è la Bellezza
della Parola Dipinta,
al di là del suo Significato
Poco a poco, una dopo l’altra, stanno diventando una piccola raccolta di pensieri che, mentre mi servono da palestra per esercitarmi nelle curve e gli ornamenti (dove ho ancora moltissimo da imparare), mi permettono di interrogarmi sul significato del tempo che dedico all’ars scriptoria...
In basso, come ricordo, ho annotato il seguente testo: "Scritto con la Montblanc 149 Calligraphy per celebrare il fatto che ho finito di pagarla". Dopo un anno, ufff...
Sulla destra si osserva la infiorescenza di una Petrea volubilis, un bell’arbusto decorativo, a volte rampicante, nativo della regione centroamericana, che fiorisce in quest’epoca dell’anno lungo le vie della capitale, decorandole qua e là con le sue infiorescenze pendule, di un color lilla-azzurro cinereo. Quelli che si vedono nella fotografia non sono i veri e propri fiori, ma un involucro che li protegge, il calice, fatto di foglioline più dure.
La corolla della Petrea è piccola, anch’essa di un colore lilla intenso e violetto, ma è di breve durata, e alla fine della giornata si stacca dalla infiorescenza. I calici sono invece persistenti, e con il tempo quelli più vecchi perdono il loro tono lilla per diventare di un elegante color grigio argenteo, e infine verde pallido. Nella fotografia i calici della infiorescenza sono già quasi completamente secchi, perché l'ho raccolta diversi giorni fa.
Vi allego anche una fotografia della Petrea volubilis che ho ripreso subito dopo averla raccolta. Verso l’apice delle due infiorescenze sono visibili due corolle aperte.
Quanto alla fotografia dello scritto con la penna stilografica, la novitá è che vi ho aggiunto una piccola luce “spot” intorno o al pennino, che a mio modo di vedere la ravviva un poco senza toglierle quel mood umbratile che mi piace.
Lo ho fatto con un piccolo flash da 200 Watts, un gioiellino che ho acquistato recentemente per sostituire un vecchio flash manuale della Hasselblad, che sta tirando le cuoia. Avevo pensato di sostituirlo con un altro Hasselblad D-40 identico, ma il prezzo di questo apparato, vecchio e usato, una volta pagate le tasse per importarlo qui in Costa Rica, davvero non valeva la candela. Localmente ho trovato il nuovo Godox D200 Pro, praticamente allo stesso prezzo, ma molto più potente, duttile, ampiamente regolabile e con un’infinità di modificatori di luce che gli si possono adattare. Per la fotografia ho usato un “cono” (uno snoot) per concentrare la luce, bilanciandola con la luce naturale quasi alla minima potenza del flash.
Ecco qui, a confronto, il nuovo Godox AD200 Pro e il vecchio Hasselblad D-40. Entrambi sono forniti di una parabola coperta con un diffusore "casereccio" fatto di plastica bianca traslucida. Sulla sinistra si vedono due diversi snoots per il Godox, acquistabili per una manciata di Euro.
Buona settimana a tutti.