Bons ha scritto: ↑venerdì 18 giugno 2021, 12:49
E io che me lo immaginavo così:
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un cocktail di Mario Soldati e "l'uomo Del Monte", con una spruzzatina di Nero Wolfe.
Sempre vestito impeccabilmente, in lino chiaro, con panama in testa e un caraibico tra le labbra, con una passione straordinaria per la bellezza in tutte le sue manifestazioni.
Carísimo Bons, simpatico disegno!
Ho davvero un bastone, ma non "da passeggio", ma del tipo che usano gli escursionisti e gli alpinisti. Lo uso quando vado nei boschi di qui, perché insieme alle belle orchidee ci sono anche i serpenti, e alcuni sono sgradevolmente molto velenosi...
Non ho il sigaro. Fino a una decina d'anni fa delle buonissime sigarette, ma ormai non sono che un vago ricordo.
Per il resto, non sei andato lontanissimo. Ho una discreta collezione di cappelli in "
paja toquilla", rigorosamente acquistati nei due migliori centri di produzione dei cappelli Panamà, che in realtà si fabbricano in Ecuador. I migliori vengono da Montecristi, sulla costa pacifica, dove fanno cappelli che necessitano di quasi tre mesi per essere tessuti a mano e costano un occhio della testa, ma anche "sombreros finos " di costo più accettabile che sono splendidi. Nella zona di Cuenca, sulle Ande, usano un altro tipo di "
paja", più flessibile, e ne ricavano cappelli di spettacolare morbidezza. Uso i miei "Panamà" con molta frequenza e, quando vado sulla costa, sempre.
Non sono troppo amante del lino - ma non lo disdegno neppure - perché per presentarsi al lavoro, con colleghi e studenti, si vede spesso un po' troppo stropicciato. Uso però moltissimo le giacche di cotone, meglio se a trama un po' grossa, nei colori écru, khaki, beige, azzurro e blu. Vanno in generale accompagnate da gilet leggermente a contrasto.
Come immaginerai, ho infine un tipo di abbigliamento più da "Indiana Jones" o da esploratore, o forse "da turista che visita il tropico"', per le molte volte nelle quali vagheggio per la foresta tropicale a fare la parte più divertente del mio lavoro, che è quella di cercare le piante che studio. La "divisa" è piuttosto variata, perché in questo piccolo paese passiamo dalle foreste decidue della costa pacifica, caldissime e secche, alle foreste pluviali dei Caraibi, sino alle foreste nane di quercia delle elevazioni superiori ai 3000 metri, dove quando pioviggina fa davvero freschino...