FountainPen.it Forum

Ciao a tutti, al rientro dalle ferie sono stato coinvolto nelle operazioni di sgombero di un appartamento di un parente che intende vendere per trasferirsi nella sua seconda casa sul lago (va a godersi la pensione), abbiamo svuotato tutti i locali e portato via i mobili.
L’ordine era: viene il mobiliere, quelli che vuole se li carica sul furgone e li porta via, poi ci accordiamo sul prezzo. Tutto il resto va al mercatino dell’usato. Voi svuotate tutti i cassetti e buttate tutto in discarica che la roba che mi interessa l’ho già presa.
Se vi piace qualcosa tenetevelo tanto ho già fatto la cernita.
Abbiamo svuotato è buttato via un sacco di robaccia, e io mi sono tenuto un paio di quadri, una lampada in madreperla e in fondo a un cassetto insieme a vecchi fogli, souvenir e paccottiglia c’era una Aurora Hastil con tanto di scatola mai usata!!
Non so di che anno sia ma la carta del libretto di istruzioni è parecchio ingiallita.
L’ho portata a casa, inchiostrata e provata, scrive perfettamente, ma dopo due parole mi sono trovato con le dita impiastricciate di inchiostro…
Guardando con attenzione si vede una crepa sulla sezione vicino al pennino… posto le foto.
Per questo giungo a voi esperti… secondo voi si può riparare? E come? Metti una goccia di super attack nella crepa? Uso qualche colla speciale? La devo mandare a qualche artigiano o addirittura devo contattare la casa madre?
Grazie anticipatamente!!

Fossi in te, viste le condizioni della penna, andrei da un rivenditore e farei fare il lavoro da Aurora.
Tre anni fa avevo rotto il pirolo di innesto cartuccia e tramite negozio mi fu sostituito l’alimentatore per cinquanta euro tutto compreso.
Ora non so il costo della sola sezione ma non credo sia tanto diverso.
Facendo così, però, se il numero di serie è stampato da qualche parte sulle carte, prederesti l’originalità.
Dipende tutto da cosa intendi fare della penna: usarla, conservarla per la collezione o venderla. Nel primo caso sezione nuova, negli altri due uno dei valenti artigiani del forum ti potrà aiutare.
I miei due centesimi (my2cents).

Se metti supercolla nella crepa risolvi sicuramente, ma si vedrà irrimediabilmente vista la zigrinatura della plastica sulla sezione.
Mettila così, avrai una penna con le cicatrici del tempo ma ma con il suo seriale originale.

geko ha scritto: ↑sabato 21 agosto 2021, 12:45 Fossi in te, viste le condizioni della penna, andrei da un rivenditore e farei fare il lavoro da Aurora.
Tre anni fa avevo rotto il pirolo di innesto cartuccia e tramite negozio mi fu sostituito l’alimentatore per cinquanta euro tutto compreso.
Ora non so il costo della sola sezione ma non credo sia tanto diverso.
Facendo così, però, se il numero di serie è stampato da qualche parte sulle carte, prederesti l’originalità.
Dipende tutto da cosa intendi fare della penna: usarla, conservarla per la collezione o venderla. Nel primo caso sezione nuova, negli altri due uno dei valenti artigiani del forum ti potrà aiutare.
I miei due centesimi (my2cents).

Non so, l’ho usata solo per due righe poi mi sono accorto di avere le dita verdi (anzi, verde oro antico… come recita la boccetta di R&K che ho usato) e data la sua sezione sottile non l’ho trovata molto confortevole, di contro il pennino scorre benissimo ed è pure leggermente molleggiato, sono indeciso.
Non penso di venderla a breve, magari la userei sporadicamente.
A settembre potrei provare ad andare avanti in quel famoso negozio di Milano, in corso Buenos Aires, e provare a chiedere a loro.
Vediamo se nel frattempo spuntano altri consigli, per ora grazie!

