Leonardo Saft Green Custom - Special Edition
Inviato: venerdì 19 novembre 2021, 23:12
Confesso di essere un fan di questo marchio italiano ormai affermato a livello mondiale: Leonardo Officina Italiana. Devo ammettere che per me non è facile essere obiettivo sulle penne fatte da Leonardo, ogni volta che ne prendo una tra le mani cerco di trovarci qualche cosa da criticare, ma questo giovane marchio con anni di esperienza alle spalle sta lavorando davvero bene e non è facile trovarvi dei difetti. Peraltro da fan del marchio troverei poco utile tessere lodi senza un oggettivo riscontro, in primis non aiuterebbe nessuno, incluso Leonardo, e poi si finirebbe nel ridicolo sortendo solo l’effetto opposto.
Eccomi quindi a parlare della mia ultima arrivata, una Saft Green Custom special edition. Premetto che questa penna per me ha un significato speciale, mi è stata regalata da mia moglie e realizzata per me da Leonardo per esaudire il suo desiderio di farmi dono di una penna esclusiva. Mia moglie ha contattato Salvatore Matrone dicendogli “lo voglio stupire” e lui ha fatto in modo di stupirmi con la solita professionalità e passione soddisfacendo in pieno la richiesta di mia moglie. E’ questo il modo che ha Leonardo per far sentire sentire ogni suo cliente un cliente esclusivo, accontentare nei limiti del possibile e con ogni mezzo ogni richiesta: chiunque ha a che fare con loro si sente un po’ speciale.
Non è difficile riconoscere un modello Leonardo, penne caratterizzate da un design riconoscibile dalle linee semplici, classiche e sempre eleganti, ma dove spazia, con una continua ricerca e un impressionante dinamismo, è sui materiali, una varietà incredibile dalle più semplici resine alle più ricercate celluloidi, riuscendo in tal modo a coprire un ampio spettro di mercato. Credo che sia proprio questa offerta così varia unitamente alla qualità costruttiva del prodotto ad avere determinato il successo che questo marchio sta riscontrando a livello mondiale.
Le più esclusive celluloidi utilizzate sono di provenienza OMAS, materiali acquistati dopo il suo fallimento sempre più rari ed ineluttabilmente destinati all'estinzione. Le penne realizzare con questi materiali sono venduti quasi esclusivamente tramite il sito ufficiale di Leonardo nella pagina Special Edition. Nonostante non parliamo di penne propriamente economiche, diversi esemplari resistono pochi giorni o anche meno prima di andare sold out. La Saft Green è stata proposta in una variante della Furore e non riuscii ad accaparramene una in tempo, credo che la mia consorte mi abbia visto più volte in stato contemplativo davanti al monitor con la foto della Saft Green in primo piano.
Ma veniamo ora al mio esemplare, una penna basata sulle linee della Momento Zero Grande ma ancor più grande, una vera oversized. Parlare delle misure su questi modelli custom non ha molto senso, essendo penne artigianali differiscono di qualche mm tra di loro, comunque per da un’idea ecco le misure della mia Custom.
Lunghezza chiusa: 157mm
Lunghezza aperta: 141,5mm
Lunghezza calzata: 178mm
Diametro max fusto: 16mm
Diametro sezione: 12-14mm
Peso: 37gr.
Il cappuccio viene via in meno di un giro completo e può essere calzato, la penna diventa però davvero grande, comunque calza profondamente e non sbilancia eccessivamente la penna. Direi però che può essere tranquillamente usata senza calzare il cappuccio anche da chi, come me, ha delle mani belle grandi.
Il sistema di ricarica è il solito pistone Leonardo che garantisce una buona capacità di inchiostro. Manca una finestra per ispezionare il livello di inchiostro, ma una soluzione tipo quella adottata sulla Momento Magico sarebbe stato un vero crimine su questa celluloide e sinceramente non vedo nessun’altra soluzione percorribile su una penna a pistone.
