Attratto dall’offerta proposta da una cartoleria presso cui mi servo abitualmente, ho deciso di acquistare la penna in oggetto.
Il prezzo pieno si aggira intorno ai 90 euro.
Viene venduta con una sovrascatola in cartoncino, dotata di una finestrella che permette di scorgere il marchio stampato nella scatola vera e propria.
La scatola è esternamente rivestita in similpelle nera e presenta un’apertura a sportello.
L’interno è costituito da un rivestimento scamosciato beige e la penna è bloccata al suo interno da un elastico coperto anch’esso da una fascetta scamosciata in tinta. Sulla parte superiore è stampato il marchio, su quella inferiore è inserito un ripiano contenente la penna. Estraendo tale ripiano è possibile scorgere uno scomparto in cui sono contenuti il libretto di istruzioni con la relativa garanzia e due cartucce proprietarie (una nera e una blu).
La penna chiusa è, a mio parere, esteticamente molto bella. Ha un design molto semplice e la forma ricorda la Parker Sonnet, con cui presenta molte similitudini. È in metallo di colore nero lucido, con finiture brunite. Presenta il tipico puntino bianco sia sulla clip sia nella parte superiore del cappuccio, il quale termina con una fascetta di metallo brunito su cui è incisa la scritta SHEAFFER per quattro volte consecutive.
Misura circa 13,5 cm chiusa, circa 12 cm senza cappuccio e circa 15,5 cm con cappuccio calzato.
Se chiusa la Prelude somiglia a una Parker Sonnet, aperta è più simile alla sua sorella Frontier.
Togliendo il cappuccio a pressione, appare la sezione in plastica nera. Questa presenta due scanalature rigate che indirizzano l’impugnatura e favoriscono l’attrito sulle dita, rendendo la presa più salda e meno scivolosa.
Sheaffer Prelude Glossy Black con finiture brunite
- Enrillo
- Snorkel
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- La mia penna preferita: Parker Sonnet
- Il mio inchiostro preferito: Waterman Blu Mari del sud
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
Sheaffer Prelude Glossy Black con finiture brunite
CONTINUA...
Il pennino, come le altre finiture, è nero brunito e presenta delle incisioni consistenti in un motivo decorativo, nel marchio della penna e nella misura del tratto. A prima vista sembra profondamente “incastonato” nella sezione, il che dà un senso di estrema stabilità.
Svitando il fusto dalla sezione, si nota che la penna è dotata di converter proprietario.
La penna scrive bene da subito, senza false partenze o incertezze nel tratto. L’impugnatura risulta particolarmente confortevole e, benché il peso sia consistente rispetto a molte altre penne, la presa è ben bilanciata e la scrittura non sembra particolarmente faticosa. Suggerisco, pertanto, l’utilizzo senza cappuccio calzato.
Il pennino si comporta, effettivamente, come un fine occidentale. È rigido, quindi non si notano particolari variazioni di tratto, se non premendo particolarmente forte sul foglio. Mettendo il pennino al contrario, si può ottenere un tratto più simile a un fine giapponese, ma l’impugnatura risulta più scomoda e la scrittura meno agevole, dato che non è possibile sfruttare le apposite scanalature che guidano le dita.
È, nel complesso, una bella penna. Personalmente, non l’avrei mai acquistata a prezzo pieno a causa della sezione in plastica, ma l’estetica, la solidità e le bruniture probabilmente ne giustificano il costo.
Il pennino, come le altre finiture, è nero brunito e presenta delle incisioni consistenti in un motivo decorativo, nel marchio della penna e nella misura del tratto. A prima vista sembra profondamente “incastonato” nella sezione, il che dà un senso di estrema stabilità.
Svitando il fusto dalla sezione, si nota che la penna è dotata di converter proprietario.
La penna scrive bene da subito, senza false partenze o incertezze nel tratto. L’impugnatura risulta particolarmente confortevole e, benché il peso sia consistente rispetto a molte altre penne, la presa è ben bilanciata e la scrittura non sembra particolarmente faticosa. Suggerisco, pertanto, l’utilizzo senza cappuccio calzato.
Il pennino si comporta, effettivamente, come un fine occidentale. È rigido, quindi non si notano particolari variazioni di tratto, se non premendo particolarmente forte sul foglio. Mettendo il pennino al contrario, si può ottenere un tratto più simile a un fine giapponese, ma l’impugnatura risulta più scomoda e la scrittura meno agevole, dato che non è possibile sfruttare le apposite scanalature che guidano le dita.
È, nel complesso, una bella penna. Personalmente, non l’avrei mai acquistata a prezzo pieno a causa della sezione in plastica, ma l’estetica, la solidità e le bruniture probabilmente ne giustificano il costo.
- Corvogiallo
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Sheaffer Prelude Glossy Black con finiture brunite
Grazie per la recensione. Anche io ne ho una e l’ho presa perché il prezzo era d’occasione. Anche se l’ho usata poco rispetto ad altre penne anche perché non è diventata una delle mie “preferite” devo dire che ho avuto le tue stesse impressioni. Ora, rispetto alle vecchie Sheaffer non c’è partita (il pennino delle targa
…sigh!) ma certo è una buona penna da battaglia a prezzi contenuti specie se la si trova in offerta. E tutto sommato apprezzo anche l’estetica.
- antony2012
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Sheaffer Prelude Glossy Black con finiture brunite
Ho una prelude anche io e ha uno dei pennini in acciaio migliori col quale abbia mai avuto a che fare. Sarebbe sempre nel mio taschino se non fosse per la clip estremamente dura, al limite dello strappo.
Grazie mille per la completa recensione
Grazie mille per la completa recensione
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Sheaffer Prelude Glossy Black con finiture brunite
Grazie per la recensione. Ho avuto in passato una Prelude, una penna che scriveva bene, senza dare problemi, anche se, come dice Corvogiallo, con le vecchie Sheaffer la differenza si sente.