FountainPen.it Forum

carissimi componenti di questa meravigliosa comunità di stilografisti, dato che mi con voi mi sento parte di una grande famiglia, con lo stesso entusiasmo con cui si annuncia l'arrivo di un bambino, vi rendo partecipi del fatto che i miei cari genitori, quale regalo per il conseguimento della mia seconda laurea, mi hanno donato la Pelikan M600. Non serve ch'io pubblichi la foto, dato che tutti voi conoscete bene la penna de quo. La versione è quella attualmente in produzione, colore verde / nero a righette, pennino in oro bicolore 14 carati in misura F.
Ho scelto l'F poiché sul forum ho letto svariate lamentele sul pennino EF di Pelikan, spesso dedito a grattamenti e raschiamenti. Questo F scrive dolcemente, scivola sulla carta, quasi sfugge al controllo della mano poiché è saponoso, o burroso, ecco, spero di avere reso l'idea.
La penna mi entusiasma, è stupenda, realizzata e rifinita con cura maniacale, il suo aspetto austero ed elegante la rende un oggetto che non passa inosservato.
Per le manine che mi ritrovo, sia le dimensioni sia il peso li trovo ideali.
Unica nota dolente: nonostante io ami molto i pennini M ed il flusso generoso, questo pennino F equivale ad un M che ha rotto gli argini, e l'inchiostro fluisce e fluisce dando vita ad un tratto larghissimo, e questo nonostante abbia caricato la penna con il 4001 brilliant brown.
Non oso immaginare come scriverebbe con un inchiostro più fluido del 4001.
Detto questo, la penna è favolosa e vuole scrivere, non sopporta di essere trascurata, vuole scrivere sempre, magari a lettere grandi perché le "o" non divengano una macchia di colore senza il vuoto al centro (hihihi).
Che accorgimenti oppure che inchiostro potrei usare per ridurre un po' il flusso o - per meglio dire - per stringere la larghezza del tratto sulla carta?
Prediligo gli inchiostri marrone (ed in particolar modo il Noodler's 41 brown - indelebile e indifferente all'acqua).
Un grazie a tutti in anticipo.
Vi abbraccio tutti quanti.
Doncaffè.

È valsa la pena di darsi da fare così tanto nello studio! Complimenti.

Che io sappia i Pelikan sono gli inchiostri più "stringenti".

Metti qualche foto, magari si scopre che la penna non ha un flusso sano...

Gargaros ha scritto: ↑lunedì 15 novembre 2021, 13:12 È valsa la pena di darsi da fare così tanto nello studio! Complimenti.

Che io sappia i Pelikan sono gli inchiostri più "stringenti".

Metti qualche foto, magari si scopre che la penna non ha un flusso sano...

Si potrebbe provare anche con gli Aurora Blue o Blue nero, notoriamente molto parchi.

Sei fregato: metti su un bell'inchiostro colorato e goditela!

mmm, prova a cambiare carta. Vedrai un tratto differente a seconda della stessa.

Qui ci vuole Monet!
In sua attesa, con il 4001 BB un po' il flusso dovrebbe contenersi, ma è, appunto, un nero (e poi a me ha dato qualche problema di salto di tratto iniziale).
Sul marrone, ci sarebbe l'Herbin Café del Iles che (contrariamente agli altri Herbin) dovrebbe avere proprietà "astringenti" (uso il condizionale perché personalmente non l'ho mai provato); oppure il R&K Sepia, che è fra l'altro un ottimo inchiostro, anche se non propriamente marrone come comunemente viene inteso questo colore; oppure ancora il Waterman Havana Brown (se ancora si chiama così).
In realtà, ogni penna deve sposarsi al "suo" inchiostro: il difficile è capire qual'è il marito giusto!

doncaffè ha scritto: ↑lunedì 15 novembre 2021, 13:01 Che accorgimenti oppure che inchiostro potrei usare per ridurre un po' il flusso o - per meglio dire - per stringere la larghezza del tratto sulla carta?
Prediligo gli inchiostri marrone (ed in particolar modo il Noodler's 41 brown - indelebile e indifferente all'acqua).
Un grazie a tutti in anticipo.
Vi abbraccio tutti quanti.
Doncaffè.

