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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Ripristino Minerva 60 (prod. Omas)
- Lucio54
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- La mia penna preferita: Montblanc 3-42 G
- Il mio inchiostro preferito: Waterman Serenity Blue
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: 45°28'29.9"N 9°08'31.0"E
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Ripristino Minerva 60 (prod. Omas)
Buongiorno a tutti. Dal cassetto dei ricordi ho riesumato (oggi è giusto il 2 Novembre ) una Minerva 60 in tinta unita color verde con pennino originale Minerva 14 carati, dono molto probabile per la mia Prima Comunione, quindi anni '63-'64.
Ovviamente, passati inoperosi almeno 50 anni, fondello bloccato, evidenti depositi sul puntale esiti dell'allora inchiostro ed impossibilità a riutilizzarla.
Confesso che, essendo solo da pochi mesi entrato fra gli appassionati delle stilografiche, ho inizialmente pensato di evitare di aggiungere danno a danno.
Poi ho pensato che però se mai ti ci metti mai saprai come fare. Ho iniziato a seguire tutti i possibili riferimenti del Forum e nonostante abbia trovato scritto che ci fossero poche o forse nulle possibilità di smontarla (a cominciare dalla difficoltà a rimuovere la spinetta dal fondello), ho comunque iniziato da lì per tentare di accedere al meccanismo di carica.
Con mia sorpresa e un po' di fortuna, sono invece riuscito senza danni ad estrarre la spina di metallo e, svitato il fondello in senso antiorario, ad estrarre anche l'intero meccanismo di carica (connettore-pistone-guarnizione e ferma guarnizione).
In realtà ho scoperto che la guarnizione di sughero era assente o meglio praticamente polverizzata.
Ho ricostruito la guarnizione in sughero ed "improvvisato" un ferma-guarnizione inserendo una sottilissima veretta in ottone fra sughero e farfallina ferma-guarnizione, questo perchè le ali della farfallina così piccole non avrebbero fornito un blocco della guarnizione (v. foto).
Ho smontato il pennino, pulito l'alimentatore e lubrificato guarnizione, vite spirale del pistone e avvitamento del fondello con grasso silicone.
Rimontata, il meccanismo di carica era nuovamente funzionante e dopo una bella pulizia e prova con acqua, ho caricato l'inchiostro e... scrive!
Scusate la scarsa sintesi ma per un principiante come me è stata veramente una grande soddisfazione scoprire che, seguendo i suggerimenti degli esperti di cui è ricco il Forum, abbia potuto ridare vita ad una stilografica affettivamente a me cara.
Allego alcune foto fatte durante la riparazione, una mia scarsa prova di scrittura e immagini della stilo acquistata "in illo tempore" da Ercolessi nella sua confezione originale.
Un caro saluto a tutti Voi appassionati delle Stilografiche!
Lucio
Ovviamente, passati inoperosi almeno 50 anni, fondello bloccato, evidenti depositi sul puntale esiti dell'allora inchiostro ed impossibilità a riutilizzarla.
Confesso che, essendo solo da pochi mesi entrato fra gli appassionati delle stilografiche, ho inizialmente pensato di evitare di aggiungere danno a danno.
Poi ho pensato che però se mai ti ci metti mai saprai come fare. Ho iniziato a seguire tutti i possibili riferimenti del Forum e nonostante abbia trovato scritto che ci fossero poche o forse nulle possibilità di smontarla (a cominciare dalla difficoltà a rimuovere la spinetta dal fondello), ho comunque iniziato da lì per tentare di accedere al meccanismo di carica.
Con mia sorpresa e un po' di fortuna, sono invece riuscito senza danni ad estrarre la spina di metallo e, svitato il fondello in senso antiorario, ad estrarre anche l'intero meccanismo di carica (connettore-pistone-guarnizione e ferma guarnizione).
In realtà ho scoperto che la guarnizione di sughero era assente o meglio praticamente polverizzata.
Ho ricostruito la guarnizione in sughero ed "improvvisato" un ferma-guarnizione inserendo una sottilissima veretta in ottone fra sughero e farfallina ferma-guarnizione, questo perchè le ali della farfallina così piccole non avrebbero fornito un blocco della guarnizione (v. foto).
Ho smontato il pennino, pulito l'alimentatore e lubrificato guarnizione, vite spirale del pistone e avvitamento del fondello con grasso silicone.
Rimontata, il meccanismo di carica era nuovamente funzionante e dopo una bella pulizia e prova con acqua, ho caricato l'inchiostro e... scrive!
