Leonardo Momento Magico Black Cherry Koi
Inviato: sabato 18 settembre 2021, 19:00
E' da tempo che i produttori di penne stilografiche si stanno muovendo nell'ambito delle resine alla ricerca di nuove combinazioni di colori sempre più esclusive e non necessariamente per rimpiazzare la più pregiata celluloide, ma alla ricerca di alternative che valorizzano sempre di più questo materiale. Uno dei nomi emergenti in questo ambito è Jonathon Brooks, ormai ritenuto un vero e proprio artista in grado di realizzare resine molto colorate e alquanto eccentriche richiamando particolari paesaggi o i più disparati soggetti.
E così qualche giorno fa in giro per il sito di Leonardo Officina Italiana, nell'area dedicata alle edizioni speciali sono stato immediatamente colpito da una nuova Momento Magico realizzata con resina di Brooks: l'impulso è subito partito ed ecco la nuova Momento Magico Black Cherry Koi.
Della Momento Magico se ne è già parlato tanto, io la classifico tra le penne che non hanno quasi nulla di sbagliato e il quasi lo lo lascio per quanti non gradiscono i pochi millimetri di finestrella di ispezione dell'inchiostro che fuoriescono dal cappuccio. E' una penna dalle dimensioni medie che cade bene nelle mani di chiunque, realizzata artigianalmente da barre tornite, sfoggia una eleganza classica con proporzioni impeccabili, risultato di decenni di miglioramenti e studio iniziati con la Delta The Journal, capostipite della Momento Zero, Momento Zero Grande e Momento Zero Grande 2020, e poi ha un pistone vero di capacità superiore alla media, finestra di ispezione inchiostro e un gruppo scrittura JoWo che fa il suo lavoro in maniera onesta. Certo 200€ di listino non sono proprio una bazzecola, ma guardiamoci intorno, non sono molte le penne realizzate che sfoggiano una marchio Made in Italy con le sue caratteristiche a questo prezzo, se poi consideriamo uno sconto minimo del 10%, insomma direi che non è male!
Ma a volte Leonardo commette degli errori davvero grossolani e questa Momento Magico Koi è davvero un gran bell'errore.
Una penna realizzata con una delle più belle resine finora viste, una resina che per la prima volta mi ha fatto apprezzare due cose che non sono nelle mie corde, le finiture rodiate e il bianco su una penna; penne artigianali al 100% perché tutte realizzate al tornio parallelo da Ciro Matrone a differenza della produzione standard dove le parti in resina/celluloide sono tornite su macchine CNC (per chi fosse all'oscuro Ciro Matrone è il fondatore di Delta e padre di Salvatore fondatore di Leonardo Officina Italiana), numero limitato ad una ventina, conduttore in ebanite rossa fatto in casa e con la chicca di essere stato anche lucidato.
E ciliegina sull'amarena, pennino Architect realizzato da Salvatore che si dimostra essere sempre più un provetto nibmeister: il tutto a 240€!!
Personalmente reputo che chi è riuscito ad accaparrarsene una ha vinto il suo gratta e vinci.
Ma veniamo al sodo, penna bella, bla bla bla.... ma come scrive? Di base questo pennino è un JoWo di gradazione B rigido, molto rigido, e credo che sia una caratteristica voluta su questo pennino perché la variazione di tratto è naturalmente offerta dalla forma della punta, Chiariamo subito che non è un pennino facile o per tutti, ed infatti la penna è (era?) disponibile con tutta la gamma di pennini Leonardo sia in acciaio che in oro.
L'architect è in pratica il contrario di uno italico, e questo è un vero architect tagliente e dal feedback pronunciato, è un pennino che va capito e assecondato, bisogna trovare la giusta inclinazione su carta e poi via, scivola restituendo un piacevole effetto calligrafico che trovo particolarmente idoneo a chi prediligi tratti più fini. Il pennino consente anche una certa rotazione verso sinistra o destra, ed in queste condizioni il feedback è meno accentuato ma il flusso tende a diminuire, tenuto perfettamente perpendicolare invece offre un bel flusso generoso ma mai abbondante. Comunque con il suo alimentatore in ebanite non perde un colpo, scrive pagine su pagine senza mai fermarsi un attimo. Preciso comunque che io appena arrivata l'ho subito caricata con il J.Herbin Poussiere de Lune e non ho usato altri inchiostri. Leonardo Officina Italiana è oramai da diversi anni che ha iniziato una stretta collaborazione con Jonathon Brooks con le sue Momento Zero Grande Primary Manipulation al fine di allargare l'offerta dei suoi modelli offrendo un catalogo sempre più ampio di materiali che vanno dalle resine "standard" a quelle più esclusive arrivando a realizzazioni in celluloidi, insomma direi che ce ne è davvero per tutti i gusti e tutte le tasche, e con questa Momento Magico sono riuscito a portarmi a casa una penna esclusiva ad un prezzo abbordabile.