1.- Carta adatta agli inchiostri liquidi, meglio se molto resistente alla penetrazione. E' spesso un aspetto inspiegabilmente trascurato, ma è la prima cosa a cui badare se si vuole un tratto che rispecchi la reale capacità di tratto del pennino. Se ti è possibile procurati un paio di fogli di Tomoe River, ma anche le attuali Oxford e certe Clairefontaine (Flying Spirit in particolare) sono molto performanti. Anche Rhodia, ma meno delle precedenti, e alcuni lotti Dot Pad spiralati avevano problemi.
2.- Mano leggera. Conosco persone che quando scrivono sono in grado di far aumentare il calibro del pennino anche di una misura, rispetto al comportamento che ha nelle mie mani.
3.- Inchiostro adeguato. Mi vengono subito in mente proprio il Pelikan 4001 Brilliant Brown, Il brown di Waterman (piuttosto rossiccio, a cui hanno messo un nome stupido che non ricordo, una volta si chiamava havana) ma soprattutto lo splendido Campo Marzio Tabacco, un inchiostro incredibilmente equilibrato e a mio avviso ricco di fascino. Da considerare che alcuni inchiostri, tra cui molti Noodler's, sono in grado di aumentare lo spessore del tratto a causa di alcuni additivi presenti in soluzione, alcuni dei quali rendono l'inchiostro molto penetrante (esempio, Bad Blue Heron, o anche tutti i Bernanke); per questo motivo io, di una penna nuova come la tua cercherei prima di capire il vero carattere, dandole da bere inchiostri al di sopra di ogni sospetto, che non abbiano una "personalità" tale da snaturare il comportamento della penna, almeno per l'inizio.

Per il resto: complimenti per il gioiellino, sono davvero contento per te!

doncaffè ha scritto: ↑lunedì 15 novembre 2021, 13:01 Che accorgimenti oppure che inchiostro potrei usare per ridurre un po' il flusso o - per meglio dire - per stringere la larghezza del tratto sulla carta?

Complimenti per la bellissima penna.
Io mi dedicherei ad un po' di prove alle varie combinazioni carta/inchiostro per trovare quella che rende al meglio con quella specifica penna.

Prima di tutto, complimenti per la laurea, poi anche per la penna. Per quanto riguarda l'inchiostro, sul marrone potresti provare un Herbin Lie de The, belle sfumature e dovrebbe aiutare ad avere un tratto più contenuto (senza far miracoli ovviamente, sono pur sempre inchiostri a base d'acqua). Anche il Diamine Golden Brown potrebbe fare al caso tuo, smagrisce un pochino il tratto ed è un marrone dorato ricco di sfumature. Quella penna vuole scrivere, e allora accontentiamola

Complimenti, ottimo acquisto, tra l'alteo nella classifica colorazione veede nera è sempre attuale e non stanca.
Per l'inchiostro direi che con il Pelikan Brown sei già su un inchiostro "asciutto" qukndi probabilmente o stai usando una carta molto assorbente, oppure il tratto è quello "naturale" della penna.

Complimenti, un vero classico. Le gradazioni di Pelikan sono sempre generose, però con gli inchiostri di casa si ridimensionano abbastanza. Perché non metti una prova di scrittura?

buonasera a tutti e Buon Anno Nuovo.
Mi scuso per il ritardo, svariati impegni di lavoro mi hanno distolto.
Ecco le fotografie come di prassi, al fine di avere la vostra autorevole diagnosi sul flusso della M600...
La carta che ho usato è quella di un blocco Clairefontaine "Flying Spirit".
Grazie di cuore, vi abbraccio come sempre.
Doncaffè.

I Robert Oster trovo siano in media asciutti. I suoi rosa, come Cherry Blossom, Sushi, Pinky e compagnia bella sono così secchi che li trovo sgradevoli, ma di bel colore. I suoi bruni non li ho mai provati però. I Graf von Faber Castell, Cognac Brown e Hazelnut Brown, li ho invece trovati equilibrati, tendenti all'asciutto forse, e così gli Herbin Lie de Thè e Cafè des Iles.

buongiorno a tutti...ho pubblicato le fotografie, la qualità delle quali è scadente e di ciò mi scuso, al fine di ricevere un commento sulla eventuale eccessiva larghezza del tratto della Pelikan M600.
Non avendo altre penne utili ai fini della comparazione, se possibile chiedo una breve valutazione sulla base dello scarno materiale che potete vedere.
Grazie di cuore, vi abbraccio tutti.
Doncaffè

Di primo acchito, direi che il tratto della M600 è più largo della m200… ma credo che la lievissima differenza sia da imputare alla generosità maggiore del flusso, più che alla misura del pennino.
Puoi infatti vedere il retro del foglio per capirlo.
Altra prova potresti fare per confrontarle è provare il pennino in reverse .
Sicuramente il pennino della tua M600 non è un fine giapponese, ma dico un ovvietà.
Ciao