FountainPen.it Forum

Un consiglio. Ho applicato quanto letto sul forum caricando con acqua e, in % 1 a 20-30, sgrassatore, penne con problemi di alimentazione, soprattutto conduttori in ebanite.
Parrebbe ora funzionino molto bene.
Chi da quale è il principio chimico-fisico per cui aumenta il flusso (e soprattutto non si interrompe)?.
Grazie a chi sa rispondere.
Fabio

marnautz ha scritto: ↑lunedì 5 aprile 2021, 14:22 Un consiglio. Ho applicato quanto letto sul forum caricando con acqua e, in % 1 a 20-30, sgrassatore, penne con problemi di alimentazione, soprattutto conduttori in ebanite.
Parrebbe ora funzionino molto bene.
Chi da quale è il principio chimico-fisico per cui aumenta il flusso (e soprattutto non si interrompe)?.
Grazie a chi sa rispondere.
Fabio

Ciao,
io ho inteso banalmente: i canali da cui passa l'inchiostro sono otturati parzialmente e lo sgrassatore li libera. Da quel momento in poi il flusso è costante (fino al prossimo problema).

No, la spiegazione è più complessa e ha a che fare con il fatto che le plastiche non sono un materiale del tutto inerte. Lo sgrassatore aiuta a rimuovere i residui di inchiostro se una penna è intasata ma "lavora" anche sulla superficie della plastica, infatti viene usato anche per rimediare alle irregolarità di flusso di penne nuove o ferme (disinchiostrate) da tanto tempo.
Ne abbiamo parlato a fondo in una discussione qualche tempo fa.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Angolo_di_contatto

Per chi ama approfondire, anche i links in fondo alla pagina di wikipedia

Aggiungo alla spiegazione di Phormula che le plastiche non è detto che siano di materiali chimicamente omogenei e nemmeno liscie a specchio.

https://en.m.wikipedia.org/wiki/Acrylon ... ne_styrene

In una discussione su argomento correlato (viewtopic.php?p=281152#p281152 ) era stato postato un link con una approfondita disamina sul materiale degli alimentatori. https://fountainpendesign.wordpress.com ... f-plastic/

Lo rilancio perchè trovo il tema affascinante e soprattutto perchè spero di trovare qualcuno che abbia la competenza e la capacità didattica di...spiegarmelo: di tanto in tanto provo a rileggerlo ma lo trovo estremamente ostico

Phormula ha scritto: ↑martedì 6 aprile 2021, 14:14 ma "lavora" anche sulla superficie della plastica,

Ho pensato anche quello ma... in tempo reale? Immaginavo servissero bagni piuttosto lunghi più che i risciacqui breve che sono consigliati (proprio per non rovinare il tutto). Interessante...

maylota ha scritto: ↑martedì 6 aprile 2021, 14:37 In una discussione su argomento correlato (viewtopic.php?p=281152#p281152 ) era stato postato un link con una approfondita disamina sul materiale degli alimentatori. https://fountainpendesign.wordpress.com ... f-plastic/

Lo rilancio perchè trovo il tema affascinante e soprattutto perchè spero di trovare qualcuno che abbia la competenza e la capacità didattica di...spiegarmelo: di tanto in tanto provo a rileggerlo ma lo trovo estremamente ostico

Il post citato sopra dal blog di Amadeus W. è affascinante anche senza capire troppo i dettagli tecnici. grazie della segnalazione!

tendenzialmente lo sgrassatore deterge dal grasso (residui di lavorazione, il grasso e prodotti di natura analogamente ooleosa sono utilizzati in molti processi produttivi per favorire la macchinabilità, in genere riducendo gli attrii ma influiscono negativamente sulla bagnabilità dei materiali).
Lo sgrassatore ripristina la bagnabilità propria dei materiali, riducendo la tensione superficiale, favorendo lo scorrere più fluido dei liquidi acquosi come l'inchiostro.

Chiaro, in pratica elimina il grasso che contrasta il flusso dell’inchiostro.
Grazie della spiegazione esauriente.
Fabio