Una Kaweco Sport... retrò
Inviato: domenica 13 giugno 2021, 15:52
viewtopic.php?f=72&t=2788), ho sempre apprezzato molto la Kaweco Sport, specialmente nella variante Classic: trovo che sia la migliore “traduzione” moderna d’un brillante concetto di stilografica concepito agli inizi del XX secolo e che trovò la sua prima consacrazione negli anni Trenta: quello d’una penna, e poi d’un set di strumenti di scrittura, molto pratici, adatti ad un utilizzo spartano e molto comodo, sempre pronti a dare ottima prova di sé.
Nonostante il successo riscosso da quella formula già prima della seconda guerra mondiale, negli anni Novanta, quando gli attuali proprietari del marchio pensarono di dar luogo ad una nuova serie di stilografiche, constatarono che nessuno offriva qualcosa di simile alla Sport degli anni d’oro. Cominciò così la seconda vita di questo modello, che continua a riscuotere un successo notevole.
La somiglianza della nuova Sport con la sua antenata degli anni Trenta è evidente: e suggerisce una certa attenzione nel progetto della penna moderna.
Naturalmente, i materiali impiegati per la sua fabbricazione non sono più quelli d’un tempo, ma trovo che questo sia perfettamente coerente proprio con la filosofia del concetto originario, che richiedeva innanzi tutto estrema praticità, robustezza ed affidabilità.
Nelle versioni Classic e Skyline, l’utilizzo di materiali come l’ABS per il corpo ed il cappuccio e l’acciaio per il pennino e la clip porta queste qualità all’estremo, realizzando ancor più compiutamente l’idea originale.
Nello stesso senso, valuto molto positivamente sia l’utilizzo della cartuccia sia l’estrema semplicità di manutenzione, anche straordinaria (per esempio, la correzione dello spazio o dell’allineamento fra i rebbi del pennino). Trovo divertenti i mini converter, ma la loro capacità ridotta rende la cartuccia molto più pratica, anche se più dispendiosa. A meno che, come faccio spesso, non venga riutilizzata riempiendola con l’uso d’una siringa. Il costo contenuto delle stilografiche che vengono offerte in quelle due serie consente un utilizzo spensierato ed anche qualche vezzo, come cambiare penna per abbinarne il colore a quelli dell’abito o dei suoi accessori. Ho apprezzato in particolare, anche perché per certi versi crea una maggior “continuità” visiva con l’antenata prolungandone ancor più efficacemente la tradizione, la versione che vi presento oggi, con corpo e cappuccio cesellati e finiture e pennino dorati. Una volta associata al portapenne a tasca, anch’esso molto simile a quello introdotto negli anni trenta, s’ottiene un’accoppiata vincente.
Ne ho ordinati due esemplari: uno con pennino M ed uno con pennino BB, quest’ultimo per un tocco di corposità in più nel tratto che devo dire non mi ha deluso, aggiungendo un ulteriore e fondamentale elemento all’estrema praticità di questa stilografica; dopo il consueto lavaggio del gruppo, infatti, inserita la cartuccia ed attesi i canonici 120 secondi, la scrittura s’è rivelata pronta, godibile e senza incertezze, ben supportata dall’alimentatore: Come vedete, anche in posizione rovesciata le prestazioni sono decisamente buone; qualità senz’altro utile, in certe situazioni, quando si sceglie un pennino dal tratto così generoso.
L’inchiostro è il bellissimo (almeno per me) Kaweco “Midnight Blue”, un blu che, a seconda della carta, oscilla fra una sorta di blu aviazione ed il blu nero.
Tutto decisamente brillante per una spesa di € 22,50 !
Da quando ne ho scoperto l’esistenza, e cioè dal 2012 (La somiglianza della nuova Sport con la sua antenata degli anni Trenta è evidente: e suggerisce una certa attenzione nel progetto della penna moderna.
Naturalmente, i materiali impiegati per la sua fabbricazione non sono più quelli d’un tempo, ma trovo che questo sia perfettamente coerente proprio con la filosofia del concetto originario, che richiedeva innanzi tutto estrema praticità, robustezza ed affidabilità.
Nelle versioni Classic e Skyline, l’utilizzo di materiali come l’ABS per il corpo ed il cappuccio e l’acciaio per il pennino e la clip porta queste qualità all’estremo, realizzando ancor più compiutamente l’idea originale.
Nello stesso senso, valuto molto positivamente sia l’utilizzo della cartuccia sia l’estrema semplicità di manutenzione, anche straordinaria (per esempio, la correzione dello spazio o dell’allineamento fra i rebbi del pennino). Trovo divertenti i mini converter, ma la loro capacità ridotta rende la cartuccia molto più pratica, anche se più dispendiosa. A meno che, come faccio spesso, non venga riutilizzata riempiendola con l’uso d’una siringa. Il costo contenuto delle stilografiche che vengono offerte in quelle due serie consente un utilizzo spensierato ed anche qualche vezzo, come cambiare penna per abbinarne il colore a quelli dell’abito o dei suoi accessori. Ho apprezzato in particolare, anche perché per certi versi crea una maggior “continuità” visiva con l’antenata prolungandone ancor più efficacemente la tradizione, la versione che vi presento oggi, con corpo e cappuccio cesellati e finiture e pennino dorati. Una volta associata al portapenne a tasca, anch’esso molto simile a quello introdotto negli anni trenta, s’ottiene un’accoppiata vincente.
Ne ho ordinati due esemplari: uno con pennino M ed uno con pennino BB, quest’ultimo per un tocco di corposità in più nel tratto che devo dire non mi ha deluso, aggiungendo un ulteriore e fondamentale elemento all’estrema praticità di questa stilografica; dopo il consueto lavaggio del gruppo, infatti, inserita la cartuccia ed attesi i canonici 120 secondi, la scrittura s’è rivelata pronta, godibile e senza incertezze, ben supportata dall’alimentatore: Come vedete, anche in posizione rovesciata le prestazioni sono decisamente buone; qualità senz’altro utile, in certe situazioni, quando si sceglie un pennino dal tratto così generoso.
L’inchiostro è il bellissimo (almeno per me) Kaweco “Midnight Blue”, un blu che, a seconda della carta, oscilla fra una sorta di blu aviazione ed il blu nero.
Tutto decisamente brillante per una spesa di € 22,50 !