E così qualche giorno fa in giro per il sito di Leonardo Officina Italiana, nell'area dedicata alle edizioni speciali sono stato immediatamente colpito da una nuova Momento Magico realizzata con resina di Brooks: l'impulso è subito partito ed ecco la nuova Momento Magico Black Cherry Koi.
Della Momento Magico se ne è già parlato tanto, io la classifico tra le penne che non hanno quasi nulla di sbagliato e il quasi lo lo lascio per quanti non gradiscono i pochi millimetri di finestrella di ispezione dell'inchiostro che fuoriescono dal cappuccio. E' una penna dalle dimensioni medie che cade bene nelle mani di chiunque, realizzata artigianalmente da barre tornite, sfoggia una eleganza classica con proporzioni impeccabili, risultato di decenni di miglioramenti e studio iniziati con la Delta The Journal, capostipite della Momento Zero, Momento Zero Grande e Momento Zero Grande 2020, e poi ha un pistone vero di capacità superiore alla media, finestra di ispezione inchiostro e un gruppo scrittura JoWo che fa il suo lavoro in maniera onesta. Certo 200€ di listino non sono proprio una bazzecola, ma guardiamoci intorno, non sono molte le penne realizzate che sfoggiano una marchio Made in Italy con le sue caratteristiche a questo prezzo, se poi consideriamo uno sconto minimo del 10%, insomma direi che non è male!
Ma a volte Leonardo commette degli errori davvero grossolani e questa Momento Magico Koi è davvero un gran bell'errore.
Una penna realizzata con una delle più belle resine finora viste, una resina che per la prima volta mi ha fatto apprezzare due cose che non sono nelle mie corde, le finiture rodiate e il bianco su una penna; penne artigianali al 100% perché tutte realizzate al tornio parallelo da Ciro Matrone a differenza della produzione standard dove le parti in resina/celluloide sono tornite su macchine CNC (per chi fosse all'oscuro Ciro Matrone è il fondatore di Delta e padre di Salvatore fondatore di Leonardo Officina Italiana), numero limitato ad una ventina, conduttore in ebanite rossa fatto in casa e con la chicca di essere stato anche lucidato.
E ciliegina sull'amarena, pennino Architect realizzato da Salvatore che si dimostra essere sempre più un provetto nibmeister: il tutto a 240€!!
Personalmente reputo che chi è riuscito ad accaparrarsene una ha vinto il suo gratta e vinci.
Ma veniamo al sodo, penna bella, bla bla bla.... ma come scrive? Di base questo pennino è un JoWo di gradazione B rigido, molto rigido, e credo che sia una caratteristica voluta su questo pennino perché la variazione di tratto è naturalmente offerta dalla forma della punta, Chiariamo subito che non è un pennino facile o per tutti, ed infatti la penna è (era?) disponibile con tutta la gamma di pennini Leonardo sia in acciaio che in oro.
L'architect è in pratica il contrario di uno italico, e questo è un vero architect tagliente e dal feedback pronunciato, è un pennino che va capito e assecondato, bisogna trovare la giusta inclinazione su carta e poi via, scivola restituendo un piacevole effetto calligrafico che trovo particolarmente idoneo a chi prediligi tratti più fini. Il pennino consente anche una certa rotazione verso sinistra o destra, ed in queste condizioni il feedback è meno accentuato ma il flusso tende a diminuire, tenuto perfettamente perpendicolare invece offre un bel flusso generoso ma mai abbondante. Comunque con il suo alimentatore in ebanite non perde un colpo, scrive pagine su pagine senza mai fermarsi un attimo. Preciso comunque che io appena arrivata l'ho subito caricata con il J.Herbin Poussiere de Lune e non ho usato altri inchiostri. Leonardo Officina Italiana è oramai da diversi anni che ha iniziato una stretta collaborazione con Jonathon Brooks con le sue Momento Zero Grande Primary Manipulation al fine di allargare l'offerta dei suoi modelli offrendo un catalogo sempre più ampio di materiali che vanno dalle resine "standard" a quelle più esclusive arrivando a realizzazioni in celluloidi, insomma direi che ce ne è davvero per tutti i gusti e tutte le tasche, e con questa Momento Magico sono riuscito a portarmi a casa una penna esclusiva ad un prezzo abbordabile.