Per trovare l’incastro giusto è necessario allineare la parola "Omas 50" con la clip. " Sulla sezione (che in ogni penna si trova proprio nel punto in cui si impugna la penna stilografica) risalta l’iscrizione “Brev. 006559", si riferisce al brevetto sul design complessivo e/o sulla caratteristica chiusura. Il mio strumento possiede un bel pennino "bombato" 14K cromato (?), simile ai modelli Rinascimento dello stesso periodo, con un bel po', leggermente molleggiato e flessibile. Se dice solo OMAS, allora è un pennino in acciaio, altrimenti potrebbe esservi l’iscrizione OMAS 80, in pratica un pennino in acciaio placcato oro. I pennini in acciaio OMAS erano eccellenti, assai soddisfacenti. Per quanto riguarda i convertitori, si può utilizzare un convertitore “Rotring”. Sono più sottili delle unità Schmidt che la maggior parte dei produttori di penne attualmente fornisce per le loro penne.
Per questa penna, come per tutte le penne “vintage”, bisogna fare assai attenzione alla scelta dell'inchiostro. Indicati sono degli inchiostri delicati e affidabili, come alcuni Pelikan di livello, mentre si devono evitare i colori rosso o arancione, come il Pelikan Brilliant Red o il Diamine Orange. Un colorante rosso può corrodere in maniera irreparabile gli interni dello strumento, in particolare il metallo all'interno della sezione dell'impugnatura. In ogni caso questo modello monta anche cartucce universali.
SCHEDA TECNICA
Brand: Omas
Collezione: Omas 50 (1975)
Colore: argento
Edizione: speciale
Materiale Corpo: acciaio inossidabile (sfaccettature dodecagonali)
Cappuccio: acciaio inossidabile
Sezione: acciaio inossidabile
Materiale Pennino: acciaio (metallo galvanizzato)
Tipologia Pennino: leggermente flessibile (semiflessibile)
Caricamento: cartuccia/converter standard
Converter Incluso: no
Paese di Produzione: Italia
Tipologia Cappuccio: pressione
Finiture: acciaio
Lunghezza (chiusa): 136 mm
Lunghezza (corpo penna): 120 mm
Lunghezza (cappuccio) : 53,5 mm
Diametro (corpo): 8 mm
Peso (totale): non fornito
Peso (solo corpo): non fornito
PAGELLA – VOTO: 7,75/7,50
Costruzione, originalità e aspetto: 8 (design razionale, sobrio)
Rapporto qualità prezzo: 8/7 (nella versione con pennino in oro bianco il prezzo aumenta di molto)
Sistema caricamento: 7 (ordinario cartuccia/converter)
Scrittura: 8 (affidabile e fluida)
Nota positiva: robusta, vintage, compatta e pesante.
Nota negativa: abbisogna di ottimi inchiostri e buona carta per dare il meglio di se (come la maggior parte delle stilografiche), aspetto minimalista. Rimettere in funzione una stilografica dopo tanti anni non è impossibile, neanche semplice, bisogna avere pazienza e anche fortuna nel trovare le giuste soluzioni. La prima cosa da fare per questa tipologia di penna è fargli un bel bagno, ma non basta, se si riesce a localizzare il converter giusto si possono fare vari tentativi. Nel caso specifico basterà inserire una cartuccia tra le più economiche (tipo Peikan 4001, quasi mai consigliabile, adatto come "stura lavandino"), premere la cartuccia se la ripartenza stenta e poi intingere la punta del pennino in un buon inchiostro (anche di marca differente) e iniziare a provare la scrittura. Una volta avviata, si lascia riposare e controllare se riprende subito oppure stenta di nuovo. Dopo qualche giorno di scrittura, si potrà passare a provare inchiostri differenti (Pilot, Lamy, Parker, Roher & Klinger, Montblanc, ecc.), di maggior spessore e incrociare le dita...
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