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Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: venerdì 28 maggio 2010, 20:28
da vikingo60
Vorrei domandare se il sistema di chiusura del cappuccio a pressione(con o senza scatto finale)può dare problemi di tenuta della penna e se(come credo)è più esposto all'usura.Su una Aurora 88 modello anni '50 in mio possesso infatti il cappuccio non è a vite(come per altri modelli di quegli anni),e mi sono accorto che se non usata per più giorni la penna può stentare all'inizio(forse passa aria sotto?).Con una più recente Waterman Carene(con cappuccio a scatto)hoinvece un altro tipo di problema:all'interno del tappo,col calore del corpo si crea una notevole condensa che all'apertura dello stesso sporca le mani(si tratta di una penna che costa oltre 200 Euro).
Sono fin d'ora grato a chiunque voglia esprimermi la propria opinione.
Ciao

Alessandro

Re: Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: domenica 30 maggio 2010, 0:13
da piccardi
Le aurora 88 degli anni '50 (almeno i due esemplari che posseggo) hanno un foro di areazione sul cappuccio, sotto la clip. Questo è in genere il meccanismo con cui si evita appunto la condensa al costo appunto di seccare un po' l'inchiostro nel gruppo pennino.

Per quanto riguarda l'usura il sistema della Aurora 88 anni '50 non è a scatto ma semplicemente a chiusura ad incastro del tappo metallico su una rondella che sta fra il corpo ed il gruppo pennino. Con lo strusciare di certo c'è un po' di usura, ma quella c'è per qualunque sistema di chiusura.

Riguardo la Carene mi sa che per quanto stilistamente sia una penna molto gradevole, il gruppo pennino e il cappuccio non sono realizzati al meglio. Ne ho una anche io, anche se di quelle di prezzo più basso, ed ho avuto non tanto problemi di condensa (fosse solo quello non mi sarei sporcato le dita di inchiostro) ma proprio di perdite dello stesso. Poi magari è un problema solo del mio gruppo pennino, ma verifica che il problema sia di perdita di inchiostro e non di semplice condensa.

Ciao
Simone

Re: Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: domenica 30 maggio 2010, 13:48
da vikingo60
piccardi ha scritto:Le aurora 88 degli anni '50 (almeno i due esemplari che posseggo) hanno un foro di areazione sul cappuccio, sotto la clip. Questo è in genere il meccanismo con cui si evita appunto la condensa al costo appunto di seccare un po' l'inchiostro nel gruppo pennino.

Per quanto riguarda l'usura il sistema della Aurora 88 anni '50 non è a scatto ma semplicemente a chiusura ad incastro del tappo metallico su una rondella che sta fra il corpo ed il gruppo pennino. Con lo strusciare di certo c'è un po' di usura, ma quella c'è per qualunque sistema di chiusura.

Riguardo la Carene mi sa che per quanto stilistamente sia una penna molto gradevole, il gruppo pennino e il cappuccio non sono realizzati al meglio. Ne ho una anche io, anche se di quelle di prezzo più basso, ed ho avuto non tanto problemi di condensa (fosse solo quello non mi sarei sporcato le dita di inchiostro) ma proprio di perdite dello stesso. Poi magari è un problema solo del mio gruppo pennino, ma verifica che il problema sia di perdita di inchiostro e non di semplice condensa.