Scusate la scarsa sintesi ma per un principiante come me è stata veramente una grande soddisfazione scoprire che, seguendo i suggerimenti degli esperti di cui è ricco il Forum, abbia potuto ridare vita ad una stilografica affettivamente a me cara.
Allego alcune foto fatte durante la riparazione, una mia scarsa prova di scrittura e immagini della stilo acquistata "in illo tempore" da Ercolessi nella sua confezione originale.
Un caro saluto a tutti Voi appassionati delle Stilografiche!
Lucio
- LucaC
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Ripristino Minerva 60 (prod. Omas)
Ottimo lavoro, sistemarsi le penne da soli aggiunge una bella soddisfazione, complimenti e adesso a scrivere!
- piccardi
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Ripristino Minerva 60 (prod. Omas)
Complimenti per il bel recupero, ed ora goditela al massimo!
Simone
Simone
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Ripristino Minerva 60 (prod. Omas)
bravissimo!
molto bella di quel verdone tra l'altro
io ho la versione nera (prendo nota del tuo operato, non si sa mai...)
proprio vero che il "tocco" Omas si sente
molto bella di quel verdone tra l'altro
io ho la versione nera (prendo nota del tuo operato, non si sa mai...)
proprio vero che il "tocco" Omas si sente
- Lucio54
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Grazie Sanseri, ho altre due Omas Extra 556/S che, sempre grazie ai suggerimenti del Forum ho potuto far ripartire dopo accurato lavaggio e ricostruzione dei sugheri (non sapevo sino a poco tempo fa nemmeno quasi che esistessero, figuriamoci poi pensare di essere capace di ricostruirli!).
Quindi condivido appieno il piacere di scrivere con una Omas.
Approfitto per chiederti se ritieni ci sia un inchiostro più adatto per le Omas.
Grazie ancora!
- netosaf
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Ripristino Minerva 60 (prod. Omas)
Complimenti,
pur essendo negli anni 50 una penna meno pregiata e più abbordabile, la Minerva 60 per me è bellissima.
Ma questa versione verde è in resina plastica?
s
pur essendo negli anni 50 una penna meno pregiata e più abbordabile, la Minerva 60 per me è bellissima.
Ma questa versione verde è in resina plastica?
s
Si chiama penna. È come una stampante, collegata direttamente al mio cervello.
(Dale Dauten)
(Dale Dauten)
Ripristino Minerva 60 (prod. Omas)
Molto interessante e molto bravo tu.
Ma dovendo rifare la guarnizione in sughero mi domando: deve proprio essere sughero? Non c'è al giorno d'oggi qualcosa di più adatto e duraturo?
EF
Ma dovendo rifare la guarnizione in sughero mi domando: deve proprio essere sughero? Non c'è al giorno d'oggi qualcosa di più adatto e duraturo?
EF
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Ripristino Minerva 60 (prod. Omas)
Lo dico con esperienza nulla in riparazione di penne, rischiando di proferire castronerie.
Io ci vedo molti motivi per utilizzare il sughero. Il primo e principale è mantenersi fedeli all'originalità della penna. Un secondo motivo è che è un materiale naturale, facile da reperire, relativamente facile da modellare, resistente ed economico. E' anche un materiale non rigido e cedevole, dove nello sfregamento col fusto viene consumato prima di quest'ultimo salvaguardandolo.
Sicuramente si può pensare a materiali sintetici per realizzare una guarnizione più moderna, alla fine è un'analisi costi benefici.
Un materiale sintetico potrebbe garantire maggiore durabilità, o più ermeticità.
Stiamo parlando però di penne antiche, che non verranno mai più usate con la frequenza e l'assiduità per la quale sono state create e probabilmente saranno trattate anche con maggior cura perché in mano ad appassionati e non a "utenti". Quindi in fondo una guarnizione in sughero come quella originale mi appare un'ottima soluzione.
- Lucio54
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Concordo anch'io sull'uso del sughero con le medesime motivazioni: materiale "ecologico", rispettoso dell'interno del fusto e poi mi diverte proprio il ricostruirlo così, in modo artigianale. Anche in merito all'uso, confermo che la penna l'ho già messa a riposo avendone già altre tre attive sulla scrivania.riktik ha scritto: ↑mercoledì 3 novembre 2021, 10:22Lo dico con esperienza nulla in riparazione di penne, rischiando di proferire castronerie.