Plastica non incollabile e riapertura garantita. Casa madre necessaria

Ottorino ha scritto: ↑sabato 21 agosto 2021, 14:55 Plastica non incollabile e riapertura garantita. Casa madre necessaria

Però a me ha funzionato! Ma io non incollai, riempii la frattura con ciano acrilico avvalendomi di uno stuzzicadenti.

OK. Hai fatto un blocco unico col sotto. Poi recuperi solo il pennino.

Io opterei, se funziona, per la colatura con cianoacrilato (Attak). Anche se, come giustamente fan notare quelli più esperti di me, poi non riusciresti più a smontare la penna in caso di necessità, è pur vero che una Hastil usata viaggia sui 60-80€. Vale la pena spenderne 50 in Aurora? Per me no, a meno non abbia un qualche valore affettivo.

Ciao Mastrogigino,
per me l'Hastil è sempre una penna iconica e anche se è vero che il prezzo di mercato non è molto elevato, proverei comunque un passaggio con la casa madre per tentare di avere una riparazione a regola d'arte e un oggetto pienamente funzionante oltre che un bel ricordo del tuo amico. Così valorizzi anche la scatola e tutto il corredo di istruzioni e garanzia che mi pare l'accompagni.
Io qualche mese fa per un caso analogo (ma con una Aurora 88) mi sono trovato molto bene con il servizio clienti di Aurora. L'ho contattato tramite il loro sito web (nella pagina dei contatti c'è la possibilità di scegliere l'opzione 'riparazioni') e mi hanno chiesto di mandare qualche foto della penna (quelle che hai postato qui credo vadano benissimo). Mi hanno risposto molto rapidamente confermandomi la possibilità di effettuare la riparazione e proponendomi un preventivo di spesa che, nel mio caso, è stato perfettamente rispettato.
Con il preventivo in mano, avrai tutti gli elementi per decidere.

Un saluto. G.

Grazie a tutti per i consigli, ho inviato una richiesta di informazioni per la riparazione tramite il sito di all’assistenza tecnica di Aurora, vediamo cosa mi rispondono.

marnautz ha scritto: ↑domenica 22 agosto 2021, 0:03 Io opterei, se funziona, per la colatura con cianoacrilato (Attak). Anche se, come giustamente fan notare quelli più esperti di me, poi non riusciresti più a smontare la penna in caso di necessità, è pur vero che una Hastil usata viaggia sui 60-80€. Vale la pena spenderne 50 in Aurora? Per me no, a meno non abbia un qualche valore affettivo.

Prima di chiudere la crepa si smonta il collare con l' alimentatore,poi si chiude la crepa col cianoacrilato,tenendola stretta con del filo di nylon, oppure la lasci aperta. Quando il cianoacrilato è secco togliere le eventuali sbavature con una lima tonda"CDA di sorcio". Quando riavviti il tutto metti sulla filettatura un po' di colla neoprenica o Uhu,per evitare trafilamento di inchiostro,le due colle permettono lo smontaggio al contrario del cianoacrilato........

Botta ha scritto: ↑martedì 26 ottobre 2021, 11:50

marnautz ha scritto: ↑domenica 22 agosto 2021, 0:03 Io opterei, se funziona, per la colatura con cianoacrilato (Attak). Anche se, come giustamente fan notare quelli più esperti di me, poi non riusciresti più a smontare la penna in caso di necessità, è pur vero che una Hastil usata viaggia sui 60-80€. Vale la pena spenderne 50 in Aurora? Per me no, a meno non abbia un qualche valore affettivo.

Prima di chiudere la crepa si smonta il collare con l' alimentatore,poi si chiude la crepa col cianoacrilato,tenendola stretta con del filo di nylon, oppure la lasci aperta. Quando il cianoacrilato è secco togliere le eventuali sbavature con una lima tonda"CDA di sorcio". Quando riavviti il tutto metti sulla filettatura un po' di colla neoprenica o Uhu,per evitare trafilamento di inchiostro,le due colle permettono lo smontaggio al contrario del cianoacrilato........

coda di sorcio