Ciao
Simone
Per la Carene io ho sempre pensato alla condensa visto che porto la penna nella tasca interna,ma ora mi fai venire il dubbio che si tratti di una vera e propria perdita.Ma da dove?Forse dal forellino di sfiato?Immagino che non esista un metodo per renderla sicura.
Grazie e ciao
Alessandro

Re: Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: giovedì 17 marzo 2011, 19:05
da apollinare
vikingo60 ha scritto:Vorrei domandare se il sistema di chiusura del cappuccio a pressione(con o senza scatto finale)può dare problemi di tenuta della penna e se(come credo)è più esposto all'usura.Su una Aurora 88 modello anni '50 in mio possesso infatti il cappuccio non è a vite(come per altri modelli di quegli anni),e mi sono accorto che se non usata per più giorni la penna può stentare all'inizio(forse passa aria sotto?).Con una più recente Waterman Carene(con cappuccio a scatto)hoinvece un altro tipo di problema:all'interno del tappo,col calore del corpo si crea una notevole condensa che all'apertura dello stesso sporca le mani(si tratta di una penna che costa oltre 200 Euro).
Sono fin d'ora grato a chiunque voglia esprimermi la propria opinione.
Ciao

Alessandro
Ciao Alessandro,
sara' un caso ma le uniche stilo che ho rotto causa caduta accidentale (appoggiate sullo scrittoio,una stoppata col piede,l'altra dritta in verticale su un tappeto ,quindi in entrambi i casi urto non eccessivo,crepa sulla sezione o impugnatura)
avevano il cappuccio a pressione con scatto finale.
ciao apollinare

Re: Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: giovedì 17 marzo 2011, 19:44
da vikingo60
Ciao Apollinare,è un vero piacere risentirti!Anche io sono convinto che il cappuccio a pressione sia più esposto a usura e rotture accidentali.
Per quello a vite bisogna temere che finisca in mano a qualcuno poco pratico che si mette a tirare con tutta la forza che ha rompendo come minimo il cappuccio se non addirittura la filettatura vicino al gruppo scrittura.A me è capitato e solo per miracolo ho evitato guai grossi.
Ciao
Alessandro

Re: Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: domenica 27 marzo 2011, 14:19
da Edoardop
vikingo60 ha scritto:Ciao Apollinare,è un vero piacere risentirti!Anche io sono convinto che il cappuccio a pressione sia più esposto a usura e rotture accidentali.
Per quello a vite bisogna temere che finisca in mano a qualcuno poco pratico che si mette a tirare con tutta la forza che ha rompendo come minimo il cappuccio se non addirittura la filettatura vicino al gruppo scrittura.A me è capitato e solo per miracolo ho evitato guai grossi.
Ciao
Alessandro
Ciao vikingo, ciao Apollinare, da quanto tempo! Pure a me capita sempre che tutti quelli che prendono la penna me la aprano come a pressione anche se e a vite! Allora prima di passarla lo preciso sempre, rischiai molto un messeri fa!

Re: Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: domenica 27 marzo 2011, 16:12
da vikingo60
Teoricamente anche il cappuccio a pressione espone a qualche rischio:per esempio stringere quest'ultimo in modo esagerato può provocarne la rottura.Ma chi usa la penna questo lo sa;il problema è quando viene usata da terzi in modo improprio.Infatti,oltre al tizio che ha tentato di aprire la mia tirando con forza,mi è capitato tempo addietro uno che l'ha aperta in modo corretto,ma poi nel richiuderla ha stretto talmente forte che a momenti non riuscivo più ad aprirla nemmeno io.Per fortuna si trattava della vecchia Ero,un vero carro armato.
Ciao a tutti
Alessandro

Re: Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: domenica 27 marzo 2011, 16:19
da Edoardop
vikingo60 ha scritto:Teoricamente anche il cappuccio a pressione espone a qualche rischio:per esempio stringere quest'ultimo in modo esagerato può provocarne la rottura.Ma chi usa la penna questo lo sa;il problema è quando viene usata da terzi in modo improprio.Infatti,oltre al tizio che ha tentato di aprire la mia tirando con forza,mi è capitato tempo addietro uno che l'ha aperta in modo corretto,ma poi nel richiuderla ha stretto talmente forte che a momenti non riuscivo più ad aprirla nemmeno io.Per fortuna si trattava della vecchia Ero,un vero carro armato.
Ciao a tutti
Alessandro
capitata stessa cosa :)

