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Si tratta d'una penna studiata e realizzata, evidentemente, per scrivere con estrema regolarità con il minimo necessario d'inchiostro: una sfida diretta alla penna a sfera che in quel periodo s'affacciava sul mercato ma soprattutto l'offerta d'un estremo livello di praticità nella scrittura, in linea con le esigenze del mercato. Il flusso non è "asciutto", solo molto ben controllato.
Il pennino parzialmente carenato, d'oro a 14 carati, è molto fermo, con punta stub di circa 1 mm.
Bella la lunghezza della sezione, che consente una grande varietà d'impugnature. La penna è molto comoda, grazie alla alla sua lunghezza (120 mm aperta senza calzare il cappuccio) ed al diametro del corpo (circa 12 mm).
Apprezzo anche molto il fatto che l'estetica non sia del tutto prona alla moda di quegli anni, dettata dalla Parker 51. La cesellatura aggiunge eleganza in modo discreto.