La sezione, a differenza della Momento Zero Grande, è lineare e visto il diametro alla base trovo che si abbini bene al pennino nr.8 installato. In generale però trovo che la forma della sezione della Momento Zero Grande sia più confortevole, cosa che si avverte nelle lunghe sessioni di scrittura. Il gruppo scrittura è composto da un conduttore in ebanite giapponese realizzato in casa accoppiato ad un pennino nr. 8 prodotto da Bock, ma non è il solito e canonico Bock perché questo è uno stub 1.3 rivisto e rifinito da Salvatore, un pennino che offre un suo carattere con una tratto più da Cursive Italic che da Stub. Appena tirata fuori dalla carta ha iniziato a scorrere sulla carta molto piacevolmente, un pennino morbido e setoso con un flusso a dir poco generoso che offre una variazione di tratto più accentuata di uno stub ma senza le difficoltà d’uso di un vero italico. E' una penna che scrive sempre, senza mai fermarsi, con un tratto costante e senza smagrimenti del flusso, la sola cosa di cui necessita è l'inchiostro, quello in foto è il Waterman Harmonious Green. La critica che continuo a muovere a Leonardo è che usa pennini che non sono fatti in casa, fanno praticamente tutto anche le minuterie metalliche, credo che oramai è ora di dare un carattere distintivo alle sue penne anche nelle peformance di scrittura. Dimenticavo, l’altro difetto di questa penna è il prezzo… ma a caval donato non si guarda in bocca
Eccomi quindi a parlare della mia ultima arrivata, una Saft Green Custom special edition. Premetto che questa penna per me ha un significato speciale, mi è stata regalata da mia moglie e realizzata per me da Leonardo per esaudire il suo desiderio di farmi dono di una penna esclusiva. Mia moglie ha contattato Salvatore Matrone dicendogli “lo voglio stupire” e lui ha fatto in modo di stupirmi con la solita professionalità e passione soddisfacendo in pieno la richiesta di mia moglie. E’ questo il modo che ha Leonardo per far sentire sentire ogni suo cliente un cliente esclusivo, accontentare nei limiti del possibile e con ogni mezzo ogni richiesta: chiunque ha a che fare con loro si sente un po’ speciale.
Non è difficile riconoscere un modello Leonardo, penne caratterizzate da un design riconoscibile dalle linee semplici, classiche e sempre eleganti, ma dove spazia, con una continua ricerca e un impressionante dinamismo, è sui materiali, una varietà incredibile dalle più semplici resine alle più ricercate celluloidi, riuscendo in tal modo a coprire un ampio spettro di mercato. Credo che sia proprio questa offerta così varia unitamente alla qualità costruttiva del prodotto ad avere determinato il successo che questo marchio sta riscontrando a livello mondiale.
Le più esclusive celluloidi utilizzate sono di provenienza OMAS, materiali acquistati dopo il suo fallimento sempre più rari ed ineluttabilmente destinati all'estinzione. Le penne realizzare con questi materiali sono venduti quasi esclusivamente tramite il sito ufficiale di Leonardo nella pagina Special Edition. Nonostante non parliamo di penne propriamente economiche, diversi esemplari resistono pochi giorni o anche meno prima di andare sold out. La Saft Green è stata proposta in una variante della Furore e non riuscii ad accaparramene una in tempo, credo che la mia consorte mi abbia visto più volte in stato contemplativo davanti al monitor con la foto della Saft Green in primo piano.
Ma veniamo ora al mio esemplare, una penna basata sulle linee della Momento Zero Grande ma ancor più grande, una vera oversized. Parlare delle misure su questi modelli custom non ha molto senso, essendo penne artigianali differiscono di qualche mm tra di loro, comunque per da un’idea ecco le misure della mia Custom.
Lunghezza chiusa: 157mm
Lunghezza aperta: 141,5mm
Lunghezza calzata: 178mm
Diametro max fusto: 16mm
Diametro sezione: 12-14mm
Peso: 37gr.
Il cappuccio viene via in meno di un giro completo e può essere calzato, la penna diventa però davvero grande, comunque calza profondamente e non sbilancia eccessivamente la penna. Direi però che può essere tranquillamente usata senza calzare il cappuccio anche da chi, come me, ha delle mani belle grandi.
Il sistema di ricarica è il solito pistone Leonardo che garantisce una buona capacità di inchiostro. Manca una finestra per ispezionare il livello di inchiostro, ma una soluzione tipo quella adottata sulla Momento Magico sarebbe stato un vero crimine su questa celluloide e sinceramente non vedo nessun’altra soluzione percorribile su una penna a pistone.
La sezione, a differenza della Momento Zero Grande, è lineare e visto il diametro alla base trovo che si abbini bene al pennino nr.8 installato. In generale però trovo che la forma della sezione della Momento Zero Grande sia più confortevole, cosa che si avverte nelle lunghe sessioni di scrittura. Il gruppo scrittura è composto da un conduttore in ebanite giapponese realizzato in casa accoppiato ad un pennino nr. 8 prodotto da Bock, ma non è il solito e canonico Bock perché questo è uno stub 1.3 rivisto e rifinito da Salvatore, un pennino che offre un suo carattere con una tratto più da Cursive Italic che da Stub. Appena tirata fuori dalla carta ha iniziato a scorrere sulla carta molto piacevolmente, un pennino morbido e setoso con un flusso a dir poco generoso che offre una variazione di tratto più accentuata di uno stub ma senza le difficoltà d’uso di un vero italico. E' una penna che scrive sempre, senza mai fermarsi, con un tratto costante e senza smagrimenti del flusso, la sola cosa di cui necessita è l'inchiostro, quello in foto è il Waterman Harmonious Green. La critica che continuo a muovere a Leonardo è che usa pennini che non sono fatti in casa, fanno praticamente tutto anche le minuterie metalliche, credo che oramai è ora di dare un carattere distintivo alle sue penne anche nelle peformance di scrittura. Dimenticavo, l’altro difetto di questa penna è il prezzo… ma a caval donato non si guarda in bocca
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