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Carissimi tutti, stamattina è arrivato il mo nuovo stiloforo, acquistato in una baia famosa per le vendite [anche] di penne.
E' marcato Cervinia, la marca è incisa nel fusto, nella parte verde marmorizzata (è celluloide? plastica?).
Ecco, la mia curiosità sarebbe conoscere l'epoca di fabbricazione e la fascia qualitativa in cui esso si collocava (economica, lussuosa, senza infamia né lode...).
Il sistema di caricamento è a pulsante di fondo, a cui si accede dopo avere svitato parte del fusto, e credo che all'interno contenga un sacchetto di gomma.
L'ho caricato con il Noodler's 41 brown ed ho iniziato a scrivere: il flusso è generoso, il pennino graffia leggermente la carta ma in maniera assolutamente non fastidiosa...credo che non abbia la pallina di iridio...purtroppo non ho la lente qui in ufficio per poter verificare...
Sul pennino è incisa la scritta "Duchessa iridium".
Esteticamente questo stiloforo mi piace da matti, ed è molto piacevole da usare, sembra scriva da solo senza alcun apporto da parte mia.
Allego alcune fotografie pubblicate dal venditore.
Grazie a chi saprà darmi qualche informazione.
Vi abbraccio tutti.
Doncaffè.

Esteticamente potrebbe stare da metà anni '30 ai '50. Cervinia è un marchio torinese di Giuseppe Carboni (del negozio La stilografica). Duchessa è un marchio registrato da Giorgio Diamanti e Pietro Bazzani di Genova e tempo si tratti di pennino sostituto.

Il materiale è quasi sicuramente celluloide. La produzione è più sul lato economico che su quello di lusso (quella generale dell'azienda era nel range dal basso al medio).

Simone

bello!
il pennino è morbido /flessibile?

Quante preziose informazioni...ora che so che lo stiloforo è anche antico lo uso con amore ancor più grande.
Il pennino è morbido, non un vero flessibile...alla pressione reagisce con una modesta divaricazione.
Devo però dire che a me i pennini delle stilografiche sembrano tutti rigidissimi, posto che spesso scrivo con pennino ed asticciola, e mamma mia che flessibilità taluni di questi pennini !
Grazie per le risposte.
Un abbraccio a tutti.
Doncaffè

grazie Piccardi per le informazioni.
Ora, mi stavo chiedendo invece di quale materiale sia costituita l'estremità sommitale del fusto, quella che si avvita dopo avere caricato la penna. E' nera, lucida, sarà celluloide pure essa oppure una plastica di qualche altro genere?
Altro dubbio che mi assilla è quello relativo allo stato di conservazione del sacchetto interno; trattandosi di uno stiloforo di 70, 80 anni, quale garanzia mi può dare il sacchetto dell'inchiostro? Varrebbe la pena visionarlo e magari sostituirlo preventivamente prima che esso si possa rompere oppure è meglio usare la penna senza preoccuparsi dello stato in cui si trova il sacchetto e sostituirlo solamente nel caso in cui esso si dovesse rompere (magari ritrovandosi il tavolo allagato ed il tappeto con nuovi colori freschi freschi)?
Ho caricato l'inchiostro e dopo 3 giorni non c'è stata alcuna perdita , ed all'atto del caricamento avevo notato che il pulsante scorreva bene, fluido...
Grazie per l'aiuto che mi potrete fornire.
Doncaffè.

Ciao, se il sacchetto carica significa che è stato già precedentemente sostituito. Fino a che funziona non lo toccherei. Il finale nero potrebbe essere in celluloide.

ciao. Affermi che se il sacchetto carica è già stato precedentemente sostituito sulla base della considerazione che, in caso contrario, un sacchetto di gomma di 70, 80 anni non potrebbe assolutamente essere integro, elastico a tal punto da caricare?

Esatto, sarebbe cristallizzato, se sei curioso non ti resta che smontarla e controllare...

doncaffè ha scritto: ↑lunedì 15 novembre 2021, 11:33 Ora, mi stavo chiedendo invece di quale materiale sia costituita l'estremità sommitale del fusto, quella che si avvita dopo avere caricato la penna. E' nera, lucida, sarà celluloide pure essa oppure una plastica di qualche altro genere?

Dall'aspetto nella foto sembrebbe celluloide (in genere l'ebanite sente di più gli anni) ma giudicare da una foto è fonte di figuracce...
Puoi provare a capirlo meglio strofinando la parte piatta della stessa su un foglio per poi annusarla, la celluoide rilascia un gradevole profumo di canfora.

Simone

Grazie a tutti per le informazioni.
Confermo il profumo di canfora soffregando la parte piatta del'estremità del fusto, e quindi il materiale è celluloide per tutte le parti esterne della penna eccetto alimentatore e pennino.
Il sacchetto dell'inchiostro regge, non ha perdite e pertanto come suggeritomi non lo tocco.
Qualora nel futuro dovessi però metterci mano, come si accede al sacchetto? estraendo alimentatore e pennino, sfilandoli dalla sezione della penna con movimento rotatorio e poi seguendo le istruzioni per il cambio del sacchetto come riportate sul nostro "wiki"?
Grazie.
Doncaffè

doncaffè ha scritto: ↑martedì 23 novembre 2021, 12:24 Grazie a tutti per le informazioni.
..............[CUT]................
Qualora nel futuro dovessi però metterci mano, come si accede al sacchetto?

Una spolverata ai concetti principali....
Button_filler

E poi via al portale smaneggiamenti & armeggiamenti (no, non si chiama propriamente così....)

Smontare_e_rimontare_levetta_e_pulsante_di_fondo

doncaffè ha scritto: ↑martedì 23 novembre 2021, 12:24 Qualora nel futuro dovessi però metterci mano, come si accede al sacchetto? estraendo alimentatore e pennino, sfilandoli dalla sezione della penna con movimento rotatorio e poi seguendo le istruzioni per il cambio del sacchetto come riportate sul nostro "wiki"?

No, non alimentatore e pennino non van toccati per cambiare sacchetto, come ti hanno già detto segui le istruzioni qui sul wiki, e se magari trovi errori o anche semplicemente cose poco chiare o che presuppongono cose che non è detto siano note, se ce lo fai sapere in modo da poterle migliorare, te ne saremo particolarmente grati!

Simone

Sapete qual è un aspetto del nostro forum che mi entusiasma particolarmente ?
Che accedendo qui mi sento a casa, ogni volta trovo (ritrovo) delle persone che mi consigliano e mi donano una parte delle loro conoscenze e della loro passione...il tutto con affetto e dedizione...e ciò mi fa sentire parte di una grande famiglia in cui ognora regna l'armonia e la gioia di stare assieme.
Un grazie dal cuore.
Vi abbraccio tutti.
Doncaffè