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Buongiorno amici.
Ho da sottoporvi una cosa che mi si è ripetuta già due volte su tre penne Ahab inchiostrate. In pratica le carico completamente e le uso mediamante tutte e tre per scrivere qualche pagina poi le ripongo nel mio astuccio e magari le riprendo dopo 20 giorni e le trovo con l'inchiostro o completamente esaurito o quasi al termine. Mi è capitato la prima volta e ...va bene .. ricaricate. Dopo 20 giorni nuovamente con inchiostro finito. Ho verificato se ci fosse il cappuccio sporco e su una delle tre in effetti c'era dell'ink, nella seconda pochissimo, nella terza niente ink.

Ma dove va a finire ? Questa stilografica ha di per se questo problema ? non mi capita con nessuna altra.
Io ipotizzo che l'inchiostro si asciuga, ma se la penna è ben chiusa perchè deve capitare in così breve tempo ? I materiali con cui è composta forse non garantiscono un isolamento ? sono traspiranti.

Grazie

Faccio una domanda cretina: ma non è che le riponi con l'inchiostro già finito o quasi?

Mi capita la stessa cosa. Penso che si asciughi, come d'altronde capita anche in altre penne. L'unico dubbio mi viene riguardo al punto in cui il cappuccio non sigilla correttamente: essendo, mi pare, un pezzo unico, la filettatura mi pare l'indiziata numero uno, a meno che non sia lo stesso materiale a traspirare. La medesima cosa avviene colla Parker Sonnet, ma il cappuccio di quella ha dei fori sopra che si vedono ad occhio nudo.

Ci sono alcune penne che, rispetto ad altre, sono più soggette al fenomeno; ce ne sono di meno sensibili (esempio, le Parker Sonnet "corrette", le Online Campus, Le Faber-Castell Loom), alcune (come le TWSBI Eco e in genere tutte le penne con o-ring alla chiusura) del tutto immuni.
Il volume diminuisce perché una parte dell'acqua che compone l'inchiostro evapora; un'altra parte finisce nell'alimentatore, dove si addensa rendendo più denso e di colore più profondo l'inchiostro, cosa che scrivendo torna alla normalità (in genere nel giro di una mezza pagina, talvolta qualcosa di più).
Personalmente, quando ho penne che uso poco scelgo attentamente il modello, proprio per evitare questa problema.

Possiedo anch' io una penna che nel giro di un paio di settimane si svuota. È abbastanza scomodo perchè il colore dell' inchiostro, evaporando la parte acquosa, di giorno in giorno diventa sempre più saturo e non si acompagna bene con gli scritti dei giorni precedenti.

Herrschwarz ha scritto: ↑mercoledì 7 luglio 2021, 12:39 Mi capita la stessa cosa. Penso che si asciughi, come d'altronde capita anche in altre penne. L'unico dubbio mi viene riguardo al punto in cui il cappuccio non sigilla correttamente: essendo, mi pare, un pezzo unico, la filettatura mi pare l'indiziata numero uno, a meno che non sia lo stesso materiale a traspirare. La medesima cosa avviene colla Parker Sonnet, ma il cappuccio di quella ha dei fori sopra che si vedono ad occhio nudo.

Certamente ! Concordo ! perchè noto anche io che l'inchiostro residuo è molto denso, addirittura il verdegris (che avevo montato precedentemente e poi rimosso), aveva creato un grumo, tipo latte bollito quando fà la panna) e ho dovuto lavare tutto con molta pazienza. Ora ci sono dei Pelikan Edelistein e questi non creano grumi ma li vedo densi. Ho pulito tutto, ricaricato e ho messo degli o-ring sia al fine corsa del cappuccio che al fine corsa del fusto, uno di misura 11 per il cappuccio e uno di misura 7 al fusto e avvitato, vediamo ...vi aggiorno

Le penne Noodler's, o almeno i modelli che ho provato personalmente, Ahab e Creaper, sono ghiotte di inchiostro: è sufficiente lasciarle chiuse perché divorino l'intera carica.