Io ci vedo molti motivi per utilizzare il sughero. Il primo e principale è mantenersi fedeli all'originalità della penna. Un secondo motivo è che è un materiale naturale, facile da reperire, relativamente facile da modellare, resistente ed economico. E' anche un materiale non rigido e cedevole, dove nello sfregamento col fusto viene consumato prima di quest'ultimo salvaguardandolo.
Sicuramente si può pensare a materiali sintetici per realizzare una guarnizione più moderna, alla fine è un'analisi costi benefici.
Un materiale sintetico potrebbe garantire maggiore durabilità, o più ermeticità.
Stiamo parlando però di penne antiche, che non verranno mai più usate con la frequenza e l'assiduità per la quale sono state create e probabilmente saranno trattate anche con maggior cura perché in mano ad appassionati e non a "utenti". Quindi in fondo una guarnizione in sughero come quella originale mi appare un'ottima soluzione.
Infine per essere sincero fino in fondo, essendo un apprendista, non ho ancora imparato dove reperire guarnizioni ad hoc di materiale diverso e con misure idonee. Ovviamente per il futuro qualsiasi suggerimento in merito a dove reperire guarnizioni alternative trovo che possa solo essermi istruttivo in materia e ben accetto. Di nuovo grazie a tutti.
Lucio
- Lucio54
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Ciao Netosaf,
purtroppo, come ho scritto anche nelle altre risposte, pur con molta passione sono ancora davvero un neofita.
Non sono riuscito al momento a trovare un sito dove venga accertato il materiale della mia Minerva 60 verde.
Pur avendola fra le mani non so esattamente riconoscerlo e quindi accetto consigli per essere in grado di identificarlo in modo corretto (come si riconosce: al tatto o a vista?) o comunque un riferimento sicuro oltre a sapere che erano inizialmente in celluloide e poi in resina plastica (ma da quando?).
Da tener presente che mi è stata regalata tra il 1963 ed il 1965.
- jackfountain
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Ripristino Minerva 60 (prod. Omas)
Buonasera Lucio,
stavo facendo anche io manutenzione alla mia minerva 60, però ho difficoltà a riassemblarla e, in particolare, a rimontare il pistone.
Tu come hai fatto?
Grazie in anticipo.
Buona serata.
stavo facendo anche io manutenzione alla mia minerva 60, però ho difficoltà a riassemblarla e, in particolare, a rimontare il pistone.
Tu come hai fatto?
Grazie in anticipo.
Buona serata.
Jack
"La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre" [J. Dewar]
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- Lucio54
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Ciao Jack ti chiedo scusa per il ritardo, ma mi sono accorto solo ora della tua mail.jackfountain ha scritto: ↑mercoledì 2 febbraio 2022, 14:55 Buonasera Lucio,
stavo facendo anche io manutenzione alla mia minerva 60, però ho difficoltà a riassemblarla e, in particolare, a rimontare il pistone.
Tu come hai fatto?
Grazie in anticipo.
Buona serata.
In realtà è passato cosi tanto tempo che faccio fatica a ricordare gli step del rimontaggio, così l'ho rismontata e sono andato a rivedere questa santa pagina del forum da cui avevo tratto tutti i suggerimenti per il riassemblaggio (https://www.fountainpen.it/Restauro_Omas_a_pistone).
Ti allego foto del nuovo tentativo, al termine non ho usato il cacciavitino che vedi perchè non era sottile abbastanza per passare i quattro fori (due del fondello e i due della testa del pistone) per tenerli ben allineati dopo ogni giro di 180°, ho usato un ago grosso rubato alla moglie . Aggiungo che ad ogni giro l'ago va inserito solo per assicurarsi del corretto allineamento ma va tolto subito dopo perchè altrimenti non si puo proseguire con l'avvitamento sul fusto.
Piccolo suggerimento: asciuga bene interno del fondello e testa del pistone, non devono scivolare uno sull'altro mentre avviti il fondello sul fusto e così non si perde l'allineamento dei fori ad ogni giro di 180°.
Nella speranza di essere stato d'aiuto, anche se molto in ritardo, ti auguro buon lavoro e Buone Stilografiche.
Lucio
- jackfountain
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Buonasera Lucio,
Ti ringrazio davvero.
Sei stato troppo gentile.
Sono tutte info molto importanti, per me come per chi possiede questo modello di penna e ti ringrazio moltissimo per averle condivise.
Buona serata e un grande abbraccio.
Jack
Ti ringrazio davvero.
Sei stato troppo gentile.
Sono tutte info molto importanti, per me come per chi possiede questo modello di penna e ti ringrazio moltissimo per averle condivise.
Buona serata e un grande abbraccio.
Jack
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