Piacere di conoscervi...
Inviato: sabato 1 dicembre 2012, 11:06
... sono Michele e scrivo da Trento. Per qualche mese ancora potrò vantare un 2 tra le decine della mia età.
Ho recentemente riscoperto il piacere del pennino, di cui mi ero privato, per ragioni pragmatiche, una volta ottenuta la mia licenza elementare.
I ricordi di quel periodo vedono la mia mano grassottella di bambino tinta di blu. E perdonate le rime, essendo mancino, assumevo la classica presa ad uncino. Come tanti collezionavo le palline che otturano le cartucce ed esprimevo la mia creatività sperimentando reazioni tra "cancellina" e inchiostro. Il corredo era la classica pellikan, con oblò d'ispezione oblunghi posti a metà dello stilo. Purtroppo combinando la penna col righello per ottenere, variabilmente, una catapulta o un aereo, ruppi la clip del tappo, rendendo la mia penna verde acqua in parte mutilata. Gli altri ricordi legati alle stilografiche riguardano le due Waterman di mio fratello e qualche stralcio di Vamba o del "Libro cuore", difficili da afferrare e preferisco lasciarli vagare nella nebbia, andando a sfiorarli di tanto in tanto.
Ritenendo di essere cresciuto abbastanza e di avere un sufficiente autocontrollo per non impiastricciarmi mani e polsini (o rompere la clip) ho deciso di compiere il grande passo e tornare alle stilografiche. Purtroppo negli anni ho perso il mio caratteristico tratto "corsivo strisciato" a favore di un ibrido minuscolo. Dire calligrafia, nel mio caso, è un errore di forma. Non c'è nulla di bello, ma almeno questa risulta piuttosto leggibile.
Ho acquistato recentemente una Waterman Hemispheré Deluxe, pennino F. Scelta forse un po' da modesto parvenu, ma le foto online del tappo con motivo ondivago hanno catturato la mia attenzione. Che altro dire? Vorrei regalarmi un altra stilo, forse una Pellikan M200 o una Sapporo, ma devo fare i conti con il loro costo, alla fine siamo nella sfera (seppure si parli di pennini) del superfluo (più che altro nel secondo caso devo fare i calcoli con la dogana).
Spero di non avervi annoiato o di avere ecceduto in consequenzialità, ma il pensiero corre lento stamane, intorpidito dall'insonnia di questa notte, e potrei avere saltato qualche passaggio logico.
Buona giornata,
Michele
Ho recentemente riscoperto il piacere del pennino, di cui mi ero privato, per ragioni pragmatiche, una volta ottenuta la mia licenza elementare.
I ricordi di quel periodo vedono la mia mano grassottella di bambino tinta di blu. E perdonate le rime, essendo mancino, assumevo la classica presa ad uncino. Come tanti collezionavo le palline che otturano le cartucce ed esprimevo la mia creatività sperimentando reazioni tra "cancellina" e inchiostro. Il corredo era la classica pellikan, con oblò d'ispezione oblunghi posti a metà dello stilo. Purtroppo combinando la penna col righello per ottenere, variabilmente, una catapulta o un aereo, ruppi la clip del tappo, rendendo la mia penna verde acqua in parte mutilata. Gli altri ricordi legati alle stilografiche riguardano le due Waterman di mio fratello e qualche stralcio di Vamba o del "Libro cuore", difficili da afferrare e preferisco lasciarli vagare nella nebbia, andando a sfiorarli di tanto in tanto.
Ritenendo di essere cresciuto abbastanza e di avere un sufficiente autocontrollo per non impiastricciarmi mani e polsini (o rompere la clip) ho deciso di compiere il grande passo e tornare alle stilografiche. Purtroppo negli anni ho perso il mio caratteristico tratto "corsivo strisciato" a favore di un ibrido minuscolo. Dire calligrafia, nel mio caso, è un errore di forma. Non c'è nulla di bello, ma almeno questa risulta piuttosto leggibile.
Ho acquistato recentemente una Waterman Hemispheré Deluxe, pennino F. Scelta forse un po' da modesto parvenu, ma le foto online del tappo con motivo ondivago hanno catturato la mia attenzione. Che altro dire? Vorrei regalarmi un altra stilo, forse una Pellikan M200 o una Sapporo, ma devo fare i conti con il loro costo, alla fine siamo nella sfera (seppure si parli di pennini) del superfluo (più che altro nel secondo caso devo fare i calcoli con la dogana).
Spero di non avervi annoiato o di avere ecceduto in consequenzialità, ma il pensiero corre lento stamane, intorpidito dall'insonnia di questa notte, e potrei avere saltato qualche passaggio logico.
Buona giornata,
Michele