E pure usandole, bevono come un 2000 turbo a benzina . A me però piacciono molto, e perdono la loro sete ben volentieri

Capita anche a me, solo che io di inchiostro ne carico sempre poco (mai oltre la metà del convertitore; mai caricata come eye dropper) e di solito le penne le uso giornalmente (anche solo per buttare giù una parola su un foglio volante). Però vero è che lei si esaurisce più in fretta di penne che hanno ricariche minori.

La butto lì come ipotesi (già ventilata da altri sopra): non sarà la particolare resina vegetale a favorire un'evaporazione maggiore?

Gargaros ha scritto: ↑mercoledì 7 luglio 2021, 23:19 La butto lì come ipotesi (già ventilata da altri sopra): non sarà la particolare resina vegetale a favorire un'evaporazione maggiore?

Hai colto nel segno ! anche per me potrebbe essere questa la causa, perchè dopotutto la penna chiude perfettamente e lo fà su tutte queste penne, non su un particolare pezzo. Lo fà in estate ma anche in inverno. E' vero che consumano parecchio inchiostro ma a riposo lasciandola con 3/4 di pistone pieno strano trovarla con un filo di ink in canna. Tra l'altro con il R&K Verdegris ho trovato un filamento ...tipo panna...di ink aggrumito che ho tolto via sano sano da dentro il pistone smontandolo, segno che l'ink essicca come se la penna traspirasse quanto evapora all'interno. Penso che puliro' una delle mie, riempiro il fusto di acqua e senza avviatarla al corpo ne sigillo il fusto con del nastro per vedere se l'acqua asciuga internamente e in quanto tempo.

Sono convinto anch' io che sia "colpa" della resina vegetale.

Faccio un'altra domanda cretina (sono uno specialista ), ma invece di cercare la causa nelle proprietà igroscopiche, organolettiche, osmotiche... della resina, non sarà che un accrocco micragnoso come la Ahab semplicemente non tiene bene?

Buongiorno a tutti,
complice questa discussione ho fatto il bagnetto a parte delle mie penne che non usavo da un po' e concordo con alcune osservazioni fatte:
- Ahab caricata nello stesso periodo di una twsbi eco (anche se con inchiostri diversi) la prima secca secca la seconda piena e ripresa in mano partita quasi subito.
- in altri modelli (allego foto) dipendeva dall'inchiostro maggiormente, visto che sia con tappo a vite che a pressione ho avuto comportamenti diversi.

Ciao,
Davide.

Anche nelle mie e in quelle della famiglia c'è variabilità elevata ma indipendentemente dal materiale del cappuccio e del fusto.
Pensavo dipendesse solo dal cappuccio aerato, ma Monet63 mi aveva già spiegato, come ha fatto qui, che entrano in gioco molti più fattori.
Pensavo, ad esempio, che la Waterman cf con cappuccio metallico a tenuta, con tanto di risucchio all'apertura, potesse essere meno sensibile, invece l'ho trovata quasi vuota.
Le cinesi con o-ring e cappuccio stagno evaporano un po' meno, ma con il caldo non sono esenti e credo che l'imputato sia l'insieme alimentatore/converter.
La abc e la Safari del figlio, invece, sembrano soffrire molto di meno, nonostante non siano a tenuta. In questo caso penso che la differenza la faccia l'inchiostro.
Non annoio oltre con altri esempi .

Magari si potrebbe fare un database in tal senso...

Bons ha scritto: ↑giovedì 8 luglio 2021, 10:24 Faccio un'altra domanda cretina (sono uno specialista ), ma invece di cercare la causa nelle proprietà igroscopiche, organolettiche, osmotiche... della resina, non sarà che un accrocco micragnoso come la Ahab semplicemente non tiene bene?

Possiamo fare un test: riempirla solo di acqua e vedere se "perde"

A me sembra che il cappuccio, almeno sulla mia Ahab, chiuda bene. Ma chissà...