Re: Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: domenica 27 marzo 2011, 16:29
da vikingo60
A prescindere da tutto ciò penso che la stilografica ''vera'' in tutti i sensi debba avere il cappuccio a vite,molto più sicuro e anche bello.Forse è meno adatto per chi apre la penna di continuo per apporre solo firme;ma alcuni modelli come la Pelikan M 150 e M 200 hanno dei giri ''corti'' per cui la manovra è abbastanza agevole.
Ciao
Alessandro

Re: Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: domenica 27 marzo 2011, 21:23
da rembrandt54
vikingo60 ha scritto:A prescindere da tutto ciò penso che la stilografica ''vera'' in tutti i sensi debba avere il cappuccio a vite,molto più sicuro e anche bello.Forse è meno adatto per chi apre la penna di continuo per apporre solo firme;ma alcuni modelli come la Pelikan M 150 e M 200 hanno dei giri ''corti'' per cui la manovra è abbastanza agevole.
Ciao
Alessandro
................ e poi chi usa la stilografica è come chi va in barca a vela....non deve avere fretta !!!!!!!!!!!! ;)

stefano

Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: giovedì 24 ottobre 2013, 9:20
da player77
Onestamente sono sempre stato abbastanza indifferente a questo aspetto....fino a quando nn ho avuto la Faber-Castell Emotion.
In quella penna la filettatura e' in metallo, che fa poco attrito, e mi e' capitato piu' vole di trovarmi la penna svitata nel taschino della camicia, ne ho anche rovinata una!
D'altra pate devo dire che e' un piacere quando si deve usare la penna svitare il cappuccio con un tocco lievissimo.

Giuseppe

Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: giovedì 24 ottobre 2013, 9:43
da maczadri
Tendenzialmente preferisco il cappuccio a vite, anche se ho avuto qualche inconveniente come player77, cappuccio svitato e camicia/giacca macchiata, devo altre sì dire che la colpla era più mia in quanto non chiudevo bene la penna che con il movimento si svitava da sola.

Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: giovedì 24 ottobre 2013, 9:47
da Phormula
Anch'io sono abbastanza indifferente.Tendo a prediligere il sistema a vite per le penne che uso in maniera intermittente, ad esempio riunione di 3-4 ore in cui prendo appunti saltuariamente, quindi continuo "metti e togli".
Più che il sistema in sè, conta come è stato realizzato, la mia Schneider Base classe 2000 nonostante 13 anni di uso quotidiano in ufficio ha il sistema di chiusura del cappuccio a pressione che tiene come il primo giorno, altri, come la Worther Compact Metal, sono un po' "debolucci" fin dall'inizio. Idem per le chiusure a vite, addirittura ho rovinato la mia Montegrappa Parola perchè ho infilato il tappo di fretta e la filettatura in metallo del cappuccio è strisciata contro l'impugnatura lasciando un segnaccio. La chiusura a vite richiede molta più cautela nell'uso, per non rovinare impugnature e filettature.

Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: giovedì 24 ottobre 2013, 13:35
da Alexander
Vado controcorrente rispetto ad entrambe le soluzioni..
Sia per la comodità che per la sicurezza, infatti, apprezzo molto la chiusura magnetica adottata da Visconti.
Probabilmente però le "Capless" (o "Vanishing Point") sono ancora più pratiche, anche se esteticamente non mi fanno impazzire.

Cappuccio a vite o a pressione?

Inviato: giovedì 24 ottobre 2013, 14:50
da piccardi
Mah, fra i due devo dire che le penne che mi è capitato di ritrovare aperte nel taschino della camicia (coi relativi danni) sono sempre e solo state penne con chiusura a vite. Ma la chiusura a scatto (solo a pressione penso non esista più dagli inizi del 1900) se non ben realizzata è chiaramente più soggetta ad usura. Devo dire però che fra quelle che ho il problema non è mai arrivato al livello tale da preoccuparmi.

Simone