Un saluto a tutti, mi presento: Silvano
Inviato: venerdì 23 novembre 2012, 14:43
Un saluto a tutti gli amici del forum.
Mi chiamo Silvano e vivo a Recco, una trentina di chilometri a est di Genova, patria della pallanuoto, della focaccia al formaggio e degli spettacoli di fuochi artificiali legati ai festeggiamenti patronali dell'8 settembre. Sono un funzionario del locale municipio e la passione per le penne stilografiche mi è venuta, o meglio tornata, per reazione alla mia attività di ogni giorno dove, oltre a vergare qualche firma, ho dimenticato il piacere della scrittura tra computer, telefonini ed altri aggeggi simili.
Sono della generazione successiva alle aste e ai punti ma alle elementari, in una classe di 42 bimbi interrogati ogni giorno da una monaca super, la stilografica era obbligatoria. Una Pelikan gialla, molto simile all'attuale M205 ma dal prezzo decisamente inferiore mi ha accompagnato fedelmente per tutti i cinque anni. Ricordo le scatoline delle cartucce blu e rosse appilate sulla scrivania della cameretta e i cancellini fatti a penna con una punta bianca puzzolente per cancellare e dalla parte opposta la punta blu per correggere (il che si notava benissimo per la diversità di colore, di tratto e di profondità della scrittura).
Mi è sempre piaciuto il "bello scrivere" tanto che avevo costretto mia madre a comprare un pennino per ricopiare una pagina del Manuale delle Giovani Marmotte che insegnava a scrivere in stile medievale. Purtroppo l'ho intinto nel Pelikan 4001, forse troppo liquido, e la mano di bambino ha fatto il resto con la conseguenza che, visti i pochi risultati, la passione si è presto spenta e il pennino è finito chissà dove mentre lo stilo lo conservo ancora non si sa bene perché.
Una volta per la prima Comunione si regalavano compassi e stilografiche e così per un po' ho combattuto con una Sheaffer dal pennino troppo affilato e poco scorrevole, per i miei gusti.
Un nuovo impegno a coltivare l'antica passione è nato guardando mia figlia di otto anni alle prese con una Pilot Frixion. "Me la presti un attimo per favore?". Quei tratti su un foglio da fotocopie riciclato mi hanno fatto pensare: "Ma allora non esistono solo le Bic dell'amministrazione ...si può scrivere con qualcosa di elegante, scorrevole e fluido che non sia una specie di chiodo".
Oggi possiedo una Parker Sonnet pennino M per ora caricata con le proprie cartucce nere ed una Sailor 1911 Large FL con pennino Naginata Togi NM con il converter caricato con Diamine Green/Black che mi stanno dando grandi soddisfazioni.
Sto tenendo d'occhio la Visconti Homo Sapiens e l'Aurora Talentum ma per ora ... le guardo con il naso attaccato alle vetrine ma arriveranno tempi migliori.
Scrivere gli appunti in verde distingue molto, secondo me, e nelle riunioni è stato molto apprezzato.
Ho avuto grandi soddisfazioni leggendo i consigli e i resoconti del forum e mi auguro davvero di camminare con tutti voi imparando sempre di più.
Mi chiamo Silvano e vivo a Recco, una trentina di chilometri a est di Genova, patria della pallanuoto, della focaccia al formaggio e degli spettacoli di fuochi artificiali legati ai festeggiamenti patronali dell'8 settembre. Sono un funzionario del locale municipio e la passione per le penne stilografiche mi è venuta, o meglio tornata, per reazione alla mia attività di ogni giorno dove, oltre a vergare qualche firma, ho dimenticato il piacere della scrittura tra computer, telefonini ed altri aggeggi simili.
Sono della generazione successiva alle aste e ai punti ma alle elementari, in una classe di 42 bimbi interrogati ogni giorno da una monaca super, la stilografica era obbligatoria. Una Pelikan gialla, molto simile all'attuale M205 ma dal prezzo decisamente inferiore mi ha accompagnato fedelmente per tutti i cinque anni. Ricordo le scatoline delle cartucce blu e rosse appilate sulla scrivania della cameretta e i cancellini fatti a penna con una punta bianca puzzolente per cancellare e dalla parte opposta la punta blu per correggere (il che si notava benissimo per la diversità di colore, di tratto e di profondità della scrittura).
Mi è sempre piaciuto il "bello scrivere" tanto che avevo costretto mia madre a comprare un pennino per ricopiare una pagina del Manuale delle Giovani Marmotte che insegnava a scrivere in stile medievale. Purtroppo l'ho intinto nel Pelikan 4001, forse troppo liquido, e la mano di bambino ha fatto il resto con la conseguenza che, visti i pochi risultati, la passione si è presto spenta e il pennino è finito chissà dove mentre lo stilo lo conservo ancora non si sa bene perché.
Una volta per la prima Comunione si regalavano compassi e stilografiche e così per un po' ho combattuto con una Sheaffer dal pennino troppo affilato e poco scorrevole, per i miei gusti.
Un nuovo impegno a coltivare l'antica passione è nato guardando mia figlia di otto anni alle prese con una Pilot Frixion. "Me la presti un attimo per favore?". Quei tratti su un foglio da fotocopie riciclato mi hanno fatto pensare: "Ma allora non esistono solo le Bic dell'amministrazione ...si può scrivere con qualcosa di elegante, scorrevole e fluido che non sia una specie di chiodo".
Oggi possiedo una Parker Sonnet pennino M per ora caricata con le proprie cartucce nere ed una Sailor 1911 Large FL con pennino Naginata Togi NM con il converter caricato con Diamine Green/Black che mi stanno dando grandi soddisfazioni.
Sto tenendo d'occhio la Visconti Homo Sapiens e l'Aurora Talentum ma per ora ... le guardo con il naso attaccato alle vetrine ma arriveranno tempi migliori.
Scrivere gli appunti in verde distingue molto, secondo me, e nelle riunioni è stato molto apprezzato.
Ho avuto grandi soddisfazioni leggendo i consigli e i resoconti del forum e mi auguro davvero di camminare con tutti voi imparando sempre di più.