicembre 2021, 0:54 se Pelikan li chiama EF, o Gianferdinando, a me poco importa

Mi immagino la stampigliatura sul pennino

Stabilito che Pelikan ed EF sono due termini incompatibili, se si usa l’inchiostro di casa si ha un tratto un po’ più coerente con la gradazione dichiarata.

Monet63 ha scritto: ↑giovedì 2 dicembre 2021, 0:54

piccardi ha scritto: ↑giovedì 2 dicembre 2021, 0:40
Direi che se non ne trovi uno antico fatto a modo, quelli di oggi sono fini solo nella mente di chi li ha stampigliati...

Simone

E' vero, ma per come la vedo io non è poi così grave, perché basta intendersi sui termini. Io prediligo pennini F o M (meglio una via di mezzo); se Pelikan li chiama EF, o Gianferdinando, a me poco importa, perché ciò che mi interessa è il tratto che voglio. E' chiaro che quando mi serve un vero fine guardo altrove, come ho sempre fatto.

Il problema è che a me piacciono le Pelikan (che colleziono) ed i pennini Sailor. Siccome uso solo penne che scrivono molto fini mi da un po' fastidio non poter usare le Pelikan che possiedo.
Comunque alla fine ho risolto sfruttando l'intercambialità dei pennini, ho un insieme di pennini che scrivono come piace a me (perché sono old-style, o perché me li sono modificati a mio piacimento) e li faccio ruotare sui corpi penna che voglio usare in quel momento.

Alfredo

Silvia1974 ha scritto: ↑giovedì 2 dicembre 2021, 7:45

Monet63 ha scritto: ↑giovedì 2 dicembre 2021, 0:54 se Pelikan li chiama EF, o Gianferdinando, a me poco importa

Mi immagino la stampigliatura sul pennino

Io mi sono fatto le stesse risate al tuo "dipingeva il foglio", perché ho visualizzato la scena.